A CARTE COPERTE

Una formazione inusuale per questa uscita domenicale, Io, Peppe e già questo potrebbe bastare per "l'effetto wow" ma a farci compagnia ci sono i due outsider 7Years e Pio.
Il mio progetto iniziale era quello di fare un giro tranquillo all'interno delle Pianelle, restando al sicuro e al riparo della pioggia, ma sabato s'inserisce Peppe e quando c'è lui si gioca a carte coperte. Così in mezz'ora di incroci telefonici dell'ultim'ora nel diluvio di sabato sera cambiamo destinazione, recuperiamo una traccia da Nino e ci diamo appuntamento per il giorno dopo.
Alle 07:45 siamo già tutti nel furgone di Peppe in direzione Martina Franca per un giro più adatto alle loro gravel, io ho la solita MTB!
Partendo dal solito benzinaio iniziamo a girare in senso orario intorno alla periferia di Martina tagliando via via le varie direttrici principali, Taranto, Massafra, Mottola, Noci.
I tratti sterrati sono minimali ed io con la MTB devo faticare per tenere il ritmo degli altri, però quando siamo sul terreno meno battuto con pietre riesco a far andare le ruote con più agilità, ripagandomi degli sforzi precedenti.
Quando entriamo nel Bosco Selva nei pressi di Alberobello è il massimo, saltiamo l'ingresso nel centro abitato e andando verso Coreggia entriamo nel tratto della ciclovia dell'Acquedotto Pugliese.
I colori dell'autunno saturano gli spazi tutt'intorno e nei punti in cui la vegetazione si apre la vista spazia sul Canale di Pirro sottostante. Schivando gruppi di escursionisti, boyscout e plotoni di MTB in senso inverso arriviamo al suggestivo ponte di Cecca per poi affrontare l'impegnativo dislivello di collegamento tra due tratti della ciclovia per arrivare più o meno all'altezza di San Marco.
L'andatura non è stata il massimo così per non rischiare di finire fuori tempo e andare incontro alla pioggia, che fino ad ora ci ha graziato, decidiamo di spezzare il giro e di rientrare verso Martina Franca tagliando in diagonale ma concedendoci un breve passaggio da Locorotondo anche se non entriamo nel centro storico perché l'orario e la calca è insostenibile.
Alla fine il giro è risultato molto più divertente e vario di quello che poteva essere la semplice uscita alle Pianelle.
Peppe è una certezza.
Pio dopo essersi nascosto per tutto il giro dietro la scusa dei copertoni inadatti ad alcuni tratti esce alla distanza sparendo alla ruota di Peppe sul tratto finale che dal Villaggio del Fanciullo risale verso Martina.
7Years è una macchinetta inarrestabile, anche quando è in affanno su una salita trova la forza di parlare.
Lo ricordavo ai tempi degli HOWLERS e dei TOURdeBEER e non è cambiato per niente, spaziando da interessanti e colti argomenti di lavoro e cultura varia al "politicamente scorretto" in bilico tra il dissing e il body shaming!! Un'esperienza fantastica e delirante.
Chiudiamo il giro con la solita birra e il rientro in furgone sotto una pioggia che arriva inesorabile.








 

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