COVID SQUARE
Oggi sono uscito in bicicletta, anche se, stando all'ordinanza comunale, ogni attività fisica all'aperto è proibita.
Come cittadino ho sacrificato, ho congelato è il termine più adatto, tutti i miei diritti per il bene prioritario della società e l'ho fatto con coscienza e responsabilità.
Al momento non ho più un lavoro, non so se percepirò un contributo economico per andare avanti, per continuare a fare la spesa, per pagare le bollette, per fare ogni giorno le stampe dei compiti per far studiare mia figlia, per rinnovare la rete internet per seguire la scuola online e vedere qualcosa in TV che non sia Barbara D'Urso o il ministro Conte.
Ok, niente partite di calcetto, niente royal rumble, niente maratone, nessun Giro d'Italia, sono pienamente d'accordo ma l'attività fisica fa bene al corpo e alla mente e fatta con le dovute tutele è una necessità primaria (parlo per me), al pari di fare la spesa contingentato e dopo una lunga fila (sicuramente molto più pericolosa e potenzialmente contagiosa) di comprare le sigarette e andare in farmacia (per evitare di farlo...)
Non mi sono mai piaciuti i gruppi e le mie lunghe uscite erano quasi sempre in solitaria.
Ma rinuncio a fare 100 km e sconfinare il comune, la provincia o la regione, mi basta restare nel mio quartiere, intorno a casa, cinque, sei chilometri per andare a spiare il mare, pedalando su piccole stradine deserte e silenziose, ho messo da parte anche questo, iniziando a fare avanti e indietro lungo la stradina di casa, ma troppo corta e troppo stretta e ho desistito perché alla lunga i continui dietrofront indolenzivano le ginocchia (l'attività fisica fa bene se fatta con criterio).
Oggi dopo averlo testato nei giorni scorsi, ho girato per 2 ore su un quadrilatero di 1.5 km che racchiude, più o meno al centro casa mia (il punto più lontano in linea d'aria misura 459 mt) 33 giri per un totale di 50 km!
Ero pronto ad affrontare pattuglie varie, esercito, documenti nella tasca posteriore e nessuna scusa plausibile se non la cruda verità.
Oggi non è successo ma qualche sguardo indignato da parte di qualcuno l'ho percepito ma non fa niente, l'attività fisica fa bene al corpo e alla mente e oggi la mia testa, malgrado tutto, sta meglio di tutti gli altri 18 giorni di restrizioni messi insieme.
Come cittadino ho sacrificato, ho congelato è il termine più adatto, tutti i miei diritti per il bene prioritario della società e l'ho fatto con coscienza e responsabilità.
Al momento non ho più un lavoro, non so se percepirò un contributo economico per andare avanti, per continuare a fare la spesa, per pagare le bollette, per fare ogni giorno le stampe dei compiti per far studiare mia figlia, per rinnovare la rete internet per seguire la scuola online e vedere qualcosa in TV che non sia Barbara D'Urso o il ministro Conte.
Ok, niente partite di calcetto, niente royal rumble, niente maratone, nessun Giro d'Italia, sono pienamente d'accordo ma l'attività fisica fa bene al corpo e alla mente e fatta con le dovute tutele è una necessità primaria (parlo per me), al pari di fare la spesa contingentato e dopo una lunga fila (sicuramente molto più pericolosa e potenzialmente contagiosa) di comprare le sigarette e andare in farmacia (per evitare di farlo...)
Non mi sono mai piaciuti i gruppi e le mie lunghe uscite erano quasi sempre in solitaria.
Ma rinuncio a fare 100 km e sconfinare il comune, la provincia o la regione, mi basta restare nel mio quartiere, intorno a casa, cinque, sei chilometri per andare a spiare il mare, pedalando su piccole stradine deserte e silenziose, ho messo da parte anche questo, iniziando a fare avanti e indietro lungo la stradina di casa, ma troppo corta e troppo stretta e ho desistito perché alla lunga i continui dietrofront indolenzivano le ginocchia (l'attività fisica fa bene se fatta con criterio).
Oggi dopo averlo testato nei giorni scorsi, ho girato per 2 ore su un quadrilatero di 1.5 km che racchiude, più o meno al centro casa mia (il punto più lontano in linea d'aria misura 459 mt) 33 giri per un totale di 50 km!
Ero pronto ad affrontare pattuglie varie, esercito, documenti nella tasca posteriore e nessuna scusa plausibile se non la cruda verità.
Oggi non è successo ma qualche sguardo indignato da parte di qualcuno l'ho percepito ma non fa niente, l'attività fisica fa bene al corpo e alla mente e oggi la mia testa, malgrado tutto, sta meglio di tutti gli altri 18 giorni di restrizioni messi insieme.
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