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Visualizzazione dei post da aprile, 2023

DA LECCE A LECCE PASSANDO PER SANTA MARIA DI LEUCA

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Peppe per me è come una cometa che tra Aprile e Maggio appare in cielo e devo seguire anche e soprattutto quando la notte è buia. Questa volta propone il giro del tacco d'Italia partendo da Lecce e arrivando a Lecce una cosa che ho già fatto un paio di volte in passato, ma partendo da e arrivando a Gallipoli. Al giro si uniscono Nino (ricordo sempre che insieme a loro due rischiai il congelamento sotto la neve dell'Alta Murgia) e Barbara una sua amica di Bari. Loro tre pedaleranno con un assetto più gravel, io con la bici da strada equipaggiata con la mia nuova borsa sotto sella (regalo di Ciccio, Lalla e Tiziana) e un bagaglio minimale con tanto di ciabatte d'ispirazione Alina Jager.  GIORNO UNO Sabato mattina transfert in furgone verso Lecce dove incontriamo Nino e facciamo la conoscenza di Barbara e qualche minuto prima delle 10:00 iniziamo a pedalare... Alt! Ho detto che Peppe è come una cometa. Guardare la sua scia è bellissimo ed emozionante però qualche volta si tras

COBBLESTONE ROAD TO FORCED FORTRESS

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L'inferno del Nord è una di quelle giornate che vanno celebrate. Dalle mie parti molte strade fanno schifo, ma non sono così belle, nei centri storici è più facile trovare la chianca lucida, nel centro di Taranto uno pattern pre-stampato meccanicamente. L'unico settore che solo lontanamente ricorda le strade della Parigi-Roubaix è quello che si trova a Faggiano (ma non merita neanche una stella di difficoltà) ed ogni anno non può mancare un passaggio anche se con un giorno di ritardo... Perché il mio Inferno iniziava oggi due anni fa e la strada per uscirne fuori sembra lunghissima, una strada che taglia al centro una scura foresta di dolore e anche se fuori splende il sole dentro il cuore è diventato come una pietra, grigia e fredda e fa male ad ogni vibrazione.  

RONDE VAN ITRIANDEREN - TOUR DES FLOZONEHUNDRED

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Per i primi tre mesi del nuovo anno ho messo da parte la buona abitudine di fare almeno un'uscita oltre i cento chilometri attaccandomi in parte alla poca preparazione su certe distanze dei miei più recenti compagni di pedalata. Ad essere onesto non ho sentito la mancanza di queste uscite più lunghe al contrario quello che più mi dispiaceva era interrompere e tagliare un percorso... Quando sei mediamente allenato le tue gambe possono portarti ovunque e superare qualsiasi ostacolo, ma in bicicletta entra in gioco la testa, avere voglia di andare avanti fino in fondo qualche volta è più difficile di continuare a pedalare senza sosta. Ho dovuto mettermi nuovamente alla prova e vedere se la voglia e la forza di affrontare le piccole difficoltà c'era ancora.  Ho iniziato a mettere mani su un vecchio percorso fatto qualche anno fa pieno di deviazioni e piccoli strappetti, per celebrare le corse nelle Fiandre ma mi sono fatto prendere un attimo la mano e non completandolo ancora, sono