FESTIVE500 - 29 - GRAVEL PUGLIA SOCIAL RIDE

Questa uscita fa parte di quel consueto tour de force che ormai da undici anni mi vede impegnato nella sfida del festive500 di Rapha, ma merita un racconto tutto suo.
Il mese scorso dopo aver preso la gravel su invito di Nino mi iscrivo in un gruppo facebook  GRAVEL PUGLIA per partecipare ad un'uscita in Valle d'Itria il primo di Dicembre, poi le condizioni meteo fanno slittare l'evento al 29 data perfetta per incastrare tutto, variare le mie uscite ed archiviare qualche chilometro per arrivare a quota 500!
Facebook ed i gruppi lasciano il tempo che trovano, lo dico per esperienza, e spesso restano delle entità astratte in cui polemizzare e discutere inutilmente, nel Gruppo Gravel Puglia non ho trovato niente di tutto questo e già passare da foto e commenti ad un'uscita di gruppo fa la differenza sostanziale, perché la condivisione sui social ci ha un po' allontanati dal confronto diretto e dal parlare guardandosi negli occhi, in sella ad una bicicletta e in generale nella vita. Poi il nome di Nino per me è una garanzia, con lui ho fatto sempre delle belle cose e anche per quest'uscita le aspettative sono altissime.
La partenza è fissata alle 08:30 da Correggia (frazione di Alberobello) ed arrivarci da Taranto, dopo una serata di bagordi eno-gastronomici ed eccessi d'orario con gli amici che vedi solo durante le vacanze, la rende impegnativa. Ma fissata la sveglia ad un orario più improbabile del solito, sono per strada con tutto quello che serve.
Con la macchina taglio seguendo il navigatore per una bellissima stradina tra Locorotondo e Correggia mai percorsa neanche in bicicletta, l'aria tersa e il sole che si alza alle mie spalle illumina di un rosso acceso la sagoma imponente di un leccio o forse un fragno che domina la terra marrone, un foliage all'ennesima potenza, iniziamo benissimo.
Arrivo presto ma non sono il primo, ci sono parcheggiate tre auto con biciclette dentro, cazzeggio un po' per i fatti miei poi lentamente iniziano ad arrivare altri partecipanti, e poi altri ancora... nel giro di poco le stradine intorno alla chiesetta sono sature di auto.
Bici da gravel, Mountain Bike, assistite, dal top di gamma alla economica della grande distribuzione, c'è un po' di tutto.

Le voci si sovrappongono chi si conosce da tempo, chi si saluta, quelli che chiedono informazioni tecniche e nessuno contrariamente alle competizioni che mette le gambe avanti "non sono allenato, faccio solo una sgambata" l'atmosfera è quella di una festa ed il colpo d'occhio è davvero impressionante, siamo tantissimi.
Buttando l'orecchio ed osservando do una fisionomia a tutti i promotori del gruppo e ad associare persone ai profili di strava, di instagram e ai post di facebook che in questo mese, da neofita della gravel ho "spiato" per scoprire possibili percorsi da pedalare!!
Piccolo discorso introduttivo e si parte con il classico "lasco", si scende subito giù velocissimi verso il Canale di Pirro, saltando all'istante la prima parte della traccia, ma intercettandola poco più avanti e svoltando nel primo tratto di sterrato, una stradina tra la vallata e il bosco Calimerio. Pochissimi chilometri e già mi piace, la stradina stretta, gli alberi a nascondere queste antiche arterie di comunicazione (come dice Cenzo ndr.) che per fortuna la modernità non ha fagocitato.
Tenere a bada tante persone non è impresa facile, è impossibile, così qualcuno sparisce all'orizzonte, qualcuno resta indietro, qualcuno è fermo lungo la strada già con qualche problema tecnico... Una festa all'insegna della libertà e man mano che si va avanti il gruppo si sgrana nel normale ordine delle cose.
Alla prima breve sosta per ricompattare il peloton nel micro borgo rurale di contrada Marziolla ho già la sensazione che un quarto delle biciclette abbia preso strade diverse.



