Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2020

COVID SQUARE

Immagine
Oggi sono uscito in bicicletta, anche se, stando all'ordinanza comunale, ogni attività fisica all'aperto è proibita. Come cittadino ho sacrificato, ho congelato è il termine più adatto, tutti i miei diritti per il bene prioritario della società e l'ho fatto con coscienza e responsabilità. Al momento non ho più un lavoro, non so se percepirò un contributo economico per andare avanti, per continuare a fare la spesa, per pagare le bollette, per fare ogni giorno le stampe dei compiti per far studiare mia figlia, per rinnovare la rete internet per seguire la scuola online e vedere qualcosa in TV che non sia Barbara D'Urso o il ministro Conte. Ok, niente partite di calcetto, niente royal rumble , niente maratone, nessun Giro d'Italia, sono pienamente d'accordo ma l'attività fisica fa bene al corpo e alla mente e fatta con le dovute tutele è una necessità primaria (parlo per me), al pari di fare la spesa contingentato e dopo una lunga fila (sicuramente molto pi

PREGHIERA PSICHEDELICA

Immagine
Era tutto talmente semplice e malgrado questo non l'ho mai dato per scontato, meravigliandomi ogni volta, dei colori, dei profumi, riuscendo a carpire lungo la strada anche il più piccolo dettaglio che faceva la differenza con tutte le altre volte. Le linee che si deformano, l'asfalto che si sgretola, le distanze che diventano impossibili da coprire, le salite che si trasformano in pianure, le spine davanti al sole il panorama che si confonde e ora che la strada è deserta e silenziosa vorrei sentire soltanto il rumore della catena che scivola tra gli ingranaggi, come i grani di un rosario che passano tra le dita:  La bicicletta è una religione, una scelta, una necessità e nella bicicletta io ci credo ancora!

GIORNI DIFFICILI

Immagine
In giorni difficili come quelli che stiamo vivendo non esistono più certezze, quello che ieri era la normalità oggi sembra straordinario e tra un giro di notizie in TV e sterili discussioni di tuttologi su chat e social, l'unica cosa che ancora mi consente di star bene e allinea nel modo corretto tutti i miei pensieri è la bicicletta. Posti speciali che ti permettono di andare lontano pur mantenendo i piedi ben saldi per terra. I consigli sono quelli di non muoversi, di restare chiusi in casa, ma su un divano proprio non riesco a stare e allora se proprio devo, il divano me lo porto dietro. Piove e tutti i programmi di fughe ed evasioni sono salati, così resto vicino perché di questa cosa non posso proprio farne a meno e anche se sembra poco è sempre tanta roba! Anche se poi buchi e resti a piedi perché i buchi sono due e la camera d'aria solo una.

DAISUKE JIGEN SAN CIRO E UNA CUPOLA / GRANFONDO STRAVA MARZO

Immagine
L'obbiettivo della giornata era fare i cento chilometri della terza Granfondo di Strava. Francavilla Fontana la mia destinazione, un percorso prevalentemente pianeggiante e senza insidie. La giornata non è il massimo, un discreto vento (che inizialmente non prendo in analisi) perché più preoccupato dai nuvoloni grigi che sfrecciano veloci sulla mia testa rattristando il mio umore. Mentre nella testa lentamente svaniscono le immagini che mi ero programmato di incontrare arrivo a Carosino schivo il ritrovo di partenza di una gara e procedo verso Grottaglie. Nella mia pianificazione planimetrica (anche se poco verificata) avrei dovuto passare sulla statale e prendere la complanare nel senso di marcia verso Brindisi, anche e soprattutto perchè volevo fermarmi al murales di Daisuke Jigen (uno dei tanti che non avevo ancora visto da vicino, ma sollo dalla strada a 80 km/h). Il confine della prima complanare con lo svincolo è chiuso da troppi fichi d'india, pensavo di poterlo sca