SETTEMBRE

Sono ancora lì che guardo il cielo che è arrivato Settembre, quasi di nascosto...

Per noi boomer è una voce fuori campo sulla spiaggia del Forte dei Marmi sotto la pioggia, come mi ricorda qualcuno, ma l'Estate è ancora lunga e questa è semplicemente una parentesi.
Tutto è meno chiuso di prima, in giro meno confusione e la spiaggia è quella della litoranea dai colori più lucidi, a Settembre socchiudo gli occhi e i profumi riempiono gli spazi vuoti.
Era da molto tempo che non facevo un giro così. Nessun programma, nessuna traccia, solo pedalare senza fine.
Lascio Taranto alle 10:15 avvolta nell'umidità che ho già fatto tre docce... Pedalare dalle 11:00 in poi potrebbe essere una mossa azzardata, ma confido in un clima meno opprimente sulla Murgia.
Il caldo è intenso ma già sulla salita di Pilano l'ombra mi da sollievo così come per tutto il tratto che scende verso Martina Franca su un asfalto filante.
L'aria è già cambiata! L'umidità se c'è non la sento, una leggero vento rende tutto più umano.
Decido di andare ad Alberobello (non ci arrivo da diverso tempo) proseguendo in maniera poco lineare, Mangiato, Capo di Gallo, Donna Pasqua sono solo alcune delle zone che taglio per arrivare nella zona dei trulli che come al solito è piena di gente, faccio un tratto a piedi tra turisti in fila dietro le guide e allo sbando per il caldo.
Attraverso il centro verso il Trullo Sovrano, che immaginavo più imponente, 
Poi di nuovo fuori dall'abitato verso Correggia, oltrepasso il Canale di Pirro e m'inerpico su verso Santa Lucia e poi ancora verso Impalata.
Non dico che non ci avevo pensato, ma non sapevo se ci sarei potuto arrivare...
E l'affaccio dalla chiesetta di San Michele in Frangesto era l'unico punto in cui potevo essere in questo inizio Settembre, oltre il caldo, oltre le gambe ed oltre quello che ho scordato. Ci sono arrivato con il cuore nero stretto forte in mezzo ai denti consapevole che l'amore non si dimentica mai e tu ci sei sempre, ogni giorno.
Mi sento più sollevato e per niente stanco. Vado giù per la Mare e Monti e poi risalgo prendendo per la Selva. Al bivio di Aratico lascio la provinciale per strade meno trafficate e solitarie. M'immagino già al bar Apollo a mangiare qualcosa ed invece è chiuso! Sposto il break a Locorotondo, ma prima devo scendere la Selva, risalire Monte Abele e il Tallinaio, San Marco.
Anche Locorotondo è sempre piena di turisti, più pacati visto l'orario. Mi fermo alla mia gelateria di fiducia, Kidor - Les Fleurs anche se hanno finito il Mango... badabango... poi magari cambio!
Anguria e mandorla, mi sistemo sotto l'ombrellone mentre l'aria della Valle D'Itria risale rinfrescandomi le gambe.
Oltre Martina Franca ci sono dei corpi nuvolosi carichi di pioggia, anche questo è Settembre, ma non ci faccio caso e non mi metto fretta. Un gruppo di stagionati cicloturisti canadesi tutti con la divisa personalizzata, Puglia 2024, fighi, cerco un approccio, ma a stento mi salutano, sarà il caldo. Mollo tutto per rientrare.
Ultima sosta in un H24 a Martina. Poi per stradine insolite in Zona Mita, il cielo è scuro, ma vado e allungo ancora il mio giro, Minco di Tata, Lamia Vecchia per poi scendere dal Parco delle Querce.
Al passaggio a livello butto un'occhio al Garmin, un ultima deviazione per Pentima Rossa per rientrare alla macchina a cifra tonda, dietrofront 100km e 1500mt di dislivello.
È una vita che provo a capire settembre ma non fa per me
È più forte di me Nonostante mi piaccia sentirne l'odore per strada e pensare...

Lo stallatico sparso sui campi, il profumo intenso della corteccia dei Lecci o dei Fragni, la pelle sudata al sole, l'asfalto e la terra bagnata da una pioggia improvvisa già asciugata, le vigne e le cantine sociali, la frutta marcia lasciata nei campi, il profumo di una focaccia fatta in casa che satura il vicolo di un centro storico...
Io che mi dimentico il due Settembre anche se ti penso ogni giorno. 





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