COASTOCOASTOCOAST 2019 - UNKNOWN ROAD
Maggio non è stato un gran bel mese per la bicicletta, tanta pioggia, concentrata per lo più nei week-end e così alla fine ho dovuto rimandare diverse cose che avevo programmato pedalando in tutto per soli 323 km e non riuscendo, tra l'altro, a fare neanche un'uscita con più di 100 km per chiudere la Granfondo del mese di Strava.
Giugno è iniziato decisamente meglio, sia dal punto di vista meteo che da quello chilometrico.
Domenica 09 senza neanche controllare il cielo sopra la mia testa parto un quarto alle 07 per il mia consueta traversata della Puglia dallo Jonio all'Adriatico e ritorno.
Quest'anno come nelle prime due edizioni partite nel 2013 decido di arrivare a Villanova di Ostuni, cercando di saltare il lungo e pericoloso rettilineo della Provinciale 22 da Ceglie Messapica ad Ostuni immergendomi nel dedalo delle vie e delle contrade laterali a me completamente "unknown" !
La giornata è rovente, il caldo è arrivato, in ritardo e insopportabile nel giro di qualche giorno, alla fine la media delle mie 7h e 30min sarà di 30°!
Faccio partire il mio gps a due passi dal mare di casa, e mi dirigo verso San Donato da dove risalendo con molta calma San Giorgio Jonico inizierò ad addentrarmi verso il centro della Puglia.
A Carosino anticipo la partenza di una gara podistica, la strada è chiusa in diversi punti ma con la bicicletta si riesce a passare senza problemi e nel tratto che mi porta a Grottaglie non incontrerò nessuna autovettura.
Lungo la strada perdo del tempo per le consuete foto e questa volta anche per delle riprese, che presto cercherò di unire in un'unico video.
Dietro la spalla oltre al mini treppiedi ho anche l'asta allungabile e un supporto rigido per alzare la cam oltre la visuale del Garmin, ma durante il primo take mi accorgo che la minicam balla troppo e depongo il supporto definitivamente già alle spalle di San Donato.
Invece, grazie alla combinazione treppiedi e asta riesco a fare una foto che studiavo da tempo con la visuale appena sopra la linea del grano giallo.
Salgo su per Grottaglie dosando la fatica, incrocio delle biciclette parcheggiate davanti ad un bar, continuo a pedalare, la mia pausa caffè, come da programma è in cima alla salita della Specchia Tarantina, anche questa più impegnativa salita l'affronto con un profilo più basso del solito, alla curva della masseria Manampola incrocio in senso inverso un gruppetto che scende a tutta, poco più avanti mi concedo del tempo per rifiatare e per le mie riprese.
Il solito caffè lungo senza zucchero, e il cambio dell'acqua calda già da tempo alla fontana.
Proseguo ancora per un po' in direzione Martina Franca e poi svolto per Ceglie!
Questo è un tratto che mi è sempre piaciuto, veloce e fresco, senza troppa fatica arrivo a Ceglie, niente telefonate questa volta e il centro storico lo tengo esterno al mio giro.
Allo scoccare della terza ora di pedalata sono sulla Provinciale 22.
Ho segnato la strada laterale con googlemaps, ma solo planimetricamente, cercando un tragitto il più lineare possibile, ma sbaglio subito la prima traversa dalla Provinciale, una breve marcia indietro e poco più avanti inizia la mia strada sconosciuta.
Il rumore del traffico svanisce all'istante e sono subito nel più classico scenario della Murgia, muretti a secco, campi, mucche al pascolo, imponenti masserie che squadrano lo skyline azzurro.
Distratto sbaglio ancora strada e mi ritrovo davanti alla monumentale entrata della corte di una masseria, torno di nuovo indietro e alla fine, controllando di tanto in tanto il percorso sul telefono pedalo nella direzione giusta.
Forse a quest'ora sarei già arrivato ad Ostuni, ma vuoi mettere la differenza? Gambe depilate, carbonio, gel proteici nelle tasche ... Ma la bellezza è tutta intorno e fermi davanti ad un trullo disabitato poco più avanti un gruppo di una decina di cicloturisti inglesi in giro con un tour operator, un rapido saluto, leggono informazioni in lingua sul tablet, sarei già arrivato ad Ostuni, ma vuoi mettere che c'è gente che paga per pedalare lungo queste strade e noi abbiamo la possibilità di godercele gratis?
Io quella possibilità cerco di prenderla poco alla volta in ogni mia uscita!
