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IL GIRO DELLE SETTE CHIESE XIV - PISTICCI

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Pisticci Dopo una serie di sviste numeriche il GIRO DELLE SETTE CHIESE torna a scandire il tempo esatto. Associandola alla pseudo preparazione atletica a cui mi sto forzando per il XIV giro di lancette mi sposto in Basilicata e per la precisione a Pisticci o'clock! A Pisticci si compie un altro giro completo della mia vita ciclistica. Quando nel mesozoico acquistai la mia amata MTB Bianchi Quake (ancora a regime sotto la spinta delle mie gambe) la prima uscita è stata proprio qui. Partenza da Tinchi giù verso il Cavone poi costeggiando la zona dei calanchi, la risalita dai tornanti fino al vecchio mattatoio comunale e poi di nuovo in direzione Tinchi.  Non riesco a coinvolgere nessuno in questa avventura, così partendo molto presto da casa intorno alle 07:20 sono già pronto per pedalare. La giornata è variabile ma la temperatura è decisamente bassa e malgrado tutto subentra improvviso il fattore Dumoulin!! Aspetto, mi guardo intorno... Non posso fare nient'altro che aspettare..

SETTEMBRE

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Sono ancora lì che guardo il cielo che è arrivato Settembre, quasi di nascosto... Per noi boomer è una voce fuori campo sulla spiaggia del Forte dei Marmi sotto la pioggia, come mi ricorda qualcuno, ma l'Estate è ancora lunga e questa è semplicemente una parentesi. Tutto è meno chiuso di prima, in giro meno confusione e la spiaggia è quella della litoranea dai colori più lucidi, a Settembre socchiudo gli occhi e i profumi riempiono gli spazi vuoti. Era da molto tempo che non facevo un giro così. Nessun programma, nessuna traccia, solo pedalare senza fine. Lascio Taranto alle 10:15 avvolta nell'umidità che ho già fatto tre docce... Pedalare dalle 11:00 in poi potrebbe essere una mossa azzardata, ma confido in un clima meno opprimente sulla Murgia. Il caldo è intenso ma già sulla salita di Pilano l'ombra mi da sollievo così come per tutto il tratto che scende verso Martina Franca su un asfalto filante. L'aria è già cambiata! L'umidità se c'è non la sento, una legg

MEZZO CAMMINO "ANELLO D'ORO DI PUGLIA"

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Perché s'intraprende un cammino? Ognuno ha le sue motivazioni, gli attribuisce un significato e generalmente rappresenta sempre una sorta di passaggio o transizione, una riscoperta personale filtrata dal movimento fisico. Ci sono i pro e i contro in un Cammino a due passi da casa: Non devi fare tanta strada per iniziare a camminare ma probabilmente lo farei in luoghi e su strade famigliari, ti meravigli quando scopri nuove vie, resti interdetto quando capisci dove sei e dove stai andando ma avresti prso delle vie più semplici e brevi, se decidi di farlo in bicicletta e non a piedi, puoi comprimere tutto in un solo giorno "oneshot". Tenendo da parte Cammini locali più conosciuti m'imbatto nell'Anello d'Oro di Puglia (che personalmente ignoravo) e decido di farlo in un unica uscita un caldo venerdì di Agosto, 115 km e 1100 mt di dislivello positivo con la mia MTB Bianchi Quake da 26". Intercetto il tracciato in un punto per me sempre strategico (San Simone

S-UP-ER SOLO

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L'intenzione era quella di salire, salire il più possibile! Pedalo da solo e per questo motivo ancora il sabato sera non ho capito di preciso dove, in Basilicata sicuramente, ma devo decidere quanta strada voglio fare in macchina e quanto caldo prendere in bicicletta. Quando domenica mattina mi sveglio ancora prima del solito metto tutto definitivamente a fuoco. Pietrapertosa... Ma questa volta come salita finale, prima l'inedita, per me, salita di Campomaggiore seguita dalla scalata al Monte Croccia tre salite che praticamente partono tutte dallo stesso punto, sotto al km 25+200 della Basentana dove ho parcheggiato la macchina. Inizio a pedalare alle 07:30 l'aria è fresca e la salita per Campomaggiore immediata, tornanti in rapida successione e man mano che salgo il profilo delle Dolomiti Lucane perde l'ingombro visivo del traliccio dell'alta tensione. Lunga la mia salita incrocio due ciclisti, solo in serata scoprirò che uno dei due è un mio compagno di chat e del

