FESTIVE500 10th ANNIVERSARY

Programmare troppo in anticipo le cose forse è un bene o forse no... Alla fine del festive500 dello scorso anno ho pensato che quello del 2023, il decimo consecutivo da portare a termine sarebbe stato l'ultimo, almeno per un po'.
Questa sfida mi ha appassionato per tanti motivi, la distanza che inizialmente mi sembrava un traguardo inarrivabile, la patch e la cartolina commemorativa, che fortunatamente sono riuscito a conquistare per 7 anni e per lo spirito che animava questa sfida alimentando racconti, documenti video ed arte in genere...
Poi con il passare del tempo i 500 km sono diventati sempre più facili, la patch è stata sostituita con un meno suggestivo badge sulla bacheca dei trofei di Strava e i racconti intorno ai tanti viaggi sono diventati delle copie con una serie infinita di clichè da festive, compresi quelli che perdono tempo con lo spiegare il perché non faranno il festive! Rapha stessa sembra non dare più grande risalto a tutto questo e non sfuggendo a nessuno di questi luoghi comuni in prima persona ho comunque tenuto botta pedalando e raccontando il mio festive500 anche questa volta.

01 festive500 / 115 LITORANEA SALENTINA - Dieci anni e non sentirli, ed ogni volta è come se fosse sempre la prima volta. Prime pedalate alle 06:40 andando incontro alla solita alba rosso fuoco mentre le luci intermittenti di Natale trasformano l'asfalto in un dancefloor, anche la musica è la stessa, la catena che scorre, il bip del Garmin, le ruote che si accordano.

Per strada pochissima gente, quasi nessuno. Il classico dritto sulla litoranea con il vento che spinge. Qualche foto e come sempre anche quella alle dune del curvone, ormai saranno più di 500!
I primi ciclisti gli incrocio dopo San Pietro in Bevagna dove mi sono già fermato per il caffè al Cin cin bar (un bel posto che ho scoperto di recente).
Più avanti il vociare di un gruppone di oltre 20 ciclisti rompe il silenzio pacato della palude del Conte. I fenicotteri non deludono per la loro bellezza e il rosa delle piume si specchia nell'acqua.
Faccio qualche altro km verso Punta Prosciutto prima di tornare indietro con un po' di fatica per il vento contrario.
Mi accodo, per rifiatare ad un ragazzo all'altezza di Lido Cisaniello, qualche cambio, poi mi scatta in faccia (scomposto) sul dosso di Fatamorgana, ma non ho più le gambe e la testa per stargli dietro. Più avanti rallenta come per farsi raggiungere, ma lo tengo a distanza magari per contraccambiare il favore sullo strappetto di Porto Pirrone ma al Gabbiano incrocio Claudia e mi fermo per salutarla ed organizzare un'uscita insieme, il tipo sparisce.
Ultimi km verso casa risparmiando al massimo le energie per i prossimi giorni.

02 festive500 / 188 CAMPO SANTO - Mi sono svegliato tardi... Ma dopo il cenone e le ore piccole di ieri era in conto.
Il 25 è sempre il giorno più impegnativo, passare da una famiglia all'altra e tenere duro per non collassare sulla tavola mette sempre alla prova la mia "prestazione". Esco in bici alle 08:00 e comunque in giro non c'è praticamente nessuno. L'idea è andare al cimitero e poi tornare a casa. Ma il tempo è bello e malgrado ieri, mi sento bene, così decido di andare avanti verso Statte e poi fino a Crispiano. Faccio colazione in uno dei miei bar preferiti in assoluto Bar Colucci. Quando esco arriva un gruppo di ciclisti più numeroso, saluti di cortesia e sguardi critici agli infrarossi sulle rispettive biciclette... Anche se i miei sono un po' offuscati dall'invidia.
Riparto  verso la statale per scendere a tutta dalla complanare fino al Quartiere dove mi godo l'ipermercato chiuso e senza nessuno... Il vero Cimitero del Natale, un evento raro come gli allineamenti dei pianeti.
Costeggio il mar Piccolo per poi rientrare a casa dalla strada Rapillo S. Francesco.
Oggi le gambe andavano meglio di ieri ed è un peccato non aver avuto più tempo a disposizione, quanto meno per andare oltre i 200 km.
Domani ancora un'uscita intermedia e poi si vede...

