RIDEFLOZ TOUR OPERATOR ARTE E GASTRONOMIA

Mi arriva un messaggio su WA in cui Vera, Luca, Martina ed un inaspettato 7Years mi spronano ad organizzare una cosa che andiamo a mangiare in bici la mattina presto e poi torniamo...
E a dir la verità è da diverso tempo che cerco di coinvolgere più persone possibili in queste che sono, le mie classiche uscite, percorsi impegnativi ma non impossibili e destinazioni con un senso oltre la quantità di chilometri da segnare sul diario di bordo.
Penso subito a Ceglie Messapica anche perché più volte nei discorsi durante le pedalate con Rosa e Fabrizio era ritornata come obbiettivo.
Poi qualche giorno dopo leggo che la mostra PEDAL ON di Tristan Howe che avevo perso a Bari il mese scorso verrà ospitata al MAAC di Ceglie!!
L'uscita è bella che fatta. La parte più difficile è trovare la data, quando organizzo a titolo personale fondamentalmente menefotto decidendo esclusivamente in base alle mie esigenze (forse uno dei motivi per il quale mi ritrovo a pedalare quasi sempre da solo?!) ma questa volta dovevo dare la precedenza alle esigenze dei promotori dell'iniziativa.
Comunque  quando si ha voglia di fare le cose è tutto più semplice ed ecco che domenica 30 Ottobre ci ritroviamo alla partenza per Ceglie arrivo per primo e aspettando il resto del gruppo mi devo ascoltare lo scatarramento continuo dell'ambulante all'angolo di via Consiglio...

Arrivano poi Rosa e Fabrizio, Mimma e Walter, Luciana e Valentina (che si sono sparate il trasferimento da Putignano e Gioia del Colle solo per l'occasione) Martina, 7Years, Pio, Vera e LucSol e a Grottaglie ci raggiunge anche Angelo.
E' da molto tempo che non mi ritrovo a pedalare con tante persone in una situazione diversa da una Randonnée o una manifestazione sportiva in genere.
Il percorso è quello che ho fatto tante volte, Taranto San Giorgio Grottaglie dove la salitella di via Ennio mette subito allo scoperto le qualità da scalatori di ognuno. Ma l'ascesa verso la Specchia è quella che più spaventa... L'andatura è tranquilla ma non avendo mai pedalato con alcuni di loro non so cosa aspettarmi.




Alla fine però chi con i suoi tempi, chi con qualche piccola spinta, chi straparlando (ktm) e chi facendomi ridere con le sue minchiate siamo tutti in cima al bar per il caffè e alla Madonna della Fontana per l'acqua e per riprendersi i propri ktm...
Dall'inizio della salita il percorso è diventato decisamente più bello, la campagna e la Murgia si aprono (facendo anche entrare un discreto vento contrario) le abitazioni si diradano e la natura colorata d'autunno ma profumata ancora d'estate ci circonda.
Quando giriamo per Ceglie la pedalata diventa anche più divertente per via dei continui sali e scendi fino ad arrivare all'ultima difficoltà lo Strappo Sucamillo (da nome registrato su Strava!!)
Entriamo nel centro storico arrivando in piazza Plebiscito per una foto di gruppo, un breve relax e la prenotazione dopo che una serie di locals hanno fatto da intermediari tra noi e la signora di Zanchetta che ancora non aveva aperto la baracca.








Assicuratoci il rifornimento raggiungiamo il museo MAAC per visitare la mostra (gratis tra l'altro).
Le stampe sono solo sei oltre ad una bmx Atala.
Nel museo ci sono comunque altre cose da vedere e ci facciamo un giro più ampio anche al piano superiore.
Abbiamo ancora tempo a disposizione e la ragazza all'ingresso ci indirizza al castello dove c'è un'altra mostra. Nell'atrio incontriamo il solito indaffaratissimo Cenzo che sta guidando un trekking urbano, ci salutiamo velocemente e approfittiamo per entrare nel castello che personalmente trovo aperto per la prima volta.
Più che dalla mostra vengo rapito da una pianista che suona vicino ai quadri e al suono che riempio l'alto soffitto della sala.
Rientriamo verso la piazza perché non solo d'arte e attività fisica si riempie il corpo e lo spirito.
I nostri panini cegliesi sono pronti ... Il classico è con una birra Raffo vuoto a rendere STREET FOOD FROM THE ROOTZ!
Salutiamo Angelo che fa rientro a Martina Franca e lasciamo Ceglie pienamente soddisfatti abbandonando ogni singolo cappero lungo la salitella per raggiungere la via per Villa Castelli, che contrariamente al mio programma qualcuno ha suggerito per il rientro ed in effetti, tolto lo strappetto iniziale è risultata molto più pianeggiante del percorso a ritroso.
Sosta in una bar sala giochi a Villa Castelli per il caffè dove il tipo dietro al bancone spanda alla richiesta di macchiarne uno con il latte di soia... Episodio che mi riporta alla mente la barista over 60 del bar K3 di Valsinni che quasi mortificata si giustifico con Peppe, che le chiese la stessa cosa, con un "qui non lo usiamo!!"
Faccio strada ma ci perdiamo arrivando su un belvedere che la sostanziosa quota rosa del gruppo usa per una foto.






Ritrovata la strada si scende verso Grottaglie e ancora dopo per Monteiasi e San Giorgio.
Alla zona industriale salutiamo Luca e Vera che rientrano da San Donato, tutti gli altri ancora insieme per Taranto. 
Sono passate le due, in città si staccano Martina, Pio e 7Years al secolo Giovanni, mentre noi altri approfittiamo per far fare il giro dell'isola a Luciana e Valentina e per prendere un'altra birra ad un chioschetto sul molo oltre che a fare la conoscenza di Giosuè, del fratello e dell'altro fratellino in arrivo di una giovanissima madre in vena di chiacchierare!!
Percorso ciclo/monopattino/pedonale/lavorisempreincorso fino a Viale Magna Grecia dove saluto gli altri e proseguo verso San Vito.
Forse sono ancora in tempo per andare a mare, fa ancora caldo, ma poi arrivato a casa ripenso rapidamente alla bellissima giornata e che non serve aggiungere nient'altro.
Centodieci chilometri per me, una (mini) mostra che volevo vedere, un panino che mi fa sempre piacere rimangiare in quella piazza e un'uscita in gran bella compagnia.
WA è caldo e già si pensa alla prossima uscita, durante la pedalata si diceva anche di ricambiare spostandoci in zona Luciana e Valentina... per un'altra Gita della Domenica, in bicicletta naturalmente



  
 

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