LA DOMENICA TRA I "PAESI"

La settimana era iniziata con una corsa di 10 km,  yoga a casa più le due lezioni in sala, venerdì altri 5 km di corsa, sabato 60 km di bicicletta con Rosa e Mimma, così volevo concludere con una pedalata domenicale tranquilla.
La mia idea era quella di arrivare a Grottaglie, prendere la strada della Mutata e rientrare a casa da Statte.
Ma già dai primi chilometri mi accorgo di essere più stanco di quello che credevo, tra l'altro la foschia umida ai piedi della Murgia non è per niente invitante così decido di non allungarmi troppo perdendomi in una serie di stradine sconosciute tra Monteparano, Carosino e Monteiasi.

La domenica al paese ha un altro sapore. Il carretto della frutta secca ha già preso posto davanti al comune di Faggiano, arachidi, nocelle, olive  e un'infinità di contenitori pieni! Una macchina esce da un garage, da un balcone sventola ad asciugare una muta da sub, poi inizia la salita verso Roccaforzata, sull'ultima curva prima che la pineta scompaia definitivamente un tizio carica legna nel bagagliaio della sua autovettura. Più avanti incrocio un ciclista che spesso mi capita di vedere tra San Giorgio e Faggiano. Giro subito per il cimitero e poi sulla strada per Monteparano. Un gruppo di donne fluorescenti cammina a passo veloce, più avanti ancora altri camminatori meno appariscenti. Arrivo in paese, attraverso viuzze strette con l'uscio delle case direttamente sulla strada, molte sono chiuse, in altre posso vedere dentro, un paio di anziane donne spazzano l'asfalto lungo il prospetto della propria abitazione, come se servisse a qualcosa... Un signore cammina lasciando dietro di se una scia di dopobarba alcolico. Davanti al bar in piazza dei tipi discutono stravaccati sulle sedie di plastica con il logo scolorito dell'Algida.
Odore di camini, poi scendo in picchiata verso Carosino. Forse è ancora presto, ai tavolini del primo bar non ci sono i soliti clienti che giocano a carte e neanche sulle panchine sotto il castello ci sono gli anziani che si raccontano le loro storie, mentre scatto una foto noto una tipa che entra a prendersi un caffè alla macchinetta del ventiquattrore...
In un centro sportivo dei giovani si agitano in un campo da paddel.
Mi allontano prendendo delle stradine inusuali, continuo a trovare podisti e camminatori e immondizia lungo i bordi delle stradine.

Improvvisamente sprofondo in una depressione verde, poi risalgo una collinetta, mi guardo intorno per decidere da che parte andare.
Vado verso Monteiasi, ci arrivo attraversando strade al limite della discarica, e la recinzione dell'aeroporto. un tipo porta a spasso due cani, il più piccolo al guinzaglio, il più grande, bianco ha talmente paura che quando mi vede lascia la strada e prosegue dietro un allineamento di ulivi... Mi saluta. Una coppia che cammina... Io mi sono quasi perso, ma voi a fare attività in questo letamaio?!
Poco più avanti davanti al cancello di una casa isolata una signora in bicicletta parla con il signore all'interno, fuori tre cani abbastanza grossi, mi vede tentennar da lontano, alza la voce, vai sono buonissimi non fanno niente!! Quando passo i cani non mi guardano neanche. Il signore invece mi saluta soddisfatto.
Quando iniziano le abitazioni l'aria si riempie del sugo della domenica. Gente vestita a festa per lo struscio in piazza, due tipi discutono tra loro senza scendere dalla macchina... incrocio un ragazzo che attraversa la strada con le pantofole della Juve!!
Mentre sono sulla strada per San Giorgio Jonico incrocio Luca e Vera!!
Faccio qualche chilometro al contrario per un caffè, quattro chiacchiere, poi le nostre strade si separano nuovamente.
Lascio San Giorgio sulla sinistra scivolando sulla "tangenziale" poi vado verso Taranto... Movimento nei campi e le prime prostitute lungo il confine tra un podere e l'altro.
Due ragazzini in moto sfrecciano sfottendone una.
Salinella e poi Taranto 2 per arrivare su viale Jonio e successivamente a casa.

La domenica tra i paesi ha sempre questo sapore tranquillizzante di una contemporaneità sospesa sugli stereotipi, un Inferno dietro al Paradiso che un po' li senti lontani e un po' ti fanno sentire a casa.

inferno

torre colombaia

nowhere

green

sali scendi disconnessi




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