ARCHEO RIDE TOUR XL

Quasi un mese fa insieme a Luca e Martina abbiamo fatto una pedalata sulla West Coast Tarantina superando il confine della Puglia e arrivando fino a Metaponto, per poi tornare indietro.
Il percorso univa il tempio di Poseidone a Taranto (le colonne doriche) con quello di Hera a Bernalda (le Tavole Palatine) in mezzo 45 km di complanare parallela alla Statale 106 Jonica ma prima di pedalare di fianco alla super strada bisogna lasciare la città vecchia poi Porta Napoli, passare sopra la ferrovia, la Croce, attraversare i miasmi della raffineria, salutare Torre Montello stringersi per un chilometro tra la linea che delimita la corsia e il guardrail, scendere al primo svincolo ed attraversare una zona piena di capannoni pieni di poca vita produttiva, spiare oltre i viadotti la calma piatta del porto, la complanare più ciclistica inizia subito dopo il mercato ortofrutticolo, subito dopo le fresche acque del Tara ancora velate dalla nebbia mattutina dove, secondo la leggenda, 2000 anni avanti Cristo la storia di Taranto inizia lentamente la nostra piatta avventura procedendo verso ovest.
Lo scenario è quasi sempre il solito, veloci macchine sfocate sulla sinistra ad un livello differente, campi recintati, qualche abitazione, un paio di stazioni di servizio, una casa cantoniera e un traffico allo stesso livello quasi assente che aiuta a rilassare la mente.
Ho visto di meglio, ma so accontentarmi, il corso placido di un'altro fiume, un airone silenzioso nei campi limitrofi, una masseria imponente che domina da una collinetta, il verde smeraldo della pineta che nasconde il mare.
Poi si perde la tangente della statale e si penetra in una campagna diversa da quella che sei abituato a vedere nelle solite pedalate, aperta, intensiva... Autentica.
Ma dura poco e siamo di nuovo di lato alla superstrada, superiamo Ginosa con il traffico che sibila in senso inverso, qualche chilometro e si passa ancora sotto il nastro d'asfalto e il tempio di Hera appare dietro le fronde degli alberi.
Un sito archeologico aperto, entriamo e quando va via l'unico gruppo di famiglia in visita, restiamo soli con una storia millenaria imponente, indifferente anche alle nostre irriverenti pose, sacrificata da qualche incisione primitiva dei tempi moderni, Maria 1B tra quelle catalogate dai miei occhi.
Si riparte per la pausa caffè, lo spostamento verso il lido di Metaponto sembra infinito e quando arriviamo accolti dal bagliore lucente del mare la situazione è irreale, sembra di essere piombati nei peggiori anni settanta, molto differenti da quelli di Castellaneta Marina.
Ci fermiamo all'ultimo bar utile con uno stile tutto suo. Il lungomare rialzato sulla spiaggia però è un valore aggiunto.
Si torna indietro e come spesso accade tornare indietro sembra più facile anche se si è più stanchi.
Dopo tanta lineare distensione nervosa roviniamo tutto attraversando, inevitabilmente, il traffico urbano di Taranto alle 13:00 di un sabato di Ottobre.
Non abbiamo neanche la voglia di fermarci e bagnarci le labbra con qualche parola sulla prossima volta, ma questa è un'altra storia che forse ho già scritto.


colonne doriche
la Redenta
welcome to Hera
posa istituzionale
posa irriverente
posa relax
senza posa
torre idrica
occhi di buddha
tutto chiuso
serre
alberi 
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