POMARCLE AND SCORZETTE

Quest'anno le uscite in Basilicata si sono fatte attendere, annullate, rimandate, immaginate e poi alla fine improvvisate, proprio come questa, ma non deludono mai, una di quelle uscite che ti restano nelle gambe, ma soprattutto negli occhi e nel cuore. La Basilicata è sempre una garanzia. 

Durante l'ultima pedalata ho proposto di fare qualche salita più impegnativa restando sempre vicino casa e affrontando principalmente il "piccolo Stelvio" di Pomarico, Fabrizio dice che conosce un posto dove si mangia bene e così in un digitar di chat nei giorni a seguire organizziamo la scampagnata della domenica.
Tra una cosa e l'altra partiamo solo io, Fabrizio, Pio e Giuseppe. Trasferimento in auto, affrontando proprio i tornanti di Pomarico, giusto per far capire a chi non li ha mai fatti cosa sono, parcheggio comodo davanti al ristorante e qualche minuto alle 08:00 siamo in bicicletta.
Avevo preparato due percorsi, Pomarico-Bernalda-Montescaglioso-Bernalda 80 km 1300 mt o Pomarico-Craco-Ferrandina-Pomarico 100 km 1700 mt, ma optiamo tutti per il più corto!
La strada che gira alla larga intorno a Pomarico verso Sud/Est la conosco bene, silenziosa, tranquilla e panoramica in maniera alternata in entrambi i lati, ora sull'abitato di Pomarico che troneggia sul suo colle ora sulla vallata del Basento e Ferrandina sui colli dall'altra parte.
Contrariamente al solito non si svolta per Pisticci ma tiriamo dritto verso Bernalda. La strada che dovevo fare con Ezio quel famoso giorno!
Procediamo con un bel passo tra sporadici calanchi, boschi e grandi coltivazioni, panorami aperti e colori vividi fino al brillare del mare in lontananza, una costante stella polare della prima parte di pedalata.
A tutti però resta in mente l'accesso ad una stradina sterrata che conduce ad una masseria trasformato in una sorta di mausoleo commemorativo post sovietico ma dai colori mediterranei.
La strada riprende a scendere in una valle sempre più rigogliosamente coltivata che costeggia il fosso la Canala fino ad intercettare la Basentana e quindi risalire dalla strada vecchia verso il paese di Bernalda.
Giretto nel centro storico, foto sotto al castello, meno suggestivo e anonimo osservato dalla piazza e poi lungo il corso per una sosta al bar.
Sfortunatamente non troviamo le "scorzette" che rimandiamo alla prossima sosta.
La strada che percorriamo per allontanarci da Bernalda è prettamente pianeggiante e verdeggiante, attraversato il ponte sul fosso del Tenente iniziano delle curve più accentuate che dolcemente in discesa ci riportano per qualche chilometro in terra di Puglia nel fondo valle del Bradano che attraversiamo per poi cominciare una dolce e lunghissima salita verso Montescaglioso. Il caldo e la fatica si fanno sentire ma senza crisi profonde per nessuno.
Arrivati a Montescaglioso mettiamo il punto e finalmente assaggiamo le famose scorzette (la prima volta per me!) Una chiacchierata con un collega di Fabrizio che ci è venuto a trovare e poi si scende dalle pendenze stratosferiche che conducono nuovamente nel fondo valle, un paio di chilometri sulla provinciale per Matera, in assoluto la strada più trafficata che abbiamo percorso, compreso il nostro passaggio in auto della mattina, fino allo svincolo per Pomarico.
In sella alla bicicletta i tornanti appaiono più arcigni, i tornanti vanno via uno dietro l'altro, dolcemente. La parte più impegnativa arriva dopo, quando la strada precipita verso il fosso Santa Croce per poi risalire definitivamente verso l'abitato!
Ma ormai siamo arrivati. Anche se fuori dal percorso, per ritornare alle auto una volta sul corso dobbiamo risalire il Colle di Sisto, che alla fine sarà il punto più alto di giornata.

La Basilicata è sempre una garanzia dicevo all'inizio e lo devo sottolineare ancora.
Non è facile certo. Il fondo stradale non è sempre il massimo, per questo se le strade non le conosci, soprattutto in discesa non devi farti prendere dalla velocità e prestare massima attenzione, le salite invece sono disseminate ovunque, lunghe e gentili ma anche repentine e micidiali,  ed è solo quando sei su una di queste che poi scopri, o per meglio dire vedi la bellezza di questa terra che cambia di continuo nel giro di pochi chilometri, passando dalla terra arida ai boschi verdeggianti, dagli animali striscianti ai maestosi rapaci alati e tutto sembra essere una scelta, o sei questo o sei quello, o sei così o sei in quell'altro modo e invece alla fine ti rendi conto che puoi essere niente ma se capisci il gioco poi essere anche tutto e l'unica scelta è quella tra una scorzetta all'arancia, cicerchie con il peperone crusco o una braciola di cavallo o come abbiamo fatto noi prendere tutto e tanto altro ancora. 



 

 

 

 

 



 

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