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Visualizzazione dei post da 2016

IL CAPITANO

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Ad un certo punto qualcuno ha preso a chiamarmi il Capitano , non so bene perché, dovreste chiederlo a loro, però vi racconto una cosa: Un Capitano sa quale rotta seguire e quando guarda le mappe sa come orientarsi, seguendo il vento evitando i pirati; un Capitano non ha paura di navigare che ci sia un sole che brucia lo spirito o una tempesta che gela il cuore; un Capitano sa nascondersi nella foschia ed attaccare silenziosamente il suo nemico, un Capitano sa sacrificarsi per la sua ciurma e non avere pietà per chi si ammutina; un Capitano ha ascoltato con attenzione il canto della sirena ma la sua voce non l'ha stregato, anche quando la sirena si è tolta la coda davanti ai suoi occhi, lui è rimasto impassibile. Un Capitano ha girato in lungo e in largo e l'esperienza è più indelebile di un tatuaggio. Un Capitano non è un marinaio, il primo conduce la nave in porto, il secondo obbedisce solo agli ordini. Un Capitano non ha divisa anche se sa essere fedele alla sua band

IL MARE D'INVERNO

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Ecco che mi ritrovo a scrivere sull'uscita di domenica mattina anche se alle volte una pedalata non ha bisogno di parole superflue e considerazioni, quando, obbiettivamente, è stata una bella pedalata che non ha deluso nessuno. L'ho visto nella faccia felice di Teresa che finalmente è riuscita ad unirsi ad una mia pedalata esterna, nei volti soddisfatti degli amici di Ceglie, questa volta oltre a MDOM, Cenzo e Fabio anche Antonio e Annalisa, che ancora una volta si sono sparati più strada in macchina che sulla bicicletta per passare la domenica insieme, e che dire di Maria e Daniela che sono venute giù fin da Putignano per questa uscita, e senza conoscermi personalmente!! O Martina, che da Modena, pedalando in jeans su un'olandesina forse per la prima volta vedeva questo splendido tratto di costa? L'11 dicembre e stiamo pedalando tra Campomarino e Punta Prosciutto, tra le dune di sabbia e la macchia mediterranea un mare calmo e cristallino un sole caldo e un paradiso

BOLE BABA FLOZ

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Dicembre, l'ultima Granfondo di Strava e sabato è la giornata ideale per percorrere almeno 100 km per chiudere, per la prima volta, tutte le sfide di quest'anno. Quando inizio a pedalare non so ancora dove andare, ho scartato una troppo facile e scontata litoranea e sicuramente salirò verso la Murgia ma non ho scelto da quale salita. Alle 07:00 sono già distante da casa, fa freddo, anche se più avanti la giornata si scalderà, il sole sorge per me poco prima di San Donato, in questi pochi chilometri ho deciso di puntare verso Grottaglie e salire dalla Specchia per poi decidere in cima, dopo il caffè da che parte girare. Dopo un'ora e un quarto inizio a salire per la città delle ceramiche, incontro il primo ciclista che sta uscendo di casa. Davanti al bar Rouge et Noir un tipo in completo mimetico da caccia ed un'altro in tuta da imbianchino sorseggiano una birra ghiacciata, per me è ancora presto e al banco chiedo il solito caffè. Riprendo a pedalare andando verso M

IL GIRO DELLE SETTE CHIESE VIDEO

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Il video del Giro delle Sette Chiese realizzato da Cenzo ...

LE PECORE FISCHIANO AL LUPO

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Mi sono bastati gli 80 km di sabato mattina, metà dei quali percorsi sulla litoranea contro un fastidioso vento di scirocco. Il rientro più comodo ed agevole, un'inaspettato KOM nel segmento Campomarino-Torricella e sul finire l'incontro con Nico, che, mi chiede un passaggio , proprio come io ho chiesto tante volte ad altri e che lo porta in automatico su un diverso piano di simpatia, per domenica invece, un'uscita senza impegno in mtb vicino casa e per la precisione lungo la nuova bretella che unirà la periferia al ponte di Punta Penna. Il cielo è molto nuvoloso, in alcuni momenti nero da far paura, ma il vento mischia le nuvole nere a quelle più grigie a suo piacimento, lasciando alle volte intravedere il cielo azzurro e facendoti accarezzare da un tiepido raggio di sole. La strada è un cantiere a cielo aperto, interdetta agli estranei, ma la domenica non lavorano e passarci in bicicletta o correndo (come molti fanno) è il massimo, prestando sempre le doverose cautele,

