TRAINSPOTTING
Svegliarsi presto è un'abitudine, durante la settimana mi sveglio anche prima, mi piace fare le cose con calma, preparare la moka per chi si sveglierà qualche ora dopo di me, fare una bella colazione, andare in bagno e quando vado in bicicletta mi piace veder sorgere il sole lungo il percorso e riempirmi gli occhi della luce che cambia forma alle cose, anche in una giornata nuvolosa come questa,
L'uscita di ieri è saltata, ma ho rimediato correndo i miei primi 10 km, e guardando il cielo, preferisco restare sulla litoranea, che anche se ti allontani ... Sembra sempre di stare vicino a casa.
Uscire presto ha anche un altro grandissimo vantaggio, l'ho sottolineato più volte, poter pedalare da solo per tanti chilometri, questa è per me una delle cose più rilassanti.
Così un colpo di pedale dopo l'altro mi fermo alla Baia del Pescatore per le prime foto e dedicare (successivamente) una piccola citazione a Lalla.
Riprendo la litoranea e decido di svoltare per la Bagnara, fin qui 25 km ed ancora nessun ciclista.
Svolto per Monacizzo e successivamente per Maruggio. Lungo il tragitto mi fermo ancora per qualche scatto, non ho voglia di rientrare sulla litoranea e visto che è ancora relativamente presto prenderò la Provinciale 141 scendendo o a Torre Borraco o più avanti a San Pietro in Bevagna.
"Scegliete la vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete la famiglia; scegliete un maxitelevisore del cazzo; scegliete lavatrici, macchine, lettori CD e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita; scegliete un mutuo a interessi fissi; scegliete una prima casa; scegliete gli amici; scegliete una moda casual e le valigie in tinta; scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo; scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina"
Sono appena entrato nell'abitato di Maruggio quando alle mie spalle (dopo 36 km) sento l'inconfondibile silenzioso rumore di bicicletta. Mi giro e vedo un gruppo composto da una quindicina di elementi.
Il primo si affianca e mi chiede "Ma tu esci con Noi?" Non deve avere una grossa conoscenza della parola NOI che non è composta dalla parola TU più altri, lo deduco dal fatto che non conosce neanche chi sono quelli che escono con lui ...
"No, Io esco quasi sempre da solo per via del poco tempo a disposizione" Tronco la conversazione in questa maniera e senza ulteriori spiegazioni.
L'ho sottolineato più volte, non mi piace pedalare nei trenini, anche se mi piace molto condividere la bicicletta con gli altri! E all'istante ho capito che questo era un trenino dal quale stare lontano.
Un'altro rappresentante del gruppo mi dice "Noi andiamo a Torre Borraco" ed è proprio dove stavo andando Io, "Allora vengo con Voi!" ... "Tanto poi torniamo a bip" (non voglio svelare da dove proveniva il gruppo, perché è un dettaglio irrilevante)
Non abbiamo lasciato ancora Maruggio che dal fondo del gruppo dopo un paio di curve nel paese risale uno ed avvisa che c'è stata una foratura, ma che si tratta di quelli del caffè!!
Nei gruppi esistono sempre delle fazioni, dei sotto gruppi, degli scazzi su cui tutti sorvolano perché tanto andare a 35 km/h fa sempre comodo ma ai primi rallentamenti, problemi, Mors tua vita mea.
Il gruppo procede non curante, anche se ad ogni incrocio qualcuno sbaglia strada ed elegante si alza la parola del Signore per richiamare sulla retta via il figliol prodigo.
Siamo sulla stretta Provinciale e viaggiamo ovviamente ad una bella andatura, mi metto in coda e posso notare la disinvoltura con cui viene occupata tutta la corsia e l'incoscienza con cui qualcun'altro procede sulla corsia opposta ...
E' tutto un chiacchierare a due a due, chiacchiere da bar in movimento sulla strada. Ovviamente sono in coda, anche se il ritmo non è sostenuto, finalmente l'andatura aumenta e il gruppo si dispone in fila indiana. Un paio di ciclisti alzano il passo e si staccano di un centinaio di metri e subito partono i commenti "Stanno facendo la volata" "Stanno andando in fuga" "Non esageriamo" ...
Il penultimo del gruppo pesca dalla tasca qualcosa e dopo un po' la sua spazzatura mi vola davanti andandosi a depositare, in sua memoria, lungo il selciato della SP 141!
Incrocio a destra per la litoranea e i soliti che vanno dritti ... strada in discesa tutti che rifiatano e io che per inerzia passo avanti ritrovandomi in terza posizione, di quella che non è una gara (voglio ricordarlo).
Sento da dietro un "Calma ..." e non posso che ridere ... Tutti, senza escludere nessuno, quelli che mi stavano dietro (per neanche 30") ricominciano a pedalare con vigore iniziando a passarmi nuovamente davanti, silenziosamente ... Come i cani che annusano gli angoli e lasciano la pisciatina ... Io rallento progressivamente la mia pedalata.
"Scegliete il gruppo; scegliete un treno; scegliete la divisa; scegliete la strada; scegliete un maxitelaio del cazzo; scegliete il carbonio, ruote, reggisella e cambio elettronico. Scegliete la buona salute, lo zucchero integrale di canna e la pasta in bianco; scegliete un moto a velocità costante; scegliete un primo traguardo; scegliete gli amici; scegliete il modo per dire NOI e lo coniugate in IO; scegliete il gel e tre pezzi di crostata della nonna e ricopritelo con una stagnola del cazzo; scegliete il vai avanti tu e chiedetevi chi cazzo siete la domenica mattina ...scegliete un gruppo; scegliete la strada. Ma perché dovrei fare una cosa così? Io ho scelto di non scegliere un gruppo: ho scelto qualcos'altro. Le ragioni? Non ci sono ragioni. Chi ha bisogno di ragioni quando ha ridefloz?"
"Chi cazzo sei tu???" |
una parte di colazione più take away |
gli ultimi chilometri di solitudine |
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