RIDEFLOZ THE PRIMITIVES

L'idea di questo giro era un'altra, pochi chilometri da condividere al tramonto per poi chiudere con una cena!
Ma alcune cose non vengono subito capite, non è colpa mia... Però Io ci credo sempre e proprio in queste situazioni ci credo ancora di più. 
Così annullo la cena, modifico il percorso e baso tutto esclusivamente sulle mie esigenze, alla fine queste sono le uscite migliori.
101 km ad altissima gradazione alcolica nelle terre del primitivo.

Niente tramonto, mi muovo poco dopo l'alba, niente trasferimento in auto, inizio a pedalare direttamente da casa. I primi 25 km su una litoranea finalmente settembrina mi portano a quello che doveva essere il punto di partenza originario. Svolta a sinistra e la strada inizia a percorrere appezzamenti di terreno dai più piccoli ai più grandi dove il vitigno a spalliera, a tendone e ad alberello, sono le coltivazioni predominanti.
Il colore intenso delle bacche brilla al timido sole, la campagna è in piena attività. 
Traffico di trattori, un esercito di braccia impegnate nella raccolta, occhi esperti che analizzano i grappoli, cassoni ricolmi di uva.
Da un campo all'altro entro nei centri abitati dove l'odore dell'uva è più intenso e pregnante per le varie cantine sociali o private che raccolgono il prodotto per la trasformazione in vino ma ancor di più per i moltissimi privati che ancora si producono in proprio il vino nei garage o nelle cantine di casa.

Continuo il mio percorso tra filari paralleli che disegnano il terreno, dalla coltura alla cultura del vino, dalle damigiane in casa alle masserie trasformate in wine resort!
File davanti alle pese delle cantine, le rose in testa ai filari per controllare la salute delle piante, bacche sul terreno che macchiano di viola l'asfalto.
Lentamente lascio l'area del primitivo, i terreni si vestono di altro e i vigneti sono in prevalenza quelli dell'uva da tavola.
Alcuni giri sono pessimi, per altri invece ci vuole una cura e un'attenzione che parte da molto tempo prima, costano fatica e lavoro, non si fanno tanto per fare e quando la bottiglia è vuota capisci tutto quello che ci sta dentro...







 

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