03 festive500 / 290 INFERNO UMIDO - recuperato il sonno anche oggi esco presto. Dalla finestra il cielo è sempre libero ma non appena lascio alle spalle San Vito sono avvolto in una coltre bianca più a bassa quota, entro in un inferno umido ! Attraversare San Donato in direzione San Giorgio è una catarsi. Temperatura di 3° ed acqua sospesa che sfuma nelle pieghe delle maniche della giacca, i piedi da subito freddi, le mani peggio. Perché non ho messo i guanti più spessi?
E' una sofferenza necessaria, il cielo, anche se è scomparso, come tutto il resto c'è ancora, ed è azzurro e la via non è sempre facile, non lo è quasi mai e non aver incrociato nessuno mi testimonia che questa è la mia strada. Trovo un attimo di tregua tra San Giorgio e Carosino, poi nuovamente a memoria lungo la strada che taglia l'invisibile per Grottaglie.
Poco prima del ponte della Statale il sole. Risalgo il paese verso Paradiso! In uno spiazzo mi tolgo i punta scarpe fracidi e li stendo al laccio della borsa sul manubrio, mi tolgo i guanti e sbatto la giacca per eliminare il sottile velo d'acqua.
Riprendo a pedalare verso Villa Castelli dove mi fermo in all' Iguana Eatery un bellissimo bar (anche se è riduttivo definirlo esclusivamente bar) già testato altre volte. Faccio colazione e mi riscaldo prima di continuare a pedalare.
Proseguo verso la Specchia e poi ancora su alla Trazzonara... Le gambe stanno bene, ma anche oggi devo rientrare per pranzo.
Scendo dai Monti del Duca in direzione Grottaglie strada dell'aeroporto, Monteiasi e di nuovo San Giorgio.
Ritorno sulla strada dietro San Donato ormai completamente asciutta e decisamente più calda.
Sono le giornate come queste che mi fanno pensare sempre a cosa mi spinge a soffrire, a galleggiare nell'umido, preso a pugni in faccia dal vento o evaporare nel caldo asfissiante e la risposta ancora non la conosco, però quello che ho intravisto in fondo alla strada è bellissimo...

04 festive500 / 411 TORRE SERENA - esco un po' più tardi di ieri, anche se la giornata è decisamente meno umida comunque in tempo per vedere il sole sorgere nel canale di via Anguille, oggi si pedala sulla west coast in direzione Basilicata.
Attraverso senza problemi la città, che si riprende da due giorni di stop forzato. Spingo al massimo sul km di Statale 106 per scendere il prima possibile sulla complanare.
Ma dopo Dioguardi un camion in controsenso e un imprevisto traffico contrario di mezzi pesanti e autovetture mi destabilizza. Un incidente sulla statale dopo Lido Azzurro con conseguente chiusura della stessa e tutto il traffico in entrata a Taranto sulla mia complanare è la spiegazione! Fortunatamente al Tara finisce tutto, l'acqua fuma ed io riprendo la mia tranquilla pedalata a velocità costante.
Anche oggi in solitaria armonia. Raggiungo un ciclista poco prima del fiume Lato e scambiamo due chiacchiere fino all'ingresso di Castellaneta Marina, poi lui prosegue verso Ginosa io invece devio per il mare dove farò colazione al bar Terrazza Margherita Beach, mio punto di riferimento quando vengo da queste parti.
Ieri non ero molto in mood con le foto, oggi va meglio, fin troppo per la perdita di tempo, arrivo fino al cavalcavia di Riva dei Tessali. Mare e cielo incantevoli, passa un treno che mi ricorda che bisogna andare. Taglio dalle vie interne tra ristrutturazioni modernissime e ville ferme agli anni '70!
Di nuovo sulla complanare. Decido di non arrivare alle Tavole Palatine ma entrare nuovamente verso il mare a Ginosa Marina e prendere un po' di strade mai fatte arrivando fino a Torre Serena Resort (guardando ora la mappa mi accorgo che mi mancavano un paio di chilometri per sconfinare ancora una volta in Basilicata).
Prima di riprendere la complanare una passeggiata dentro l'abitato di Ginosa Marina. Il "relitto" della sala giochi Las Vegas mi ricorda una pasquetta di tanti anni fa in pieno stile Paura e Delirio.
Con il vento quasi alle spalle il ritorno verso Taranto è velocissimo, fin troppo, l'ultimo tratto verso casa sulla schifosa corsia ciclabile di viale Jonio.
Comune di Taranto la mobilità sostenibile solo una settimana all'anno. BIT Mobility ma uno spiazzo per buttare sti monopattini e non dare giustificazioni alle bestie che li usano?

