CHIESA A SORPRESA

Cerco riparo sulla Murgia dal forte vento di scirocco che da un paio di giorni preme sulla costa ma anche qui non scherza (settimana scorsa ndr). I giganteschi tronchi degli alberi sono immobili mentre le fronde più alte oscillano bruscamente. Prendo le strade che tagliano i boschi e quelle dentro le vallate, ma il vento come l'acqua avanza e riempie gli spazi. Se a distanza non ritrovi la sua fastidiosa costanza è quando si alza come un onda su un gradino naturale che mostra la sua violenta forza. Quando soffia alle spalle non lo percepisco, quando invece è contrario è come una mano che mi schiaccia la fronte ricacciandomi di prepotenza tutti i pensieri dentro ma è quando si muove al mio fianco che fa paura, serpeggia basso nella terra arata, dietro la boscaglia o dietro tonnellate di pietre e quando trova uno spiraglio, piomba fischiando dal lato come una spallata. Pedalo accompagnato dal silenzio in un orario di mezzo, a cavallo tra gli ultimi lavori in campagna e il pranzo del ...