CRISTI, ELICOTTERI, SEMPRE PIÙ IN ALTO, BOSSA NOVA

Per la seconda uscita pomeridiana con partenza da San Simone, visto tutti gli imprevisti della prima, ho deciso di andarci piano.
Non ci sono nuvole e un discreto vento soffia da N/O ed io, con la ruota anteriore in officina, sono con la Ceciu. Scaldo le gambe con un rapido giro, poi con molta calma inizio la salita di Pilano, mi volto diverse volte ma non passerà nessuno.
Quando arrivo in cima prendo la direzione opposta della precedente e vado verso i ripetitori.
Il vento non scende sotto la cresta degli alberi e la pedalata è serena, passando da zone d'ombra a segmenti di strada illuminati da un sole che affonda verticale nel verde profumato.
Non ho le scarpe con gli attacchi, quindi decido di fare un fuori pista per allungarmi alla statua del Cristo Redentore. Qualche foto e si ritorna in sella, tra la vegetazione ramificata e le distese a pascolo spuntano di tanto in tanto, come miraggi, le  sagome squadrate di arcaiche masserie bianche.
Salto la deviazione per le Voccole e ad un tratto la vegetazione si apre, inizio a costeggiare una recinzione metallica, un capannone, un elicottero mimetico, una serie di container, il niente di una zona militare.
Proseguo fino all'incrocio poi scendo verso le Pianelle. Sul lungo rettilinio qualche macchina mi passa a tutta.
Cambio l'acqua all'interno del bosco, dove però non lascio l'asfalto per i tanti sentieri.
Prima di scendere faccio un'ulteriore "fortunata" deviazione per affacciarmi sulla vallata e trovo la torretta panoramica aperta, lascio la bicicletta giù e salgo per una quindicina di metri, preso a schiaffi dal vento ma con un punto di osservazione privilegiato, che spazia a 360° sulla piana che degrada fino al mare e la sommità degli alberi che si espande voluttuosa.
Riprendo la pedalata, passo per la prima volta dal Cristo di Crispiano prima di fare il giro largo e ripassarci una seconda volta, quasi inginocchiandomi salendo dalla Pentima Rossa.
I miei ultimi colpi di pedale sono sul limite del tramonto, mi lascio attraversare da fasci di laser arancione iridescente.
Sono a San Simone con la luce che sbiadisce, mi bevo una birra, poi mi mangio un panino e bevo un'altra birra mentre ascolto le prove di un trio di musica brasiliana, che apre la stagione dei concerti al Caffè del Borgo e cazzeggio online.
Mentre sono appoggiato al tavolino realizzo che per tutti i 45 km della mia pedalata non sono stato superato da nessuno, non ho superato nessuno, non ho incrociato neanche l'ombra di un ciclista.
Un pomeriggio di una momentanea ed assoluta solitudine,  talmente intesa e magica da riempirmi completamente e farmi brillare gli occhi!

Cristo Redentore
nella boscaglia
elicotero
le strade illuminate delle Pianelle
sempre più in alto
al pari del radar
fasci di laser
la Ceciu e la birra

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