IL GIRO DI UNA CHIESA CHE NE VALE SETTE

Sono anni che scandaglio la cartografia alla ricerca di Chiese da incastrare e visitare nei miei giri.
Partito da casa ho girato mezza Provincia di Taranto andando da Maruggio fino a Laterza, attraversando i confini più prossimi, Ceglie Messapica, Locorotondo, Alberobello e arrivando fino in Basilicata.
Davanti a chiese madri che troneggiano nelle grandi piazze di paese, a cappelle nascoste su remote stradine di campagna per finire dentro monumentali masserie abbandonate.
Oggi ho fatto un giro veloce intorno a casa. Seguendo la scogliera e il "sentiero dei Poeti" sono arrivato al fortino Saint Bon e poi alla baia di porto Cupo, qualche giro all'interno della Batteria Cattaneo per poi ritornare verso casa allargando il giro in un dedalo di stradine dietro le cantine Varvaglione e lungo una strada diroccata fino alla nuova zona PIP di Talsano.
A questo punto la curiosità di sbirciare dentro il cantiere della Tangenziale Sud di Taranto (dopo aver rimandato per l'ennesima volta la data di apertura del II Lotto) è stata troppo forte e mi sono infilato in un viottolo laterale per sbucare nel bel mezzo del cantiere... Certo dopo aver passato una sbarra chiusa!
I lavori non sembrano tanto indietro, di fatto l'ultimo svincolo sembra completo, asfalto segnaletica... dopo anni di ritardi forse ci siamo.
Faccio in tempo a passare sotto l'asse principale della strada per poi uscire dal cantiere, quando passo sopra il ponte che mi riporta dall'altro lato mi accorgo che sulla strada c'è una macchina della vigilanza che fa la ronda e che per fortuna non ho incrociato.
Negli anni precedenti, la domenica, quando non potevo allontanarmi troppo da casa, ho pedalato in lungo e in largo dentro il cantiere, con la MTB negli scavi e nelle paludi fangose dopo la pioggia e con la bicicletta da corsa pian piano, lungo ogni km che periodicamente veniva asfaltato, senza mai incrociare anima viva. Un vero parco giochi!
Rientro definitivamente verso casa.
Questa chiesa per me non è mai stata un mistero, ho memoria di un lontanissimo (nel tempo) presepe vivente organizzato dalla parrocchia di San Vito, buio e freddo umido come quello di questi giorni, ma ero troppo piccolo e il ricordo è un immagine sfocata tremante alla luce delle fiammelle. Ma ogni volta che ci passo ci butto l'occhio, scorgendola lontana e apparentemente inarrivabile all'interno di una proprietà privata / demaniale un po' terra di nessuno un po' campo minato.
Oggi mi sono infilato lungo il sentiero erboso, saluto un signore intento a raccogliere verdura selvatica in un campo limitrofo (per ribadire il discorso della terra di nessuno) e pedalando lentamente cercando di fare meno rumore possibile sono sempre più vicino, ci sarà qualcuno? Ci sono cani? L'ultima volta che ho provato ad arrivarci erano stati proprio loro il mio ostacolo invalicabile... Sembra che non ci sia nessuno e finalmente eccomi davanti alla chiesa!! Semplice e bellissima, un portale che mette più a fuoco i ricordi, io che passeggio nel piazzale mano nella mano con mia madre, poco più avanti mio padre e mio fratello... Forse mia sorella non era ancora nata!.
Dopo tanto pellegrinare in giro a multipli di sette ecco finalmente la Chiesa che da sola ne vale Sette... A San Vito, due km in linea d'aria da casa mia, che se mi sforzo da sopra il terrazzo attraverso edifici ed alberi potrei anche vederla!
Sono felice. Qualche foto, anche se non mi avvicino troppo, almeno per adesso...



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