COCOON IN SINGLESPEED

Come mio nonno, con la bici senza marce, su strade polverose, con il secchio con dentro gli attrezzi da muratore.
In viaggio dal passato.
Bikepacking, gravel, singlespeed, fixed... Sono in realtà termini che vanno di moda e che il mercato impone, la tendenza del momento, ma sono tutte cose già viste, tutte cose già fatte!!
Come scrivere pensando di parlare agli analfabeti!
Non è così, e se scorri la timeline trovi le stesse cose, che adesso spingi per il tuo business, datate con almeno sei anni d'anticipo, non POST datati, come i pagamenti alla luce del Sole. Levati di mezzo dai...

Anche questa storia della fonte della giovinezza è una cosa che ho già fatto, anziani che si riempiono di fanghi, signore con le vene varicose, donne incinta, tutti insieme per una refrigerante abluzione in cerca di quel miracolo di cui tutti parlano.
Mi muovo da Taranto lentamente, addentrandomi nella periferia industriale ordinata e desolante, tra aria satura di gas, cisterne, strade deserte, navi alla fonda ed improbabili scene di un sereno sabato al mare con dietro l'inferno decadente dal cielo alla terra, lascio alle spalle gli ultimi capannoni e il mercato ortofrutticolo e arrivo al fiume, ma non è ancora il momento di fare il bagno, lo risalgo lungo l'argine polveroso infilandomi in una giunga di canne e macchine parcheggiate di lato, torno online sulla strada per Palagiano, campi recintati e macchine che sfrecciano da un appezzamento all'altro, traffico in senso ortogonale verso il mare.
Ritorno verso la costa e continuo sulla complanare, poco d'aggiungere ad un guardrail costante sulla sinistra e pianura sulla destra. Arrivo a Chiatona, e sul lungomare non si trova un posto libero, in spiaggia sembra invece il Kumbh Mela io in bicicletta rapidamente percorro tutto il lungomare, è tempo di tornare indietro, mi fermo da un fruttarolo ambulante e compro due pesche per stare dentro alla mia nuova alimentazione, le vado a mangiare nella pineta Marziotta, poi seguendo a ritroso la complanare sono di nuovo al fiume.
Appoggio la bicicletta ad un ponticello, mi spoglio, restando solo in costume, e più rapidamente del solito m'immergo anch'io per la mia rigenerante abluzione.
Questa sensazione è difficilmente narrabile, il benessere percepito, anche solo in termini di sbalzo termico è fenomenale, forse provato in qualche wellness spa, ma qui è più tribale, ancestrale, oltre che gratis!
In giro vedi qualcuno cosparso di fanghi, una signora invece sfrutta il gradino di una vecchia chiusa per un idromassaggio.
Quando si sta veramente bene il tempo vola, e devo rimettermi in viaggio per tornare in città.
Mi porto dietro la freschezza del fiume fino all'ingresso della città vecchia.
Arrivo al mio parcheggio di scambio, quando inizierai a parlare di questa cosa legata alla mobilità sostenibile??, in tempo per tutto, sul tempo da sempre.

Quasi 60 km in con un solo rapporto, con il portapacchi dietro la sella (grazie Lalla) e con alcuni tratti di strade bianche, senza tendenza, fuori dal mercato, senza hashtag esterofili, semplicemente in sella ad una bicicletta!

Taranto
verso la costa
sotto la SS 106
ruderi
argine sterrato
pausa fresca
cocoon
tutto in una foto

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