CHILL OUT
Questa volta non si è accodato nessuno alla mia uscita ... si che le condizioni atmosferiche non erano per signorine dal sangue freddo, temperatura intorno ai 5° ed un fortissimo vento da Nord.
Io ho puntato la sveglia alle 0530 e preparato tutto l'occorrente di fianco la bicicletta.
La prima cosa che faccio quando mi alzo dal letto è andare a vedere il cielo, il resto è routine fino a quando la ruota comincia a girare verso il punto d'incontro, non si sa mai il vento porti con se qualcos'altro di secco oltre le foglie.
In anticipo di qualche minuto e puntuale all'ora prestabilita, questa domenica mi metto in movimento, al freddo non si aspetta nessuno.
Anche se ho il vento alle spalle non mi faccio prendere, perché questo amico presto mi soffierà contro e allora dovrò spingere con tutta la forza che mi resta.
Guardare il sole che spunta dalla fine di quella che sembra un'infinita coltre grigia ha sempre il suo fascino, così come le sfumature colorate sulle nuvole rarefatte che viaggiano più basse.
Decido di andare ad intuito su strade che comunque ho percorso tante e tante volte.
Vengo ripagato quando mi fermo ad un bar e pago 1.80€ per un caffè e due bignè al cioccolato appena sfornati.
Quando ricomincio a pedalare prendo invece una strada che non avevo ancora mai fatto in bicicletta, passo per "l'Oriente contadino del lu Pupino"
Arrivo fin giù al mare e il ritorno verso casa sarà tutto controvento.
Faccio varie soste per le foto, vengo beccato da tre ciclisti mentre sono appostato come una iena sulle dune di sabbia ... io becco loro!
Ripercorro il mio tragitto sulla mappa, vedo gli orari, avevo il telefono offline, ma la mia ultima sosta la faccio intorno alle 10:15 quando foro la ruota anteriore, un altro segno, una coincidenza, un punto d'incontro tra la bicicletta, la vita, la morte ... uno spunto per riflettere. Buon viaggio.
Prima di rientrare a casa divido una barretta con un ragazzo di colore che arranca faticosamente sulla sua bicicletta pur di sfuggire alla noia dei giorni passati ad aspettare.
Io dopo un po sarò a casa.
Io ho puntato la sveglia alle 0530 e preparato tutto l'occorrente di fianco la bicicletta.
La prima cosa che faccio quando mi alzo dal letto è andare a vedere il cielo, il resto è routine fino a quando la ruota comincia a girare verso il punto d'incontro, non si sa mai il vento porti con se qualcos'altro di secco oltre le foglie.
In anticipo di qualche minuto e puntuale all'ora prestabilita, questa domenica mi metto in movimento, al freddo non si aspetta nessuno.
Anche se ho il vento alle spalle non mi faccio prendere, perché questo amico presto mi soffierà contro e allora dovrò spingere con tutta la forza che mi resta.
Guardare il sole che spunta dalla fine di quella che sembra un'infinita coltre grigia ha sempre il suo fascino, così come le sfumature colorate sulle nuvole rarefatte che viaggiano più basse.
Decido di andare ad intuito su strade che comunque ho percorso tante e tante volte.
Vengo ripagato quando mi fermo ad un bar e pago 1.80€ per un caffè e due bignè al cioccolato appena sfornati.
Quando ricomincio a pedalare prendo invece una strada che non avevo ancora mai fatto in bicicletta, passo per "l'Oriente contadino del lu Pupino"
Arrivo fin giù al mare e il ritorno verso casa sarà tutto controvento.
Faccio varie soste per le foto, vengo beccato da tre ciclisti mentre sono appostato come una iena sulle dune di sabbia ... io becco loro!
Ripercorro il mio tragitto sulla mappa, vedo gli orari, avevo il telefono offline, ma la mia ultima sosta la faccio intorno alle 10:15 quando foro la ruota anteriore, un altro segno, una coincidenza, un punto d'incontro tra la bicicletta, la vita, la morte ... uno spunto per riflettere. Buon viaggio.
Prima di rientrare a casa divido una barretta con un ragazzo di colore che arranca faticosamente sulla sua bicicletta pur di sfuggire alla noia dei giorni passati ad aspettare.
Io dopo un po sarò a casa.
quel momento preciso |
oggi mangio pesce |
l'Oriente ... de Lu Pupino |
le pale eoliche girano ... |
Masseria Bagnara |
recovery |
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