01 AGO / HOT ZOO 72 km + 1122 mtSono stati giorni caldissimi e partire da San Simone venerdì sera e poi sabato mattina è sempre la scelta migliore per bypassare un inutile e troppo sfiancante trasferimento consumando energia prima che la strada cominci ad essere davvero interessante.
Sabato mattina l'obbiettivo è quello di arrivare allo zoo safari di Fasano e risalire i tornanti e tornare indietro senza sprecare troppe forze, in relax.
Sulla strada ho maturato tanta esperienza e conosco bene i miei limiti, l'uscita del giorno precedente non è ancora completamente digerita dalle mie gambe, ma quando sulla rettilineo di Pilano vedo dei ciclisti ad una distanza ricopribile m'impegno per mettermi alla loro ruota.
Riesco a raggiungerli poco dopo la masseria e inizio la salita nella loro scia.
Com'è giusto che sia dopo un po' scalo in testa ma quasi immediatamente mi ripassa il ciclista che guidava il gruppetto e noto che aumenta leggermente anche la velocità.
Non capirò mai cosa scatta in testa a noi ciclisti quando succedono queste cose e quello che dovea essere un semplice gesto di mutuo soccorso diventa un guanto di sfida...
Faccio tutta la salita in coda, in cima loro girano a destra, io proseguo più sfiancato del previsto verso Martina Franca.
Stop per un caffè al Tripoli, dove trovo due turisti nord europei seduti al tavolino, hanno le loro biciclette poggiate sul muro di fronte, una è una bellissima Bianchi Volvo Edition!
Proseguo la mia strada fino a Locorotondo e poi verso Contrada San Marco, questa volta però al posto di prendere la strada che scende verso il Canale di Pirro taglio a per il bosco Tallinaro e dopo una serie di dossi dalle pendenze stratosferiche arrivo all'incrocio della salita della Selva di Fasano.
Questa volta, quando un ciclista mi passa in silenzio, resisto all'inutile sforzo di accodarmi, un passo doppio rispetto al mio, ci rivedremo su alla fontana, due chiacchiere sulla strada che ci aspetta e sul caldo, poi lui torna indietro e io prendo per lo zoo.
Come spesso accade la discesa dei tornanti è lenta e di studio. Questa volta, contrariamente al solito non risalgo subito ma scendo fino all'ingresso dello Zoo Safari, uno sguardo alla mappa e alle macchine in fila e si risale, a fatica. La temperatura sui tornanti è come al solito infernale, amplificata anche dai motori delle auto che arrancano e sgasano quando è il loro turno di avanzare in discesa o in salita con una rotazione di 90°.
In cima giro verso Contrada Sorba e poi risalgo verso il centro della Selva.
Prima della fontana mi fermo al bar per un gelato buonissimo, artigianale, probabilmente fatto da poco, banana e pesca 3 euro, un'euro a palla. Fontana e poi rapida discesa fino al semaforo della Statale, Laureto e poi in trance, contro il caldo che aumenta e i miraggi, sulla circonvallazione di Locorotondo incrocio prima due bambine, una di 10 l'altra di 13 anni (circa) a distanza un uomo in bicicletta con un bambino più piccolo sul seggiolino montato sul manubrio e infine una donna che zompetta a bordo strada con un paio di Kangoo Jumps...
Lungo la strada fortunatamente ho una fitta rete di fontane, la birra fresca che mi aspetta a San Simone e in macchina un bidoncino per una doccia tiepida sull'asfalto!
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Bianchi Volvo Edition
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sul set fotografico di chi sa chi
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"Vino, pane e carne quando li voglio li chiedo: a mamma, a nonna, a mim' e a mio nonno, questo è di un tempo, Locorotondo infondo" Pooglia tribe
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bosco Tallinaro
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tre palle 3 euro
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San Simone
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fresh
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03 AGO / VILLA CAESAR 41 km + 168 mt
Una velocissima uscita pomeridiana, prima del preannunciato mal tempo, lungo la direttrice Talsano-Leporano-Pulsano per andare a trovare due colleghi in vacanza dalle parti di Fatamorgana.
Break con Birra Raffo (questo passava il convento) e poi rientro dalla litoranea.
09 AGO / CEGLIE CLASSIC ONE HUNDRED AND BISCUITS 111 km + 847 mt
Non ho ancora portato a termine la Granfondo di questo mese.
Decido di farlo andando a Ceglie Messapica passando per Grottaglie e risalendo la Specchia. Un percorso stra collaudato, facile e veloce.
