Attraverso la Valle d'Itria, questo il nome ed il senso di questa uscita in bicicletta.
Le corse del Nord, a partire dalle Classiche fino alle meno blasonate mi hanno sempre affascinato, per la loro storia e per gli scenari che racchiudono i loro percorsi su stradine strette, salite (cote), campi coltivati, piccoli borghi rurali, boschi, pascoli...
Tutte cose che mi hanno sempre ricordato, per alcuni versi, le zone della nostra Murgia.
Ho unito tra loro tratti di stradine pedalate nel corso di questi anni, vecchi ricordi di quando per lavoro mi aggiravo nelle contrade più isolate, incognite prese qua e la sulle mappe creando un percorso che in maniera tortuosa si snoda tra Martina Franca, Alberobello, Locorotondo e Cisternino, 100 km di curve, svolte, angoli retti e 1000 mt di dislivello in un continuo saliscendi sui dossi della Murgia, il tutto cercando di evitare le strade principali ma anche le direttrici secondarie più lineari che solitamente utilizzano i ciclisti per spostarsi da un centro abitato all'altro, strade di terza e quarta categoria mi verrebbe da battezzarle, strette tra muretti a secco che riesci a toccare allargando le braccia, con un traffico quasi inesistente, intrise dei colori e del silenzio autunnale, profumate di buona legna che brucia nei camini illuminate ora dal sole pallido di Ottobre e un momento dopo adombrate da corpi nuvolosi bassi spinti da un vento pungente.
E' giusto dire subito che non sono, non siamo riusciti perché con me c'erano Luca e Martina, a percorrere tutto il tracciato perché i continui controlli della mappa sia sullo smartphone che su due fogli A3 ha contribuito non poco a rallentarci e a caricarmi, personalmente, di ansia e stress da prestazione.
Comunque i primi 75 km (fin dopo la sosta a Cisternino) sono stati pedalati quasi fedelmente, un incrocio saltato e due modifiche del tracciato in tempo reale per delle stradine che in realtà erano sterrate!
Per quello fin qui percorso, una strada ricca di spunti, scorci inediti, trulli a guardia di viottoli minuscoli, mucche perplesse, dossi improvvisi che ti lasciano le gambe di sasso e stradine che si tuffano in vallate ordinate che poi risalgono fino a sparire nell'unione dei due fianchi, un paradiso nascosto, sicuramente il punto più bello scovato in tutti e 100 i km... Già perché al settantacinquesimo chilometro abbiamo lasciato il percorso che continueremo questo fine settimana, ma per tornare al punto di partenza abbiamo coperto i restanti 25 km su strade più lineari e trafficate e scalando 200 mt in più del preventivato.
Un intricata maglia di strade che potrebbero offrire infinite combinazioni e che ad avere tempo e calma, sarebbe fantastico poter pedalare senza fermarsi mai.
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elementi
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scorcio rurale
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Luca e Martina
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Alberobello
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sotto la linea ferroviaria
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il punto più bello in discesa
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la prossima volta si fa in salita
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trullo in ristrutturazione
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trullo sotto la vegetazione
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Locorotondo
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vigne e campi
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belvedere di Cisternino
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ritorno verso casa
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