HALF ROAD TO RANDONNEE

Come ci si prepara per un grande giro? Pedalando e provando il percorso.
Così ho preso la traccia gps di questa manifestazione, l'ho spezzata a metà manipolandola in minima parte per ritornare ai punti di partenza e, sabato mattina molto presto sono in compagnia di Luca sulla prima parte del percorso, San Simone giù per Massafra per poi risalire verso Noci costeggiando il Monte Sant'Elia, arrivare ad Alberobello, Correggia, Santa Lucia, Impalata, scendere dalla panoramica verso Monopoli, girare in località Cristo delle Zolle e poi risalire verso la Selva di Fasano, ancora saliscendi, Locorotondo, Martina, attraversare Pilano e fermarsi dopo 111 km.
Il giro inizia presto e inusualmente usciti da San Simone si svolta a sinistra per proseguire lungo la strada della Pentima fino ad incrociare la Statale che porta da Massafra verso Martina Franca, un lungo e stretto rettilineo fortunatamente con poco traffico, che abbandoniamo dopo qualche chilometro per svoltare verso Noci e passando sul ponte sulla parte iniziale della gravina, poco più avanti, dopo un incrocio, la strada inizia a salire costantemente verso Piano Cernera, poco più di 3 chilometri per voltarsi e scorgere, malgrado la foschia il panorama che spazia da Taranto verso le coste sabbiose di Castellaneta Marina traguardando oltre la collina di Mottola!
Procediamo su una strada tagliata nei boschi le abitazioni spariscono e solo sporadicamente s'intravedono grandi masserie, Casavola, Cicerone, Maglio... Entriamo in un mondo ancora più rurale di quello incontrato qualche settimana prima dopo la Croce Grande. L'odore dello stallatico è penetrante e ogni volta che il mio olfatto lo incrocia faccio dei profondi respiri. Nei campi mucche e cavalli ci scrutano con aria spocchiosa, oltre la vegetazione e le linee ondulate del terreno le sagome di grandi stalle e pinnacoli di trulli in pietra.
La strada segue il profilo come un nastro, l'asfalto non è dei migliori, ma la nostra velocità di crociera è bassa, aumentano le abitazioni e quasi senza rendercene conto entriamo nell'abitato di Alberobello.
Un rapido passaggio dalla zona monumentale, ancora pochi turisti in giro, operai intenti a stendere un nuovo pattern pavimentato, sosta al bar per il caffè.
Riprendiamo la strada in direzione Correggia mentre gruppi organizzati scendono da almeno sei autobus, faccio due rapidi conti di quello che spenderanno tra bar e puttanate varie in souvenir, e da noi ancora si vaneggia e si boccheggia all'ombra dell'acciaio.
Lo scenario è un continuo di piccole abitazioni, molte delle quali, naturalmente, con trullo annesso poi la strada inaspettatamente inizia a scendere facendomi raggiungere la velocità di 62 km/h attraversiamo il Canale di Pirro e ricominciamo a salire verso la contrada Santa Lucia. La zona è molto abitata e la strada stretta, arriviamo a Impalata alla chiesa di San Michele in Frangesto, sotto di noi il terreno scende lussureggiante verso la piana prima dell'Adriatico, sopra di noi nuvole ambigue mi mettono per un attimo in apprensione.
Diamo un rapido controllo alle previsioni meteo in diretta e veniamo rassicurati, quindi scendiamo verso la piana percorrendo circa 5 km di una larga strada panoramica in discesa, solo il forte vento però mi induce a mantenere un'andatura regolare.
Alla fine della discesa giriamo verso una tranquillissima stradina in mezzo agli ulivi che ci porta in località Cristo delle Zolle dove ci soffermiamo nella visita esterna della seicentesca omonima chiesa.
Continuiamo lungo la strada fino ad incrociare la direttrice per Capitolo, sosta alla fontana e poi si riprende a salire nuovamente verso Impalata.
Mi sento molto bene però non mi serve tirarmi il collo, alla fine della scalata prendiamo per la Selva che raggiungiamo dopo il terribile strappo dell'hotel Miramonti.
La discesa dalla Selva è un vero piacere, quando siamo nuovamente al Canale di Pirro, visto anche l'orario, decidiamo di tagliare per Laureto evitando un dedalo di stradine, che poco avevo studiato, verso San Marco.
Sulla strada esterna di Locorotondo ci fermiamo ad un mini autodromo dove lo zanzarismo delle macchinine radiocomandate cattura la nostra attenzione, sono impressionato dalla precisione con la quale guidano questi piloti a distanza e anche dalla puzza dei pneumatici consumati sull'asfalto!!
Da Locorotndo a Martina Franca la strada potrei farla ad occhi chiusi, ed anche il tratto che ci porta verso la discesa di Pilano che affronto in maniera spregiudicata, segnando il mio record personale.
A San Simone ci aspetta la solita birra fresca, ricompensa per un gran bel mezzo giro della Valle d'Itria.

si sale
panorama sullo Jonio
rurale
superstallatico e strafottenza
tra bosco e campi
ridefloz
Alberobello
cobblestone
trulli
Correggia
le prossime Sette Chiese?
su dal Canale di Pirro
Panoramica sull'Adriatico
ulivi
Cristo delle Zolle
con Luc Sol

si riparte
verso Impalata
quinte 
inizia la Selva

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