Continuo a pedalare e lungo la strada mi sorride una tipa in un Kangoo grigio, ancora più avanti aspetto che due maremmani rientrino in un cancello e alla fine la mia strada arriva ad un bivio, la mia traccia porta su uno sterrato, che oggi non posso permettermi, così dopo una rapida controllata alle mappe faccio una deviazione e torno sulla Provinciale per gli ultimi chilometri che mi separano dalla periferia urbana della città bianca.
Ostuni è già piena di movimento estivo, in una piazza laterale un mercatino dell'antiquariato, io proseguo ed arrivo nell'area parcheggio dove vedo un signore intento a riempire bidoni ad una fontana.
Mi lascia lo scroscio libero e facciamo due chiacchiere, quando gli dico che vengo da Taranto per vedere se lo Jonio è sempre più bello dell'Adriatico sembra un po' contrariato e mugugna che non è vero ... Parliamo anche dei diversi sviluppi che hanno avuto le nostre terre e guarda caso lui lavora spesso all'interno dell'acciaieria di Taranto, con il Ministero, quale non si è capito, poi mi dice che dei tedeschi gli hanno detto che poi non è così male, che nel mondo c'è di peggio.
Come esiste gente che paga per pedalare nella bellezza, c'è anche gente che viene pagata per lavorare nella non così male, poi parli bene tu che ogni tanto varchi i cancelli della città rossa ferro e poi te ne torni nella città bianca calce tutti i giorni.
Vivici ogni giorno a stretto contatto con un non così male, e poi vediamo se cambi idea.
Vado via, sbagliando ancora strada, forse un po' per il nervosismo, torno indietro e mi accodo per qualche centinaia di metri ad un nuovo gruppo di cicloturisti, alla rotatoria ci separiamo io prendo per Villanova e dopo aver superato la ferrovia, l'area "industriale" senza acciaieria e la Statale Adriatica arrivo fino al fanale rosso sul molo del porto.
Sugli scogli diversi bagnanti, lascio la mia bicicletta per terra e mangio qualcosa, ascoltando tre pensionati che discutono sui posti auto all'interno del loro complesso di villette, della tassa sulla spazzatura che non è ancora arrivata e sul grande operato che il sindaco De Caro sta facendo a Bari ... Oggi i confronti mi vedono perdente, o quasi ... Come al solito, lo Jonio è ancora meglio!
Girovago per un anonimo e bruttino centro storico e ricomincio la risalita con un leggero vento a favore verso Ostuni.
Torno alla fontana, è passata quasi un'ora e quel tipo è ancora li che riempie l'acqua. L'acciaieria la città bianca e l'acqua a scrocco, ma fammi il piacere!
Non posso rinunciare al mio giro tra i vicoli lastricati di Ostuni, facendo lo slalom in salita tra turisti svarionati dal caldo e Apecar risciò. E' arrivato il momento di lasciarsi alle spalle anche Ostuni, lentamente mi allontano dal cento storico una sosta all'ultimo bar per una bevanda gasata prima di immettermi sul lungo rettilineo provinciale.
Faccio qualche ripresa con la cam fissa sul manubrio.
L'ora è propizia e non cc'è molto traffico. Mi fermo in uno spazio per un suggestivo panorama contornato da balle di fieno circolari ... Ma la batteria della cam è finita! Da quando l'ho comprata è la prima volta che mi lascia prima di tornare a casa.
Da questo momento in poi non riprenderò e fotograferò più niente. Ripasso esternamente da Ceglie e seguo a ritroso la strada dell'andata. Il caldo è terrificante, sosta tecnica, la prima, dentro il fresco della boscaglia.
Borraccia e una bella rinfrescata alla Madonna della fontana e poi giù a tutta dalla Specchia.
Nuova fontana a Grottaglie ma devo stare attento alle vespe, costeggio l'aeroporto sperando in un frontale ottico con un decollo, ma anche questa volta niente, Monteiasi e poi di nuovo San Giorgio.
Rientro da San Donato e ultima sosta fontana a Talsano.
Bevo a fatica perché man mano che mi avvicino a casa l'acqua dalle fontane pubbliche è sempre più calda ed ha un sapore sempre più pesante.
Taglio da Talsano e Lama e prima di rientrare definitivamente a casa mi prendo una birra, mai abbastanza fresca, al chioschetto sulla spiaggia di Lido Bruno, tra il sole che si riflette in un mare meraviglioso, nonostante tutto e costumi vintage tornati di moda su corpi però ormai datati!!
