T R I N I T Y
Durante la scorsa settimana ho pensato a questa pedalata, (memore di chi mi diceva che d'inverno non si sale perché poi non si deve scendere ... mah ...), salire Monti del Duca, Spacca Montagna e Pilano tutte insieme, nella stessa uscita nel mese di dicembre.
Ma in questo periodo in cui più intensamente di altre volte sto meditando sulle cose e su me stesso, sono diventato più impulsivo che mai, contrariamente al mio maniacale programmare le cose. Ascolto di più il mio respiro, entrando in contatto con me qui e ora!
Quindi dopo aver preso il sole ieri pomeriggio in una veloce uscita fino a Torre Ovo e ritorno, questa mattina ho deciso di anticipare questa cosa, su due piedi prendo e inizio a salire.
Per vari intrecci familiari opto per una transizione in macchina fino a San Simone, alle 10:25 inizio a pedalare verso la salita di Monti del Duca, la più impegnativa.
Scendo e inizio il percorso a ritroso verso la seconda salita Spacca Montagna, il rampone iniziale anche se misura meno di un chilometro e non presenta pendenze impossibili incute più timore una volta in cima inizia la consueta picchiata a tutta ... 65 km/h è il mio affaccio sulla paura che mi fa tirare il freno.
Contro vento verso la terza e ultima salita, Pilano. La più lunga, ma anche la più facile, con pendenze sempre blande ed il tratto nel bosco nel silenzio più ovattato.
Arrivato in cima mi allungo verso il mio albero per la consueta fotografia del mese (quasi in extremis).
So che le fotografie che ho fatto fino ad ora non sono venute, quindi questa la faccio con il telefono.
Inizio la discesa, un'altra piccola sosta davanti l'ingresso della Masseria Pilano e finalmente alle 12:45 sono davanti alla mia meritata Krombacher 0.4 ed un pacco di patatine gusto italiano!
Chiudo tutto nella mia macchina e alle 13:30 puntuale al resto della mia domenica e a tutto quello che gli sta intorno.
Ma in questo periodo in cui più intensamente di altre volte sto meditando sulle cose e su me stesso, sono diventato più impulsivo che mai, contrariamente al mio maniacale programmare le cose. Ascolto di più il mio respiro, entrando in contatto con me qui e ora!
Quindi dopo aver preso il sole ieri pomeriggio in una veloce uscita fino a Torre Ovo e ritorno, questa mattina ho deciso di anticipare questa cosa, su due piedi prendo e inizio a salire.
Per vari intrecci familiari opto per una transizione in macchina fino a San Simone, alle 10:25 inizio a pedalare verso la salita di Monti del Duca, la più impegnativa.
Scendo e inizio il percorso a ritroso verso la seconda salita Spacca Montagna, il rampone iniziale anche se misura meno di un chilometro e non presenta pendenze impossibili incute più timore una volta in cima inizia la consueta picchiata a tutta ... 65 km/h è il mio affaccio sulla paura che mi fa tirare il freno.
Contro vento verso la terza e ultima salita, Pilano. La più lunga, ma anche la più facile, con pendenze sempre blande ed il tratto nel bosco nel silenzio più ovattato.
Arrivato in cima mi allungo verso il mio albero per la consueta fotografia del mese (quasi in extremis).
So che le fotografie che ho fatto fino ad ora non sono venute, quindi questa la faccio con il telefono.
Inizio la discesa, un'altra piccola sosta davanti l'ingresso della Masseria Pilano e finalmente alle 12:45 sono davanti alla mia meritata Krombacher 0.4 ed un pacco di patatine gusto italiano!
Chiudo tutto nella mia macchina e alle 13:30 puntuale al resto della mia domenica e a tutto quello che gli sta intorno.
lalti * TUDINE |
Pilano è una passeggiata di salute |
eine perle der natur |
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