Anche se ho la traccia sul Garmin il mio punto di riferimento ovviamente è Nino che come al solito non lesina nozioni ed indicazioni lungo il percorso, si riparte passando dall'asfalto, che tante volte ho pedalato con la bici da corsa a sterrati che invece ti immergono nella magia della campagna che a Dicembre sembra addormentata nei suoi colori ruggine e profumi delicati.
Ma entrare ed uscire sull'asfalto da stradine terrose laterali mi disorienta rendendomi tutto nuovo, sotto una nuova percezione, scopro poi passaggi segreti (anche a me che sono sempre attratto dalle deviazioni improvvise) la salita di Viale delle Ginestre è uno di questi, dopo la fatica ti ritrovi sulla schiena di un'altura da cui a sinistra si vede l'Adriatico e a destra la campagna verso contrada Trito, fantastico. 
Poi una serie di stradine ci portano all'ombra, anche se il sole ancora fa il timido, del Fragno secolare di contrada Marinelli, nuova sosta per ricompattare il gruppo, sempre meno folto.
Un velocissimo tratto in asfalto fino a Cisternino con foto di gruppo sul belvedere e rapido passaggio nel centro storico.
Da Cisternino fino al borgo Rurale di Pascarosa probabilmente il tratto più contorto e bello del giro. Tantissimi sterrati con un "fuori giro" verso la Masseria Montereale ed il suo maremmano d'ordinanza.
Con il passare dei chilometri metto meglio a fuoco il percorso ritrovando molti tratti di sterrato percorsi in compagnia di Cenzo nella notte dei tempi in Ceglie de Gualdo o durante l'Apulia Trail del 2022 fatta insieme a Peppe (alcuni però al buio), infilati uno dietro l'altro, insieme ad altri completamente inediti, devo dire che sono tanta bella roba!




Durante il percorso varie chiacchiere, ma più che altro, come al solito mi piace ascoltare e perdermi con i pensieri nei panorami infiniti nei colori che si sovrappongono uno sopra l'altro in una palette di bellezza che lascia senza fiato. 




Lentamente si risale ansimando su per contrada Spasimato ed imboccare il tratto della Ciclovia dell'Acquedotto Pugliese in direzione Figazzano.
Sosta all'Ashram e poi non meno intesa al bar lungo la strada Provinciale Martina - Cisternino.
Non siamo rimasti in molti, il sole a riempire e scaldare l'aria fa il resto.
La pedalata continua tranquillamente, su qualche dosso, grazie alle chiacchiere scambiate nei chilometri precedenti, scatta una sana bagarre al Gran Premio della Murgia, anche se con uno spirito meno competitivo e più avventuroso alla fine siamo sempre ciclisti!
La restante parte di giro si snoda esternamente a Locorotondo puntando nuovamente verso Correggia, il silenzio e la luce che riscalda gli spazi rende tutto ancora più bello... Il profumo delle grigliate è come un ariete che bussa alla porta dello stomaco, un inquinamento per i sensi di cui farei volentieri a meno.
Sono entrato in quella fase di trance che spesso mi succede, anche se con distanze più impegnative, in cui vorresti continuare a pedalare ininterrottamente malgrado la fame e il freddo, ma siamo al punto di partenza, foto di gruppo "ridotto" finale, salto la birra, ma non so neanche il perché e saluti con tutti con la promessa di incontrarci nuovamente per un nuovo giro.

Dopo i primi 400 km in solitudine mi serviva proprio un uscita in compagnia, su  un percorso perfetto, pochissimo traffico, alcuni passaggi incredibili, in cui potersi godere a pieno il relax che può darti la bicicletta. 
Grazie a Nino, Ottaviano, Antony, Alessandro  e Giuseppe (dimenticato qualcuno?) per aver promosso questa bellissima giornata che mi conferma ancora una volta, che le cose belle se condivise, assumono un valore diverso e che alla fine non servono tante parole, basta una biciletta e perdersi per le stradine di una terra favolosa proprio dietro casa.

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