COASToCOASToCOAST 2023 MUST HAVE

Sono dieci anni che faccio (almeno una volta l'anno) avanti e indietro dallo Jonio all'Adriatico per diverse strade, e sempre in solitaria. 
Le prime volte l'ho vissuta come un'impresa, probabilmente la prima grande impegnativa prova da ciclista a cui mi sono appassionato. Con il tempo e con l'allenamento è diventata una distanza alla portata di una normale lunga uscita, superata da altre ben più difficili.
Il COASToCOASToCOAST però è un must have! Un rito di passaggio fisico e metaforico. Dal mare all'alba, la frescura della campagna, la terra che si alza sotto le ruote, il bianco della calce sulle pareti, i contadini instancabili, i suoni delle mandrie, il cielo azzurro i sali scendi infiniti fino ad arrivare su quei balconi da cui torni a traguardare il mare, un altro mare.
La discesa a cuor leggero fino a sentire il rumore delle onde tra gli scogli.
Girare lo sguardo e capire che è tempo di tornare indietro. E anche se fai la stessa strada è tutto diverso, perché tu sei diverso, perché sei più stanco.
Salire, l'ultimo saluto al mare per poi rituffarsi nella campagna assolata, calda e afosa. I centri abitati che si susseguono uno dietro l'altro e la strada che sembra non finire mai.
Attraversi l'ultimo bosco e poi nuovamente il mare che sembra ancora lontanissimo... Ma alla fine sei arrivato.
Quest'anno ho diviso questa pedalata con Giuseppe Stagni.
Scherzando mi piace dire che l'ho cresciuto a pane e Rocca (Forzata). Le salite non gli piacevano tanto, le faceva ma si lamentava sempre, ma era tutto nella sua testa prima ancora che nelle sue gambe!
Così Rocca dopo Rocca ha sicuramente allenato la gamba ma soprattutto ha allenato la testa scoprendo che in cima c'è un altro mondo! 
Ora sale senza nessuna lamentela con il suo ritmo, con il suo stile, più veloce di prima.
Io e lui non parliamo molto, anche in una pedalata lunga come questa, ma è stato bello accompagnarlo in questa transizione e vivere nelle sue emozioni le mie prime volte.