THE LAST GOOD STRAVA GRANFONDO OF THE YEAR

In un altro tempo sarei uscito anche di sabato, con un vento fortissimo e la pioggia che ogni tanto irrompeva dal cielo, ma ho imparato ad aspettare e questo sabato me la sono presa comoda, rilassandomi e riposandomi.
Domenica fa ancora un freddo bestiale, il vento è leggermente calato il cielo è libero da nubi minacciose.
Per oggi ho due obbiettivi, il primo è chiudere l'ultima Granfondo di Strava, il secondo quello di andare a vedere personalmente la "cicloslitta di Natale" che l'amministrazione comunale di Ceglie Messapica ha installato in una piazza, perché negli ultimi giorni più volte l'ho incrociata online.
Il cielo inizia a schiarirsi e sono già per strada, in tema di decorazioni natalizie, passo davanti a qualcuno che si crede di essere in un sobborgo di Boston!!
Più avanti mi fermo nuovamente per immortalare la luna piena ancora ben visibile sopra l'orizzonte, questa volta perderò i primi raggi del sole che spunta mentre attraverso una desolata San Giorgio Jonico.
Illuminano però i campi alle mie spalle e lo skyline di una Taranto sempre più lontana.
La strada che da Carosino porta verso Grottaglie è ancora interrotta così anche questa volta costeggio l'aereoporto.
Arrivo a Grottaglie che come sempre profuma di autolavaggio automatico.
Salgo su per via Ennio e poi prendo per la Mutata. Incrocio diversi gruppetti di ciclisti pronti a partire, io sul Garmin ho già 30 chilometri. Si controllano vicendevolmente i mezzi meccanici, si sfoggiano gli ultimi accessori acquistati.
Davanti a me tre ciclisti che non mi sforzo di raggiungere perché sicuramente (avevo ragione) gireranno per Crispiano, io invece inizio la mia salita regolare della Specchia, il vento soffia più forte e il cielo sembra meno sereno di quando sono partito. Quando sono in cima (365 mt) salto il bar del benzinaio e aggiungo agli obbiettivi di giornata il Caffè e un doppio biscotto Cegliese al Caffè Centrale.
La strada verso Ceglie passa veloce con i suoi saliscendi le curve e le abitazioni tra la campagna.
Ricordo ancora la prima volta che l'ho fatta quando tutta questa bucolica atmosfera venne interrotta dal sorpasso di un utilitaria guidata da una ragazza che lasciò dietro di se una scia di un profumo che non ho mai più sentito, alzai il ritmo della pedalata per stare dietro a quel profumo prima che l'aria tersa lo ingoiasse definitivamente.
Oggi riesco solo a sentire un buon odore di legna che arde nei camini.
Entro nell'abitato di Ceglie e in piazza incontro Cenzo che sta per uscire con una delle sue escursioni in gravel. Quattro chiacchiere poi ci salutiamo, il Caffé Centrale è a due passi, il solito lungo amaro e il doppio biscotto uno con confettura all'arancia e l'altra all'amarena!

Poche pedalate e sono davanti alla cicloslitta, l'addobbo è legato al lavoro che l'amministrazione comunale, insieme ad associazioni e professionisti del settore, da anni porta avanti, rientrando anche nel 2021 tra i ComuniCiclabili FIAB che riconosce l'impegno delle amministrazioni locali che mettono in pratica concrete politiche per la mobilità in bicicletta. Amministrare comuni più grandi è più difficile ma gli incontri tra politici e cittadinanza messapica io gli ho visti con gli occhi di questa faccia, non come quelli raccontati da alcuni scienziati jonici, probabilmente a porte chiuse e con ingresso riservato in lista, magari anche accoppiati chicc e cocc', una cosa è certa, Ceglie non è ricoperta da piste ciclabili. E mentre qui si continua a incasinare tutto la mobilità sostenibile scivola via da tutt'altra parte.
Taranto non rientra tra i comuni ciclabili, non rientra un solo comune della Provincia, però ogni anno si iscrivono alla EMW... (ndr)

Vabbè dire le solite cose su Taranto ha anche rottoilcazzo! Continuo a pedalare e mi sposto lungo la provinciale verso Martina Franca. Il freddo forse diventa ancora più intenso, incrocio prevalentemente MTB, ancora una sosta per fotografare la colorata chiesa dedicata a San Martino.
La strada è un continuo saliscendi e non devi mai rilassarti altrimenti rischi di andare in deficit su qualche strappetto.
Lascio Martina Franca immediatamente e dopo un breve tratto di statale giro al solito mobilificio Chirulli per spostarmi verso San Paolo.
Scendo la Murgia dall'Orimini, non ho nessuna macchina in coda così posso tagliare le curve ma sempre con prudenza per via dell'asfalto ancora umido.
Infine eccomi sulla complanare. Dopo il passaggio sotto la statale trovo tre ciclisti assortiti, vado del mio passo, e sullo strappo che porta verso il bivio di Masseria Francesca, salto il primo con una MTB elettrica, poi il secondo con una bicicletta da corsa gialloblu e infine il terzo sempre in MTB... A questo punto il tipo con la bicicletta gialloblu deve aver avuto un picco di testosterone, perché da che stava pedalando per i fatisuoi si deve essere impegnato come una bestia, sfiorando l'infarto, pur di ripartire e riprendermi prima della fine della "salita"... Che fenomeno!! Poi quasi si ferma per aspettare gli altri due, rallento volutamente per farmi riprendere e per fotografarlo. All'incrocio successivo lui prende per Montemesola, io continuo per Taranto.
Come di consueto sosta al cimitero, del quale ormai conosco la via più veloce da qualsiasi ingresso per arrivare da mia madre. Un piano di scale con la bici in spalla e le tacchette ai piedi... Oggi per fortuna meno confusione dell'ultima volta.
Riparto, verso casa, attraverso la città vecchia sulla corsia preferenziale della ringhiera mentre la file delle auto sull'altra corsia è ininterrotta da un ponte all'altro, sul lungomare uso la corsia ciclabile e su viale Virgilio la parte finita della pista... Ma ci sono solo io.
Arrivo a casa con quasi 115 km portando a conclusione le mie dodici Granfondo del 2021 e con l'impegno che la prossima volta un vassoio di biscotti me lo devo riportare indietro!  

light year

full moon ride

Ceglie Messapica

cicloslitta

Ostuni

Chiesa rurale di San Martino

fenomeno del giorno 


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