Mi ricordo quando caricavo tutto in macchina e facevo tanta strada per arrivare nel punto giusto per iniziare a pedalare in MTB meno km di quanti alla fine ne avevo fatti in auto. Mi ricordo quando infreddolito entravi nel tepore di un bar e trovavi i dolci colori della domenica ad accoglierti per restituirti l'energia persa.
Comune, Comune... Comune in un altra Provincia...
Peppe mi ha mandato la traccia di un percorso, gli ho dato una rapida occhiata, ma mi fido completamente.
Il bancone del bar pasticceria è meno pieno del solito, il caffè d'asporto si versa leggermente.
Attraversiamo la nebbia e la foschia, è come fare un salto spazio temporale e iniziamo a pedalare in una campagna velata e fredda.
Dopo sei km di strade asfaltate e in parte conosciute il cielo si dirada, improvvisamente scompare la foschia e la nebbia ed esce il sole, che ci accompagnerà per tutto il resto della pedalata, inizia il primo tratto di sterrato facile ma in salita e dopo aver tagliato la campagna in stretti tratturi, con brevi passaggi su asfalto in corrispondenza di alcuni incroci arriviamo davanti al bosco Selva decisamente più impegnativo e scivoloso, giriamo al suo interno seguendo l'anello più esterno, ma ci sarebbe tanto da esplorare.
Usciamo dopo 3 km poco più avanti, ancora asfalto che ci lascia rifiatare (non troppo visto i soliti e continui dossi) e poi un nuovo sterrato che ci permette di arrivare al cospetto della Casa Rossa di Alberobello. Dopo una veloce e superficiale visita riprendiamo la strada.
In un lungo tratto sterrato procediamo verso N/O in direzione Barsento non prima di attraversare un impegnativo e pericoloso tratto in cui l'umidità ha reso le lastre di roccia scivolosissime, faccio fatica anche a camminarci a piedi (ho comunque delle scarpe poco adatte) Peppe fa una caduta, per fortuna sua in un tratto in salita, e pareggia il conto con la mia di sabato scorso!
Ai piedi della Chiesa del Barsento Peppe si ostina a seguire la traccia gps che ci porta a scavalcare un cancello, solcare la terra, aprire un altro cancello per arrivare nello spiazzo della chiesa, ostinato e non contento, decide di lasciare il Barsento con un fuori pista da pazzi che scende verso valle in ripida pendenza tra l'erbacce, gli alberi e la terra morbida e il passaggio tra i fili di ferro (per fortuna non spinato) che alzavano la recinzione sopra un muretto a secco ai limiti della strada asfaltata!!
Cinque chilometri di asfalto fino ad Alberobello e altri cinque fino a Correggia... Lungo la strada veniamo affiancati e squadrati da un gruppetto di cinque o sei ciclisti in bds, nessuno di loro proferisce parola, non un gesto di saluto... Proseguono poco più avanti a noi con le loro divise che rivelano chi sono (in serata li ritrovo tutti su Strava che gruppetto di fenomeni)
Per noi fontana e nuovo sterrato che, dopo una brusca discesa ci conduce sul tratto di Ciclovia dell'Acquedotto Pugliese che taglia il bosco Calmerio affacciandosi sul Canale di Pirro. Suggestivo il tratto sul ponte.
Lasciato il lungo tratto di ciclovia la strada alterna asfalto, sterrati, dossi devastanti, pietre, fragni, trulli ma su tutto mi colpisce una vecchietta immobile nel cortile davanti alla sua casa, dal pesante scialle di lana calato sulla testa escono due occhi trasparenti che puntano l'infinito, gli passo praticamente accanto separato da lei solo da un muretto, gli dico buongiorno ma neanche si accorge di me...
Tagliamo la campagna di Locorotondo verso il punto di estrazione, esattamente da dove eravamo partiti 50 km prima.
Il tunnel spazio temporale si sta per chiudere prendiamo una birra, l'ultimo sorso, chiudiamo gli occhi e come per magia, siamo di nuovo a casa.
Anche questa settimana Peppe in vetta alla classifica anche se ha detto che il percorso si può migliorare... E allora lo prendo come un impegno professionale, come ai tempi di Punto Surf, metterò la musica in consolle!
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fuga per la vittoria |
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solo una parte |
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prima che esca il sole |
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Casa Rossa |
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ciclovia dell' AQP |
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il ponte |
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nessun drone è stato usato per questa foto |
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