Anche questo COASTOCOASTOCOAST è andato, 155 km di calda fatica per godere della bellezza della Puglia da costa a costa.
Giugno è iniziato decisamente meglio, sia dal punto di vista meteo che da quello chilometrico.
Domenica 09 senza neanche controllare il cielo sopra la mia testa parto un quarto alle 07 per il mia consueta traversata della Puglia dallo Jonio all'Adriatico e ritorno.
Quest'anno come nelle prime due edizioni partite nel 2013 decido di arrivare a Villanova di Ostuni, cercando di saltare il lungo e pericoloso rettilineo della Provinciale 22 da Ceglie Messapica ad Ostuni immergendomi nel dedalo delle vie e delle contrade laterali a me completamente "unknown" !
La giornata è rovente, il caldo è arrivato, in ritardo e insopportabile nel giro di qualche giorno, alla fine la media delle mie 7h e 30min sarà di 30°!
Faccio partire il mio gps a due passi dal mare di casa, e mi dirigo verso San Donato da dove risalendo con molta calma San Giorgio Jonico inizierò ad addentrarmi verso il centro della Puglia.
A Carosino anticipo la partenza di una gara podistica, la strada è chiusa in diversi punti ma con la bicicletta si riesce a passare senza problemi e nel tratto che mi porta a Grottaglie non incontrerò nessuna autovettura.
Lungo la strada perdo del tempo per le consuete foto e questa volta anche per delle riprese, che presto cercherò di unire in un'unico video.
Dietro la spalla oltre al mini treppiedi ho anche l'asta allungabile e un supporto rigido per alzare la cam oltre la visuale del Garmin, ma durante il primo take mi accorgo che la minicam balla troppo e depongo il supporto definitivamente già alle spalle di San Donato.
Invece, grazie alla combinazione treppiedi e asta riesco a fare una foto che studiavo da tempo con la visuale appena sopra la linea del grano giallo.
Salgo su per Grottaglie dosando la fatica, incrocio delle biciclette parcheggiate davanti ad un bar, continuo a pedalare, la mia pausa caffè, come da programma è in cima alla salita della Specchia Tarantina, anche questa più impegnativa salita l'affronto con un profilo più basso del solito, alla curva della masseria Manampola incrocio in senso inverso un gruppetto che scende a tutta, poco più avanti mi concedo del tempo per rifiatare e per le mie riprese.
Il solito caffè lungo senza zucchero, e il cambio dell'acqua calda già da tempo alla fontana.
Proseguo ancora per un po' in direzione Martina Franca e poi svolto per Ceglie!
Questo è un tratto che mi è sempre piaciuto, veloce e fresco, senza troppa fatica arrivo a Ceglie, niente telefonate questa volta e il centro storico lo tengo esterno al mio giro.
Allo scoccare della terza ora di pedalata sono sulla Provinciale 22.
Ho segnato la strada laterale con googlemaps, ma solo planimetricamente, cercando un tragitto il più lineare possibile, ma sbaglio subito la prima traversa dalla Provinciale, una breve marcia indietro e poco più avanti inizia la mia strada sconosciuta.
Il rumore del traffico svanisce all'istante e sono subito nel più classico scenario della Murgia, muretti a secco, campi, mucche al pascolo, imponenti masserie che squadrano lo skyline azzurro.
Distratto sbaglio ancora strada e mi ritrovo davanti alla monumentale entrata della corte di una masseria, torno di nuovo indietro e alla fine, controllando di tanto in tanto il percorso sul telefono pedalo nella direzione giusta.
Forse a quest'ora sarei già arrivato ad Ostuni, ma vuoi mettere la differenza? Gambe depilate, carbonio, gel proteici nelle tasche ... Ma la bellezza è tutta intorno e fermi davanti ad un trullo disabitato poco più avanti un gruppo di una decina di cicloturisti inglesi in giro con un tour operator, un rapido saluto, leggono informazioni in lingua sul tablet, sarei già arrivato ad Ostuni, ma vuoi mettere che c'è gente che paga per pedalare lungo queste strade e noi abbiamo la possibilità di godercele gratis?
Io quella possibilità cerco di prenderla poco alla volta in ogni mia uscita!
