ORIALINE
Un giro in bicicletta è sempre un giro. Cinque anni fa intorno alla metà di Gennaio ho chiuso la mia prima Granfondo di Strava, così mi è venuto in testa di replicare quel giro (anche se con piccole variazioni sul percorso) ed arrivare fino ad Oria senza passaporto. Decido di condividere la mia uscita, ma questa volta sarò solo. Mi muovo da casa alle sette del mattino ed attraverso la freddissima zona tra la Salina Grande e San Donato dove la vegetazione ricoperta da una patina di ghiaccio inizia a brillare illuminata da una luce solare soffusa dietro una coltre nuvolosa. In alcuni punti devo attraversare la nebbia che si fa più fitta, mi lascio alle spalle una Faggiano ancora deserta e salgo verso la Rocca. Cerco nuovi punti di appoggio lungo la strada per il mio telefono e senza accorgermene sono già oltre l'invaso Pappadai. In corrispondenza di un avvallamento la nebbia riempie il vuoto tracimando fin sulla strada, dal bianco esce un ciclista che faccio in tempo a fotografa...