SAN VICHTHYOLOGY II
74.8 km 4h:57m:19s 150mt dislivello 15.1 km/h |
Anche quest'anno non sono entrato nel Tulipano Rosso e lo stesso cane mi ha ostacolato l'arrivo alla fine della traversa di via delle Tinche.
Sono tornato a casa dopo l' 01:00, alle 06:00 sto già dando i primi colpi di pedale per le strade intorno a casa. Ieri sera il Ferragosto al Viale del Tramonto deve essere stato devastante, bracieri incatenati ai pali della luce, tende nell'umida fanghiglia e i gabbiani che svolazzano bassi tra i rifiuti e corpi umani abbandonati a se stessi e rigonfi di birra locale.
Cerco di togliermi subito questa zona prima che il sole risvegli e richiami a se i suoi adepti, lungo le stradine laterali il tanfo di urina è micidiale.
Mi sposto verso la zona del faro e nelle tante diramazioni di via Occhiate che finiscono tutte contro il muro di cinta delle Scuole CEMM. via Balene, via Aragoste, intorno alla chiesa, due chiacchiere con Ciccio dell'edicola che sta aprendo in questo momento, poi ritorno verso viale Jonio passando dai cantieri Greco e da via Donzelle arrivo sul lato opposto che si affaccia sulle strade di Lama (con i nomi di fiori), poche traverse via Seppie, via Pesce Smeriglio ... torno verso San Vito scendendo nel Vietnam locale, una zona paludosa che parte da via Pescecane ed arriva a Mare Chiaro tagliando una zona demaniale in cui fotocopie che minacciano sanzioni amministrative sono inchiodate al muro. La zona comunque per via di un grosso incendio ad inizio estate e per la impenetrabile vegetazione lacustre non t'invita al passaggio.
Esaurisco le traverse di via Vizzarro fino a via delle Tinche e torno a casa per una breve pausa caffè e per fare il punto della situazione sulla mappa.
Ricomincio al contrario su via Vizzarro percorrendo le traverse restanti e inoltrandomi alla fine tra via Alose e via Lutrini, via Delfini e il limite verso Carelli con via Mormore che finisce proprio alla conca della fontanella.
Lungo la strada del poligono la presenza di Giuseppe Dieci e Dieci intento nel suo triste adescamento di curiosi personaggi e lo scambio di due rapide chiacchiere mi distrae leggermente facendomi saltare completamente via Lappane, l'unico buco di quest'anno!
Malgrado il bel mare ormai sia un lontanissimo ricordo adolescenziale, Lido Bruno è sempre piena (e non capisco a fondo il motivo, visto quello che succede) termino il giro intorno alle sue stradine, Sun Bay e ingresso fino al cancello del Tulipano per poi completare le diramazioni intorno a via Lido Bruno.
A questo punto mi resta via Dentice fino al plesso scolastico e lo sterrato impegnativo di via delle Tinche.
Avevo pensato inizialmente di effettuare un cambio bicicletta al volo per i tratti senza asfalto ma l'Impulso e una pedalata attenta e pacata non mi hanno dato problemi così affronto l'ultima via senza imbarazzo e senza tener conto del solito cartello (meno minaccioso e più ufficiale di una fotocopia) del Demanio ...
Arrivo nuovamente davanti ai cantieri Greco e termino la mia pedalata lungo la poco sicura pista ciclabile fino alla doppia curva e tornando definitivamente a casa per passare un altro giorno insieme agli amici e alla famiglia.
Fare questo giro è come andare indietro nel tempo, come tornare bambino a quarant'anni.
Percorrere tutte queste strade è anche un ringraziamento per tutto il tempo che ci ho passato per tutte le avventure e disavventure che ho vissuto, non solo in sella alla bicicletta.
Alla fine è un punto di partenza un viaggio oltre la dimensione di quello che ti sta intorno, dove le immagini del presente si mescolano ai ricordi vivi del passato ... SWEET HOME SAN VITO.
San Vichthyology II il coraggio, la perseveranza e l'avventura nel raggio di neanche 3 km da casa |
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