Salto la sosta caffè al bar/benzina all'incrocio per Villa Castelli preferendo di gran lunga il Caffè Centrale di Ceglie con annessa pasticceria (i biscotti cegliesi sono una medaglia da stringere nei denti)
Raggiungo via Milano per una foto, lascio il centro abitato scendendo nelle vie che la separano dalla campagna, vado per la prima volta alle grotte di Montevicoli (chiuse) e riprendo la strada a ritroso, la fontana e poi il canto a cappella di una fedelissima durante la messa nella chiesetta lungo la provinciale 66, poi la discesa verso Grottaglie e la deviazione per scendere fino alla litoranea, anche se è una domenica di Agosto per la foto davanti al bar Sanremo ed ecco che "casualmente" oltre a portare a termine la sfida di Strava celebro la 111^ edizione della Milano Sanremo (disputatasi il giorno precedente) anche io con un percorso diverso dal classico e con un giro di 111 km...
La bicicletta, come la matematica è precisa, ma non ti serve solo la testa per risolvere alcuni problemi!
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Milano
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Ceglie
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alto rilievo
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torri di qua
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Sanremo
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11 AGO / VW RIDEFLOZ 96 km + 360 mt
Non percorrevo la litoranea in Agosto con tanta frequenza da anni. E' ancora presto e posso permettermi di tirare dritto fino a Campomarino, non c'è ancora traffico, la giornata è bella ma ai bordi della strada, in corrispondenza degli accessi alle spiagge, un gran cumulo di pattume maleodorante, qualche tenda dei guardoni di San Lorenzo, ma cadono ancora le stelle?, e fino a Campomarino un odore di caffè nella moka che aleggia insistente.
Al Ciba faccio la mia colazione, ma non è come quando ci vieni durante il resto dell'anno (quando è aperto), sicuramente i ragazzi sono provati dalla confusione estiva, hanno poca voglia di parlare, il volto stanco, devo aspettare e chiedere per due volte il caffè e quando chiedo il bis dell'acqua, il ragazzo mi riempie il bicchiere che gli avevo reso e lo posiziona davanti ad un altro piattino senza tazza... Mi scoccia prendermelo e dopo pochissimo la ragazaa sparecchia tutto!
L'acqua nella borraccia comunque è ancora fresca.
Lascio il mare verso Maruggio e poi verso Uggiano Montefusco.
Metto in memoria alcuni punti d'interesse per un prossimo giro (!!) poi dalla parallela della Statale vado a Sava e successivamente dalla zona PIP a San Marzano. Elezioni alle porte e anche qui stanno asfaltando la strada (che merdacce).
Dal Pappadai vado su per Monteparano e poi scendo verso Faggiano, pedalando tranquillo verso casa.
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Vols Wagen Ridefloz
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le chiese chiamano...
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inaccessibile
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Manduria/Sava
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13 AGO / SANT'ANTONIO, "COVIS" E DECOLLO 63 km + 268 mt
Inizio con l'idea di fare un giro diverso, poi sulla strada cambio idea e arrivo, da un paese all'altro sfruttando strade, alle volte, più da mtb, a Fragagnano. Qualche botto nel cielo e al bar chiedo informazioni.
Anche se si festeggia a Giugno a Fragagnano Sant'Antonio il patrono si celebra ad Agosto.
Ma quest'anno niente giostre, niente bancarelle perché c'è lu covis forse esce la statua ma mancu la banda ca dice che la saliva dille strumenti a fiato ete pericolosa...
Poi gli chiedo della mega consolle per CD che ha nel locale, e sconsolato mi dice che non fa serate che se no gli assemblameni etunu nu casinu.
Insomma non ha tutti i torti. Raggiungo la chiesa di Sant'Antonio, entro, ai piedi della statua l'acquasantiera è vuota in compenso c'è il dispenser per l'amuchina. Qualche foto, poi gironzolo nel paese fino a lasciarmelo alle spalle in direzione invaso Pappadai. E' ancora presto e non ho particolari impegni, così decido di salire alla Masseria San Demetrio.
Da un'apertura laterale della chiesetta esce un rapace, lo seguo per un attimo con lo sguardo, poi il rombo di un motore cattura la mia attenzione e non molto lontano scorgo il solito Dreamlifter che sta per decollare e rimango qualche minuto incantato da una cosa per la quale, ad ogni modo, nutro una paura viscerale.
Lascio l'aria e la terra argillosa sotto i piedi e torno sull'asfalto, un giro largo per chiudere la pedalata di oggi con un anello verso casa.
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Golden Hours
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le strade che non vi diranno mai
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Sant'Antonio
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nel nome del padre del figlio e dell'amuchina
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rapace
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chiesa
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San Demetrio e Dreamlifter
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invaso Pappadai
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