IL GIRO DELLE SETTE CHIESE

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Nei giri in bicicletta che faccio incontro tante cose che metto da parte nella memoria, come dei segna posto in una mappa, poi su quella mappa si sovrappongono piani che sono tenuti insieme tra loro dai singoli punti, piani aperti come un ventaglio, questo stratificare può proseguire per diverso tempo fino a quando il continuo spostamento di questi piani non coincide alla perfezione, e la mappa, con sopra il percorso, i punti d'interesse, un minimo di ricerca culturale e un significato che racchiuda tutte queste cose per far si che la pedalata che ne verrà fuori, archiviati i chilometri, i tempi e le medie possa migliorarmi oltre che come ciclista, principalmente come uomo. Il Giro delle Sette Chiese è nato così, passando davanti a questi luoghi, facendo delle fotografie, guardando online i cenni storici, le storie che si muovevano intorno alle architetture. Ultimamente pedalo quasi sempre da solo, per via del tempo - questo è quello che dico a tutti - ma la verità è che mi piac

OLTRE XR4 BIKE TEST

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Some weeks and hundreds of miles have passed, but if I close my eyes I still can feel myself on the Bianchi Oltre XR4. Between me and the concrete there she is, a pastel spot in the middle of the burnt colours in the Apulia countryside of mid-October. A bit of wind is blowing and I feel light on the rise that from Grottaglie leads me to the Villa Castelli crossroad. I don't need to push because I want to enjoy every single pedal stroke. On the top of the Murgia, when the wind is at my back, I feel like a leaf landing among the vines, the pastures and the big holm oaks. Time goes by quickly and it's already time to go back. Detaching my feet from the pedals is like waking up from a beautiful dream, like the ones that leave a smile on your face and let you face your day in a positive mood. Waking up and opening my eyes and finding myself cycling on my Bianchi Impulso is always awesome, makes me understand even more the beauty, the pleasure I was honoured with: a Bianchi Ol

RIDEFLOZ, NON TE LO POSSO SPIEGARE

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Una giornata fantastica per pedalare, cielo terso, temperatura al limite, anche se ben contenuta dalla nuova giacca water/wind proof. 100 km e più di 1000 mt di dislivello complessivo. Ma nonostante il piacere nello scrivere e il bisogno di concludere l'uscita con un degno racconto, ci sono giornate come questa per le quali potrei sprecare miliardi di parole senza mai riuscire a descrivere alcune cose, che devi assolutamente provare di persona ... Perché per quanto bravo possa essere chi scrive (e non sto certo parlando di me) non potrà mai restituirti il sapore del caffè bevuto dopo un'impegnativa salita, il sole che riscalda un solo lato della faccia, la sensazione di libertà quando inizi a prendere velocità fino a quando arrivi su quella linea di confine chiamata paura che ti fa tirare il freno, il profumo della terra smossa dai trattori e della vegetazione bagnata dalla brina, il sapore stesso del concime che ti riempie i polmoni ... I volti dei ciclisti che incroci e i

A SAN VITO NON SIAMO DEI SANTINI S.M.S.

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La storia di riuscire ad incastrare tutto alla perfezione vale per tutti ... Questa domenica vale ancor di più per me. L'incontro casuale di sabato nelle campagne tra Grottaglie e Villa Castelli con Cenzo e il successivo scambio in chat è sfociato in un consiglio su un buon posto a Ceglie Messapica dove andare a mangiare con la famiglia. E alla fine siamo finiti sotto sua dritta all' Osteria del Divingustare , posto molto carino e dove abbiamo mangiato alla grande, non sono un food blogger e non ho fotografato niente, ma sono uno schizzinoso onnivoro e questo locale non posso che consigliarvelo. Ma torniamo a noi, entro le 11:00 devo tornare a casa quindi si esce presto come al solito, alle 07:00 è un'orario giusto, con l'ora indietro sarei uscito anche alle 06:00 ma visto che pedalerò con Lalla sono dovuto scendere ad un compromesso. Puntuali partiamo in direzione Rocca Forzata, con l'obbiettivo di allungarci parallelamente alla costa per poi rientrare dalla lit

TRAINSPOTTING

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Le previsioni non portano pioggia per domenica mattina, quindi punto la sveglia alle 05:30. Svegliarsi presto è un'abitudine, durante la settimana mi sveglio anche prima, mi piace fare le cose con calma, preparare la moka per chi si sveglierà qualche ora dopo di me, fare una bella colazione, andare in bagno e quando vado in bicicletta mi piace veder sorgere il sole lungo il percorso e riempirmi gli occhi della luce che cambia forma alle cose, anche in una giornata nuvolosa come questa, L'uscita di ieri è saltata, ma ho rimediato correndo i miei primi 10 km, e guardando il cielo, preferisco restare sulla litoranea, che anche se ti allontani ... Sembra sempre di stare vicino a casa. Uscire presto ha anche un altro grandissimo vantaggio, l' ho sottolineato più volte , poter pedalare da solo per tanti chilometri, questa è per me una delle cose più rilassanti. Così un colpo di pedale dopo l'altro mi fermo alla Baia del Pescatore per le prime foto e dedicare (successiv