27/12 DAY FOUR #FESTIVE500 - THE ROCK
Oggi, malgrado sia domenica, il tempo per pedalare è pochissimo, Paola, dopo il suo cameo per il manifesto di VIA COL VENTO ... torna a lavorare tutto il giorno, ed io uscirò in bicicletta all'ora di pranzo.
Tra le mete classiche manca ancora la salita di Roccaforzata e dato la mia triplice interpretazione la farò per tre volte, le prime due fino al primo scollinamento, la terza e ultima fino al belvedere.
L'approccio da casa per la strada di San Donato è come al solito in relax, l'orario del pranzo domenicale fa si che la strada sia pressoché deserta, poche auto, nessun altro ciclista.
La prima salita la faccio senza fermarmi mai, studiando possibili punti in cui scattare qualche fotografia, che farò durante la seconda ascesa, perdendo diverso tempo per sistemare la macchinetta in bilico sul cartello di curva pericolosa.
La terza e decisiva salita non la sento completamente nelle gambe, e decido di non forzare, cercando di dare il massimo sull'ultimo strappetto che conduce al belvedere.
Mi prendo qualche rischio alla curva iniziale tagliando la rotatoria e allo stop del primo incrocio e spingo a tutta con un rapporto durissimo alzandomi sui pedali ... diventando il KOM del segmento (anche se in condivisione)!!
Rifiato buttandomi lungo la discesa della Madonna della Camera, la luce pomeridiana vela di colori diversi la campagna tutt'intorno e le pale eoliche sulla collina di Faggiano girano silenziose.
Arrivo in una Lizzano addormentata che attraverso rapidamente per infilarmi nella strada che porta giù sulla litoranea.
Il sole resta avanzato sulla mia sinistra in rapida discesa attraverso le nuvole. La strada è quasi un binario, conosco tutte le imperfezioni dell'asfalto e riesco ad anticiparle evitando inutili scossoni.
Sono a casa al crepuscolo, giusto il tempo di una doccia, mangiare qualcosa e poi tornare nuovamente a Taranto.
Tra le mete classiche manca ancora la salita di Roccaforzata e dato la mia triplice interpretazione la farò per tre volte, le prime due fino al primo scollinamento, la terza e ultima fino al belvedere.
L'approccio da casa per la strada di San Donato è come al solito in relax, l'orario del pranzo domenicale fa si che la strada sia pressoché deserta, poche auto, nessun altro ciclista.
La prima salita la faccio senza fermarmi mai, studiando possibili punti in cui scattare qualche fotografia, che farò durante la seconda ascesa, perdendo diverso tempo per sistemare la macchinetta in bilico sul cartello di curva pericolosa.
La terza e decisiva salita non la sento completamente nelle gambe, e decido di non forzare, cercando di dare il massimo sull'ultimo strappetto che conduce al belvedere.
Mi prendo qualche rischio alla curva iniziale tagliando la rotatoria e allo stop del primo incrocio e spingo a tutta con un rapporto durissimo alzandomi sui pedali ... diventando il KOM del segmento (anche se in condivisione)!!
Rifiato buttandomi lungo la discesa della Madonna della Camera, la luce pomeridiana vela di colori diversi la campagna tutt'intorno e le pale eoliche sulla collina di Faggiano girano silenziose.
Arrivo in una Lizzano addormentata che attraverso rapidamente per infilarmi nella strada che porta giù sulla litoranea.
Il sole resta avanzato sulla mia sinistra in rapida discesa attraverso le nuvole. La strada è quasi un binario, conosco tutte le imperfezioni dell'asfalto e riesco ad anticiparle evitando inutili scossoni.
Sono a casa al crepuscolo, giusto il tempo di una doccia, mangiare qualcosa e poi tornare nuovamente a Taranto.
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| la salita controllata |
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| non lo sapevo ma ero il KOM |
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| lungo la strada per Lizzano |
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