SIX HOURS ON THE GROUND
Di posti, sui pedali in bicicletta ne ho visti tanti, sulle mappe pianificati un'infinità ma resto umile come si dice in certe occasioni e da sempre il modo migliore di scoprire e farsi sorprendere è affidarsi a qualcun altro capace di portarti fuori dalla tua solita strada.
Oggi grazie all'invito di Chiara mi sono infilato in un'uscita in gravel guidata da Anthony.
Malgrado la sveglia molto presto mi faccio aspettare un po' perché cazzeggio a Faggiano invece di Roccaforzata!! Risalita la pineta di gran fretta abbandono anche la nebbia del fondo valle che mi aveva avvolto soprattutto nel tratto dopo San Donato.
Iniziamo la pedalata verso Monteparano e il Pappadai e poi prendiamo a tagliare per sentieri ed interpoderali a me completamente nuovi. Dopo una quarantina di chilometri totali siamo a Francavilla Fontana, il cupolone l'ho visto solo da lontano prima di entrare nell'abitato, caffè al bar e si riprende a pedalare in direzione Villa Castelli risalendo su per Masseria Cavalli verso il parco eolico Renna.
Arrivati sotto le torri si ritorna giù su tra gli uliveti e segmenti nervosi che salgono e scendono lungo i dislivelli intorno a Villa Castelli e facendoci ritrovare davanti la Masseria Antoglia. Giri e giri e alcuni punti ritornano sempre!
Poi si va verso la centrale idroelettrica e contrariamente alla solita risalita verso Monte Fellone e la Ciclovia dell'Acquedotto aggiriamo la centrale passando su delle autentiche passerelle in pietra nei fondi e costeggiamo il canaletto a cielo aperto che sbuca da sotto la centrale. In un'infinità di tagli attraverso vie meno battute scendiamo giù per Grottaglie con passaggio e rifornimento acqua nel quartiere delle ceramiche.
La strada per rientrare è quella classica in asfalto verso Carosino e poi risalendo nuovamente verso Monteparano.
Saluto e ringrazio Anthony per la bellissima uscita (lui rientrerà verso Grottaglie) mentre io e Chiara proseguiamo insieme fino a Faggiano per poi riprendere le rispettive vie "per la casa".
Uscita con tante scoperte e passaggi suggestivi, qualche tuffo in un passato meno gravel, tipo con la bicicletta da strada giù per la strada bianca dal parco eolico.
Arriverò a casa con un COPERTO di 110 km e 600 mt di dislivello con la voglia di perdermi ancora per strade nascoste.
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