05 festive500 / 502 MOON SAFARI + SAN VITO JUNKION - esco molto presto in mtb ma giro intorno perché questa mattina ho gli elettricisti in casa... 12 km in assoluto relax e tuta casual.
Alle 12:30 posso finalmente lasciare nuovamente casa, la giornata è anche oggi soleggiata e serena. La pedalata all'ora di pranzo è un classico del festive500 così come non può mancare una Rocca. Poi scendo verso la Madonna della Camera in direzione Lizzano e poi verso la litoranea.
Meno vento del previsto e  una buona media. Inizio a fare i conti su quanto mi rimane, perché ho deciso di raggiungere i 500 oggi. Allungo scendendo al Canneto, ma poca roba, poi vado a prendere il caffé in un bar aperto da pochissimo nel parco davanti Pezzavilla, Bamboo Social Area Taranto è fighissimo mi ricorda situazioni simili nel leccese ma secondo me con uno stile nord europeo.
Rientrato a San Vito mi restano una quindicina di chilometri che a cuor contento mi smazzo girando alla rinfusa per le stradine del mio quartiere.
Finisco proprio sul tramonto, quando l'umidità è nuovamente scesa per le strade.
Rientro a casa infreddolito e affamato, doccia calda e dieci anni consecutivi di Rapha festive500 portati a termine!

06 festive500 / 590 REST DAY - giorno di riposo

07 festive500 / 590 SHARING ROAD - ieri giorno di riposo, dalla bicicletta e un po' da tutto, ho seguito il cantiere a casa con le braccia conserte dietro la spalla e poi sul divano.
Oggi invece ritorno in bicicletta per pedalare in compagnia di Rosa e Fabrizio ed accompagnare nei suoi ultimi km per quota 500 Claudia. Prima ancora lungo la strada vengo raggiunto da Pasquale con cui condividiamo qualche chilometro e le solite due chiacchiere.
Raggiunto in solitaria l'obbiettivo dei 500 km non c'era modo migliore di finire l'anno in bicicletta pedalando in compagnia, anche se mancava un po' di gente e non sto a fare l'elenco.
Salutato Pasquale e incontrato gli altri ci muoviamo verso Roccaforzata. L'obbiettivo è arrivare ad Avetrana per l'uovo di Olivieri, Rosa e Fabrizio si staccano a Lizzano e tornano indietro, io e Claudia continuiamo sulla strada dell'Arneo.
Le gambe dopo il "rest day" vanno benissimo, però decidiamo di non arrivare più ad Avetrana e a 40km scendere verso la litoranea e tornare indietro.
Maruggio, Campomarino per sosta caffè alla Gelateria La Meringa., secondo me la migliore di Campomarino, ma oggi niente foto... Totale assenza di vento e rientro easy verso Taranto.
Foto a Blandamura per instagram e con Claudia ci salutiamo al bivio di Tramontone. lei prosegue per la città, io ancora lungo la costa verso San Vito.
Ho sempre sostenuto che con il meteo favorevole il mio unico limite verso questa sfida era il tempo e quest'anno con un clima davvero generoso e tanto tempo libero a disposizione (prendendomi anche un intero giorno di riposo) sono andato comodamente oltre ogni aspettativa.
Ma ora, arrivato a 590 domani non riesco a fare qualche colpo di pedale per fare cifra tonda?

08 festive500 / 600 RITUALI - oltre i giorni dell'anno, oltre i chilometri, oltre la bicicletta... Rituali che si ripetono e tutto riparte, come se fosse nuovo ancora una volta.
Più Cento di questi giorni!

 




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