Andare in bicicletta è una figa/ta !! Lo sapevate già vero?
Per una mezza giornata decido di mettere da parte le mie uscite pseudo-serie ed affrontare il sabato mattina in compagnia del gregario CiccioGà, il Bandito ... Che ragazzo! Avevamo solo parlato nei giorni precedenti della possibilità di uscire insieme, ma una serie di sue fotografie inviate venerdì sera sulla chat, che condividiamo anche con La Signora Lalla, mi tolgono ogni dubbio.
Il suo mezzo di fortuna è una facile esca per la scelta del mio.
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A Madonna sap' a ci port l' ricchin (CiccioGà WhatsApp message) |
Il giorno dopo, prima delle 09:30 sono sul terrazzino del trullo che lo ospita, il tavolo della colazione pronto, caffè, more selvatiche, fichi, yogurt, biscotti e latte di mandorla fatto in casa.
Per una questione cromatica il mio nome in codice per quest'operazione sarà Mr. Pink, per una questione di Locus quella del mio gregario Mr. Orange.
Accendo il Garmin ultimo stretching e si parte.
Mr. Pink su una Montana color rosa, e Mr Orange su un'improbabile MTB tipo Pininfarina marchiata a fuoco
Freedom.
Subito una sosta non appena lasciata la corte di casa, sulla strada una fresca fontana affacciata a 180° da Cisternino a Locorotondo passando per Martina Franca.
Iniziamo a pedalare, ed ancora una sosta, per visionare una chiesa, poi dal sacro al profano passando per un fornello pronto e poi sotto il cartello FIGA ... Non è un mistero dove siamo!
Con le nostre super-bike proviamo ad affrontare un tratto, non ancora sistemato a dovere, della Ciclovia dell'Acquedotto, ma non è cosa, finiamo dopo qualche centinaio di metri dentro l'aia di una casa rurale ...
Torniamo sull'asfalto, proviamo a controllare la mappa ma senza impegno, procediamo a sensazione incontrando qualche dosso con pendenze stratosferiche per i nostri mezzi e cani da guardia in miniatura.
Girando in strette stradine tra muri a secco che a fatica contengono il caldo sprigionato dai campi ci ritroviamo nel bel mezzo dei preparativi della sagra nell'ennesima contrada.
Una ragazza s'incuriosisce del nostro interesse verso l'edificio anni '70 e ci fa visitare la chiesa ...
Mr. Orange esce il coniglio dal cilindro, ci spaccia come tour operator che però oltre ad una piacevole chiacchierata ricca di dettagli non ci porta da nessuna parte, la limonata fresca, fatta con i limoni appena colti è solo per gli operai che stavano sgobbando per montare il palco ed i gazebo.
Riprendiamo la nostra marcia scendendo da una bellissima collina e ci ritroviamo al punto di partenza!
Ora tentiamo la scalata alla prossima contrada.
Anche se non usciamo da tanto tempo l'affiatamento è immutato, i discorsi sembrano appartenere ad un copione e dopo voli pindarici atterrano sui classici punti fermi, il botta e risposta continuo come il giro dei pedali, abbiamo sempre quelli stimoli.
Mr. Orange mette i piedi a terra un paio di volte, dice che deve smettere e poi ricominciar ma non ci soffermiamo su questi dettagli.
La bicicletta non sarà mai un argomento Trito e ritrito ... Prendiamo l'ultima botta di calore sulle pietre grigie infuocate del tetto conico, come tette appuntite che guardano il cielo azzurro.
Bring that shit in Freedom ... Yeah right...
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