A FAGGIANO IL MORALIZZATORE DI "STO CAZZO"

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MADONNA CONCEDI GRAZIE La Madonna Concedi Grazie, ma sap pur a ci port' l'anello al naso (non come in Africa !!) Con gli anni e con le persone giuste sono diventato meno intransigente. Così quando sulla chat delle uscite in bicicletta si temporeggia, non si decide e non arriva la risposta mi predispongo male. Il giorno dopo puntualissimo e già con una decina di chilometri per il trasferimento da San Vito - Taranto fare l'antipatico è il minimo! Risposta pronta, qualche frecciatina e muso lungo. Qualche anno fa avrei tirato dritto senza aspettare nessuno. Ma non sono più quello di una volta, non così pessimo almeno. La giornata è ventilata. Destinazione Avetrana per l'uovo di Olivieri. Io, Stagni, Pio, 7Years e le Sister Lombardi. Pedalata in pieno relax lungo il canale dell'Arneo, talmente piacevole che decidiamo di ripercorrerla anche al ritorno, perché riuscire a trovare una strada in cui passano pochissime macchine è davvero una benedizione. Tutto perfetto. La si

COASTOCOASTOCOAST '24 - WHITE CRASH

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Una dietro l'altra smarco tutte le mie classiche uscite ed è arrivato anche il turno del consueto avanti e indietro dallo Jonio all'Adriatico. Con la famiglia in vacanza non ho nessun vincolo temporale così parto prima delle 06:00 per sfruttare al massimo il fresco e torno quando torno. Il percorso è semplice, San Vito, Garmin avviato sul viale del Tramonto all'alba (!), Talsano, San Giorgio Jonico, Carosino, Grottaglie, Ceglie Messapica, Ostuni, Villanova di Ostuni. Il ritorno praticamente identico solo passando da Monteiasi al posto di Carosino. Cosa si pensa in 154 chilometri di pedalata solitaria? In quanti punti si ferma lo sguardo? Dove vola la fantasia? Le parole e le foto lo possono sintetizzare solo in parte.    A quest'ora è tutto e il contrario di tutto. La luce è un mix tra il buio e il bagliore accecante, la terra e il cielo si confondono. Quando tagli la campagna senti ancora i brividi della notte e non appena entri in un nucleo di case senti il calore fam

LA MATTA CICLOSTORICA PUGLIESE 2024

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Purtroppo so cosa significa perdere una persona cara, perdere un genitore, in maniera improvvisa, inspiegabile. So cosa significa essere sulla strada tutti insieme per divertirsi e un attimo dopo ritrovarsi immobili, senza fiato ad affrontare quella che sicuramente è la sfida più difficile. Non è sempre lo stesso, non siamo più gli stessi ma dobbiamo andare avanti perché probabilmente quello che dobbiamo fare per non lasciare che tutto resti fermo è continuare a "pedalare". Sono ormai alla quarta Matta consecutiva. Anche quest'anno a Noci in gruppo. Il Mazzo da Taranto mischiato tra il percorso corto e il lungo, la prima volta di Fabio, il forfait all'ultimo di Ciccio e il grande ritorno del Dr. Fuentes!! Io sono impegnato sul lungo, cielo coperto, caldo umido ed ogni tanto una leggera pioggia a far finta di rinfrescare l'aria. Per la strada sembriamo di meno ma il coinvolgimento di tutti è sempre fantastico. Ci sono i soliti volti noti e sempre tanta gente nuova