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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

UPTOHELL VIDEO

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Penso ad un'uscita in bicicletta ... Poi mi viene in mente di fare una locandina, di condividerla e di spingere altre persone ad unirsi a me in quella pedalata. Alle volte penso che durante quell'uscita oltre alle solite foto farò anche un video, succede solitamente quando ho già in mente la musica da metterci sotto, allora penso a quali inquadrature, a cosa fare, alle volte a cosa dire. Poi quando pedalo, nei momenti più rilassati mi vengono in mente delle frasi e delle riflessioni da mettere in questo blog. Alle volte l'uscita va male, non è come quel bel film che mi sono fatto nella testa, magari sono anche caduto e mi sono fatto male. Allora l'unico pensiero che rimane è quello primordiale uscire di nuovo, il prima possibile e portare a termine la pedalata che avevo pensato. E' successo con UPTOHELL annullata in corso per una caduta e la forte pioggia e trasformata la settimana dopo in HELLVISBACK ! Ma tutto l'ingranaggio nella mia testa non si

IL TEMPO DI ANDARE E TORNARE

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Apro la finestra, controllo il cielo, è libero e tra non molto il sole inizierà a splendere. Decido che vado a Capitolo, sull'Adriatico per fare quel COASToCOASToCOAST programmato e rimandato per altri impegni. Lascio Taranto alle spalle in direzione Statte / Crispiano. Risalgo la Murgia da Pilano, è difficile non incontrare nessuno lungo la salita, nessuno che ti sorpassa, nessuno che scende, è difficile non incontrare neanche una macchina. Oggi è successo, incontro solo un cane, non un lupo, ed è la seconda volta che accade, la prima volta ero con Lalla durante la prova della Specialissima, oggi il quadrupede mi segue silenzioso per qualche centinaio di metri, poi torna nella boscaglia da dove era spuntato. Sono piccoli segni che mi lasciano sempre a bocca aperta e mi fanno pensare che dopo tutto quello che è successo, sulla strada non sono solo mai! Scavallo Pilano alla sinistra e davanti a me intravedo un corpo nuvoloso che non m'ispira niente di buono ... mentre mi fa

HELLVISBACK

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Tornare all'Inferno molto presto ... Ma stai bene? hai mai visto un'alba così? Faccio 7 di mattina ma non centra l'occulto. Pedalo in tranquillità lungo la SP48 in direzione Grottaglie, il sole alle spalle, mentre la Murgia più avanti è avvolta nella nebbia. Non corro dietro a nessun tempo, non corro dietro nessuno, ma mi fermo solo una volta e il bivio dove circa un settimana fa sono caduto lo affronto con molta cautela, mi alzo sui pedali tiro un sospiro di sollievo. Procedo, la nebbia continua ad accarezzare il verde profilo delle alture su cui inizio nuovamente a salire. Sono tutti più bravi di te tutti più bravi di me ... CROCE 1 Tiro a volo - Salgo bene, ho imparato a non forzare, andare regolare, controllo il respiro la nebbia nasconde il panorama che si vede alla fine della parte più dura della salita, devo comunque arrivare al bivio di Villa Castelli per il caffè. La strada si addolcisce, ma è sempre in salita, senza sosta, cinque km con alcuni dossi che no

UPTOHELL

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Nessuno ha detto che la strada verso l'Inferno sarebbe stata facile e priva di dolore. Malgrado il tempo non sia dei migliori, non abbandono il mio tentativo di scalare le cinque punte che dalla provinciale Crispiano-Grottaglie salgono verso la Murgia. In nottata ha piovuto forte e qualche goccia continua a scendere, ma non sono, ancora, un agnellino sacrificale, sono un caprone, un ariete e vado dritto per la mia strada a testa bassa sfondando porte. Finita la transizione Taranto/San Simone si inizia a pedalare intorno alle 0740. La strada è viscida, la temperatura fredda, il vento alle spalle. Si punta verso la prima salita di giornata, il Tiro a Volo. Nessuno ha mai detto che la strada verso l'Inferno sarebbe stata una passeggiata. Da una settimana pensavo: E se non ci riesco ? E se mi prendono i crampi ? E se finisce il fiato ? Ma da una settimana pensavo anche alla soddisfazione di segnare con una croce quelle salite una dopo l'altra, scendendo fiero, al mass

ONLINE ON LITORANEA

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Ci sono delle volte che esco in bicicletta e non ho molto da raccontare al mio ritorno. Avevo programmato di fare il minimo indispensabile per chiudere la quarta Granfondo di Strava, 115 km senza troppa fatica, ad elastico, sulla litoranea salentina. In solitaria ad una media di 25 km/h e senza rinunciare alle soste per le foto, e per le stupidate come il tratto sulla passerella in legno sopra le dune di Torre Ovo. Questa volta non mi fermo dai fenicotteri rosa ma tiro avanti ed inverto la marcia a Punta Prosciutto. Ci sono delle volte che non ho molto da raccontare dopo un'uscita in bicicletta, anche se alla fine non gli è mancato proprio niente!! la macchia dopo Campomarino Punta Prosciutto verso Torre Lapillo Punta Prosciutto verso Porto Cesareo il mare è calmo alcuni capitani lasciano la propria barca affondare Salina dei Monaci la strada adagiata sulla costa