Mi basta poco tempo per capire se una persona mi va a genio o meno, e la bicicletta non è certo il modo migliore per far breccia nel mio carattere diffidente, anzi, con i ciclisti, sono molto più prevenuto.
Fabrizio è un atleta vero, un triatleta, un Ironman e nella sua meticolosa dedizione allo sport ritrovo quel sacrificio e impegno, che se pur con finalità e traguardi diversi dedico al mio piccolo mondo su due ruote.
I ciclisti non vanno tutti alla stessa velocità e non sono tutti uguali, sono prima di tutto persone e ci sono quelle buone e quelle che non servono... Restare a ruota di qualcuno non serve solo a fare meno fatica ma soprattutto a imparare cose nuove.
Durante un paio di uscite insieme nelle scorse settimane mi parla meglio di
RACE ACROSS LIMITS e della sua amica
Sabrina Schillaci chi è, cosa fa e della fondazione che sostiene.
Le storie, sono come le persone, o ti prendono o niente. Io mi sono entusiasmato e quando Fabrizio mi ha chiesto se volevo pedalare insieme a lui nella tappa di Taranto non ci ho pensato su due volte.
Così questa mattina abbiamo percorso insieme circa 90 km muovendoci dalla periferia di Taranto, attraversando campagne piene di vita e una serie di Comuni della Provincia passando da ulivi, vigne, muretti a secco per arrivare a Campomarino tra le dune di sabbia, i profumi intensi della macchia mediterranea e costeggiando un mare cristallino, siamo rientrati in città salutandoci per tornare ai nostri impegni lavorativi.
Quando sei un gregario non puoi che essere onorato di pedalare in una grande squadra con un grande obbiettivo.
Grazie Fabrizio e Race Across Limits, oggi anch'io ho tirato la ruota di una bella causa.
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tra Torricella e Maruggio
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è nato prima il trattore o la bicicletta
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le prime dune sulla litoranea
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il mare di Taranto a Giugno
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una piccola sosta prima di tornare a casa
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scenari messicani
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| abbiamo pedalato per i colori di Race Across Limits |
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