"NON" VOGLIAMO LA PISTA CICLABILE "COSI’" A TARANTO

Sulla pista ciclabile realizzata da una passata amministrazione a Taranto quante parole ho personalmente speso??
Che la pista più che alla fruibilità dei ciclisti serviva per aumentare i km ciclabili  in città per accedere a dei fondi europei (così si diceva) mi sembrava più evidente quando la percorrevo.
Il tratto sul lungomare era una semplice striscia con dei cartelli (la soluzione migliore e più economica) il tratto su Viale Virgilio è durato poco, il tempo che si fulminassero i fari inseriti nell’asfalto e che gli accessi carrabili tornassero preda del parcheggio selvaggio.
Il tratto su Viale Jonio resiste ancora insieme ai cartelli altezza decapitazione i fanghi delle pioggie, le sterpaglie naturali e la pattumiera degli incivili.
Arrivando verso San Vito la pista penetrava per qualche centinaio di metri all’interno della pineta di Mare Chiaro facendoti provare anche l’ebrezza dello sterrato … poi magicamente la pista finiva !!
La pista ciclabile così com’è non è sicura, anzi in alcuni tratti è anche più pericolosa della strada stessa, ma per tanti è una valida via da percorrere comunque con meno apprensione e più probabilità di forare.
Quello che non capisco è perché oggi, qualcuno, incaricato di alcuni lavori, abbia sistemato i new jersey che delimitavano il tratto davanti al Mare Chiaro in maniera tale da impedirne l’accesso?? E perché il tratto all’interno della pineta è stato ostruito serrando il cancello con una catena e posizionando un gabbiotto a servizio di un discoqualcosa??









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