BATTAGLIA FIGAZZANO A/R

Quando ci tornerò la prossima volta sarà completamente diverso!

Così scrivevo a Giugno ed ovviamente così è stato. In realtà ci ero tornato anche a Luglio di notte ed è stata completamente un'altra cosa!
Ma andiamo con ordine.
Sabato sono uscito in bds con Giuseppe su strade viscide e bagnate dallo scirocco persistente e nonostante la prudenza, forse troppa, ho forato per ben due volte.
Così oggi decido di uscire in solitaria in MTB malgrado qualcuno mi spingeva nuovamente verso l'asfalto!
Ma dopo ieri avevo bisogno di pedalare in assoluta tranquillità, lontano dalle macchine, e con un livello di prudenza (verso la strada) al minimo, per rilassarmi completamente.
La Ciclovia dell'Acquedotto Pugliese è perfetta per questo scopo, un binario continuo nella campagna in cui potresti pedalare ad occhi chiusi.
Questa volta decido di fare tutto il tratto dalla Centrale Battaglia fino a Figazzano, andata e ritorno 55 km per 550 mt di dislivello.
Ho lasciato riposare la vecchia Quake da 26" e parto con la Bandit da 29" che non uso da tantissimo.
Ma quando inizio a pedalare mi accorgo di aver trascurato la lubrificazione della catena che è quasi completamente asciutta e fa un rumore fastidiosissimo. 
Sulle prime rampe raccolgo un po' di olive dal terreno e una volta denocciolate, distribuisco lungo la catena e nelle corone rendendo il tutto più scorrevole e silenzioso... Ok anche il freno posteriore non è al massimo, ma diciamo che posso farne a meno per oggi.
Tranquillo Peppe, in settimana pitstop in officina.

La pedalata riprende senza nessun altra interruzione se non i classici stop&go per delle foto, sosta fisiologica, ed il solito momento di raccoglimento all'interno dell'Ashram o per il caffè a metà strada.
La campagna a Dicembre è un'esplosione di colori tenui dal sapore forte.
La terra smossa di un marrone caldo, una pioggia di foglie gialle che diventa un tappeto, gli alberi più spogli come tende socchiuse sui panorami retrostanti, come quando apri gli occhi la mattina e da sotto le coperte intravedi il modo dietro la finestra, valli che degradano nel verde, coni isolati, aria tersa e fumi inebrianti di legni profumati dentro i camini (più avanti nella giornata gli odori di qualche cucina vengono amplificati dal freddo in maniera quasi ipnotica ed illegale).
Lungo il selciato incrocio varia umanità domenicale, ciclisti, podisti qualcuno che passeggia con il cane, comunque meno gente di altre volte, il che rende il senso della mia pedalata di oggi ancora più centrato, godermi in maniera egoistica la bicicletta e tutto quello che gli sta intorno. 






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