Continuo a pedalare e lungo la strada mi sorride una tipa in un Kangoo grigio, ancora più avanti aspetto che due maremmani rientrino in un cancello e alla fine la mia strada arriva ad un bivio, la mia traccia porta su uno sterrato, che oggi non posso permettermi, così dopo una rapida controllata alle mappe faccio una deviazione e torno sulla Provinciale per gli ultimi chilometri che mi separano dalla periferia urbana della città bianca.
Ostuni è già piena di movimento estivo, in una piazza laterale un mercatino dell'antiquariato, io proseguo ed arrivo nell'area parcheggio dove vedo un signore intento a riempire bidoni ad una fontana.
Mi lascia lo scroscio libero e facciamo due chiacchiere, quando gli dico che vengo da Taranto per vedere se lo Jonio è sempre più bello dell'Adriatico sembra un po' contrariato e mugugna che non è vero ... Parliamo anche dei diversi sviluppi che hanno avuto le nostre terre e guarda caso lui lavora spesso all'interno dell'acciaieria di Taranto, con il Ministero, quale non si è capito, poi mi dice che dei tedeschi gli hanno detto che poi non è così male, che nel mondo c'è di peggio.
Come esiste gente che paga per pedalare nella bellezza, c'è anche gente che viene pagata per lavorare nella non così male, poi parli bene tu che ogni tanto varchi i cancelli della città rossa ferro e poi te ne torni nella città bianca calce tutti i giorni.
Vivici ogni giorno a stretto contatto con un non così male, e poi vediamo se cambi idea.
Vado via, sbagliando ancora strada, forse un po' per il nervosismo, torno indietro e mi accodo per qualche centinaia di metri ad un nuovo gruppo di cicloturisti, alla rotatoria ci separiamo io prendo per Villanova e dopo aver superato la ferrovia, l'area "industriale" senza acciaieria e la Statale Adriatica arrivo fino al fanale rosso sul molo del porto.
Sugli scogli diversi bagnanti, lascio la mia bicicletta per terra e mangio qualcosa, ascoltando tre pensionati che discutono sui posti auto all'interno del loro complesso di villette, della tassa sulla spazzatura che non è ancora arrivata e sul grande operato che il sindaco De Caro sta facendo a Bari ... Oggi i confronti mi vedono perdente, o quasi ... Come al solito, lo Jonio è ancora meglio!
Girovago per un anonimo e bruttino centro storico e ricomincio la risalita con un leggero vento a favore verso Ostuni.
Torno alla fontana, è passata quasi un'ora e quel tipo è ancora li che riempie l'acqua. L'acciaieria la città bianca e l'acqua a scrocco, ma fammi il piacere!
Non posso rinunciare al mio giro tra i vicoli lastricati di Ostuni, facendo lo slalom in salita tra turisti svarionati dal caldo e Apecar risciò. E' arrivato il momento di lasciarsi alle spalle anche Ostuni, lentamente mi allontano dal cento storico una sosta all'ultimo bar per una bevanda gasata prima di immettermi sul lungo rettilineo provinciale.
Faccio qualche ripresa con la cam fissa sul manubrio.
L'ora è propizia e non cc'è molto traffico. Mi fermo in uno spazio per un suggestivo panorama contornato da balle di fieno circolari ... Ma la batteria della cam è finita! Da quando l'ho comprata è la prima volta che mi lascia prima di tornare a casa.
Da questo momento in poi non riprenderò e fotograferò più niente. Ripasso esternamente da Ceglie e seguo a ritroso la strada dell'andata. Il caldo è terrificante, sosta tecnica, la prima, dentro il fresco della boscaglia.
Borraccia e una bella rinfrescata alla Madonna della fontana e poi giù a tutta dalla Specchia.
Nuova fontana a Grottaglie ma devo stare attento alle vespe, costeggio l'aeroporto sperando in un frontale ottico con un decollo, ma anche questa volta niente, Monteiasi e poi di nuovo San Giorgio.
Rientro da San Donato e ultima sosta fontana a Talsano.
Bevo a fatica perché man mano che mi avvicino a casa l'acqua dalle fontane pubbliche è sempre più calda ed ha un sapore sempre più pesante.
Taglio da Talsano e Lama e prima di rientrare definitivamente a casa mi prendo una birra, mai abbastanza fresca, al chioschetto sulla spiaggia di Lido Bruno, tra il sole che si riflette in un mare meraviglioso, nonostante tutto e costumi vintage tornati di moda su corpi però ormai datati!!
Anche questo COASTOCOASTOCOAST è andato, 155 km di calda fatica per godere della bellezza della Puglia da costa a costa.
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