100 MI PIACE

E' da una settimana che aspetto il sabato per pedalare ma dopo qualche chilometro non ci sono completamente dentro ed inizio a pensare che fare il minimo indispensabile e poi tornare a casa, sia il massimo per oggi, come se la mia testa non fosse allineata al movimento circolare dei pedali inoltre il lungo linea sulla Litoranea anche se nasconde ogni volta il suo fascino è forse il percorso più scontato.
Basta però tener duro fino a Gandoli quando tutt'intorno lo scenario inizia a svuotarsi del superfluo e resta solo nella sua meravigliosa semplicità. E' in questo momento che mi rendo conto che anche la mia presenza è di troppo ed allora quella velata e minimale apatia che provavo fino a qualche chilometro fa si trasforma in egoistica gratitudine, mi sento di colpo un privilegiato ad essere in questo momento in questo posto.
La pedalata prende un valore diverso e gli occhi da vitrei diventano delle finestre lucide che mischiano le immagini interne con quelle esterne.
Il vento è contrario ma non fortissimo, arrivo a Campomarino e faccio colazione da Sandrino, che stranamente d'estate a quest'ora è ancora chiuso.
Il ritrovato allineamento mi permette di godermi la piazza, la torre, il porto ... Faccio un giro fino alla punta del molo.
Quando rientro sulla strada principale mi passa un gruppo di otto ciclisti ai quali mi accodo in maniera naturale, qualche saluto e poi si procede a tutta fino a San Pietro in Bevagna.
Il gruppo si ferma al bar, io vado avanti verso la salina dove invertirò la marcia nella speranza di incrociarli nuovamente.
Di nuovo da solo, abbasso il ritmo e sposto l'attenzione non alle ruote e alle sagome del gruppo (per ovvi motivi di sicurezza reciproca) ma a quello che mi sta intorno che smette di scorrere come immagini a rullo sulle superfici interne dei paraocchi.
Una scolaresca in visita alla foce del Chidro, la schiuma delle onde che s'intravede tra le palificate di legno che proteggono la macchia mediterranea sovrastata dall'odore della sabbia umida, i carabinieri che controllano il rimorchio di due pescatori, uccelli sospesi tra le correnti.
Quando giro il vento soffia alle spalle ed aumento l'andatura, m'impegno per cercare di accodarmi nuovamente al gruppo ...
Proseguo da solo, una sosta a Piri Piri per qualche foto e poi ancora dopo il curvone dove il vento ha richiamato a se i kitesurfer.
Poco prima di Jamaica mi spunta alle spalle nuovamente il gruppo. Resto con loro fino alla rotatoria del Canneto, prima di rientrare a casa una sosta all'ingrosso delle bibite per una lattina fresca.
Un rapido cambio, anche di bicicletta, un salto a mare per un bagno di fine Ottobre davvero intenso.
Scogli, mare, niente e nessuno più. Sono davvero un'intruso in questa meraviglia.
100 volte grazie per quello che mi piace davvero.

le prime luci
strada non per tutti
dune 
come as you are
Campomarino below 0
Piri Piri
Ride and Kite
kite surf
Crude Dude on the rocks

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