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ULTIMO POST DELL'ANNO

Non scrivo sul blog dai primi di Dicembre, raccontando il VII Giro delle Sette Chiese, poi qualche uscita, la storia del gettone al lavaggio automatico e infine la mia partecipazione al Blogger Day dove ho raccontato la mia esperienza di ciclista/scrittore o al contrario. Mi ero organizzato uno schema da seguire, poi come spesso accade in un'uscita in bicicletta, cambi strada e tutto diventa diverso... "Dal 2011 ho un blog, ridefloz. Ma la mia attività di scrittore online ha radici più vecchie, dal 2003 esiste il mio sito FLOZSTATION e sul finire degli anni novanta (credo era il 1998 o 1999) scrivevo su una web magazine chiamato FRITTO MISTO! Nel 2010 una mia storia è stata pubblicata su ARMONICO un libro corale per Taranto ( sotto il cielo rosso non si deve morire ) Ma ho iniziato a scrivere alle scuole medie, improbabili poesie, i primi testi dei gruppi musicali in cui ho militato come cantate stonato, le prime storie, un paio di acerbi romanzi scritti a mano su dei quade

IL GIRO DELLE SETTE CHIESE VIII + CICERONE IN+STABILE +

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Sono passati tre anni da primo giro delle sette chiese e ancora mi diverto a metterne in fila altre sette per dare un senso diverso a quella che potrebbe risultare una semplice pedalata. Il sottotitolo dell'ottavo giro è CICERONE IN STABILE dal nome delle due contrade di Martina Franca in cui si trovano le prime chiese. Si parte da San Simone, con me ci sono Luca e Vera e subito si sale per Pilano, la strada è umida e il tepore del sole svanisce sotto le fronde del bosco. L'andatura è molto rilassata. Una volta scollinato procediamo in direzione Martina Franca prestando attenzione all'asfalto viscido che ora affrontiamo in discesa. Quando arriviamo all'incrocio con via Montetullio giriamo verso sinistra attraversando una zona residenziale che continua, quasi ininterrotta, anche quando attraversiamo l'incrocio con la via per Massafra. Tra le tante villette e trulli, radiosi al sole, campi verdi e vigne spoglie. In prossimità di una curva cinque pecore e un monton

ECCE UOVO

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Sono ormai più di sei anni che racconto le mie uscite in bicicletta e periodicamente ritornano dei grandi classici che ancora non mi hanno stancato. Il giro verso Avetrana tagliando le campagne con sosta da Olivieri per l'uovo fresco da bere è uno di questi! Questa volta (senza problemi di sveglia) si uniscono alla pedalata Andrea e Martina, ci ritroviamo sulla salita per Roccaforzata, arrivati in "cima" ci fermiamo subito per il caffè e poi cominciamo a spostarci verso Avetrana lungo l'asse stradale di servizio che costeggia la conduttura dell'Arneo. Ho una gran voglia di pedalare e quasi non mi accorgo dei chilometri che mi scorrono rapidamente sotto le ruote, il paesaggio familiare e tinto d'autunno fa da cornice ad una lunga chiacchiera. Arriviamo a destinazione. Tre uova da bere... Andrea e Martina però chiedono se possono avere un bicchiere con dello zucchero, neanche il tempo di finire la loro richiesta che la Sig.ra Lucia rilancia proponendo anche

VENTO & ONDE

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Puntualmente capita la giornata in cui non penso a quanti chilometri fare o dove arrivare e l'unico obbiettivo è quello di lasciarsi sfiorare da tutto. Già uscire alle nove del mattino è un'anomalia per me, il vento soffia da giorni ad oltre 40 km/h da S/O e scendere lungo la litoranea è la cosa più anticonvenzionale da fare. Ho voglia di penetrare la strada, faticosamente, restando sintonizzato sul mio respiro, mentre il boato del vento mi stordisce e il fragore delle onde mi ferma il battito cardiaco. Come qualche settimana fa, oggi forse con più intensità, dopo Fata Morgana proseguire sulla costa diventa pura abnegazione mentale più che un atto di forza. Il mio traguardo è il curvone. Andare in bicicletta è un po come guardare il mare, che sia calmo o in burrasca, è sempre appagante e la mia pedalata alle volte è calma, riflette e brilla al sole, altre volte alimentata dalle condizioni meteo diventa e frenetica ed imprevedibile. Per rientrare verso casa scelgo una strada m

ARCHEO RIDE TOUR XL

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Quasi un mese fa insieme a Luca e Martina abbiamo fatto una pedalata sulla West Coast Tarantina superando il confine della Puglia e arrivando fino a Metaponto, per poi tornare indietro. Il percorso univa il tempio di Poseidone a Taranto (le colonne doriche) con quello di Hera a Bernalda (le Tavole Palatine) in mezzo 45 km di complanare parallela alla Statale 106 Jonica ma prima di pedalare di fianco alla super strada bisogna lasciare la città vecchia poi Porta Napoli, passare sopra la ferrovia, la Croce, attraversare i miasmi della raffineria, salutare Torre Montello stringersi per un chilometro tra la linea che delimita la corsia e il guardrail, scendere al primo svincolo ed attraversare una zona piena di capannoni pieni di poca vita produttiva, spiare oltre i viadotti la calma piatta del porto, la complanare più ciclistica inizia subito dopo il mercato ortofrutticolo, subito dopo le fresche acque del Tara ancora velate dalla nebbia mattutina dove, secondo la leggenda, 2000 anni avan

CENTO CHILOMETRI ABRASIVI

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Ho controllato il meteo costantemente negli ultimi giorni e come sempre l'unica variabile che mi preoccupava era la pioggia, così oggi pensavo di percorrere cento chilometri facili lungo la litoranea, da solo con i miei tempi ed i miei silenzi meravigliosi. Ma già prima di uscire, mentre stendo le lenzuola sul terrazzo, capisco che oggi dovrò fare i conti con il forte vento da S/O (con raffiche ben oltre i 40 km/h). Sono già per strada e il vento aumenta la sua invisibile opposizione man mano che avanzo lungo la litoranea lasciandomi alle spalle le zone più densamente edificate. Un capitano solitario dentro la tempesta. Un pirata tra taglienti lame verdi, senza paura " nemico del male che in bocca tiene mille pugnali " Il vento non ha più ostacoli quando inizio a scendere verso la Torre Sgarrata e procedere perpendicolarmente all'asfalto diventa un problema. Presto la massima attenzione perché quando superi una barriera (una duna, una casa) l'improvvisa forza