III RANDONNEE DELLA VALLE D'ITRIA

Per le strade della Valle d'Itria sono a mio agio, per farle "tutte" in una sola uscita devi anche essere in forma e mi sono preparato per tutta l'estate per arrivare pronto alla partenza.
Ma non tutto dipende dall'allenamento.
Due giorni prima, la Randonnée viene rinviata per un'allerta meteo, dopo neanche un'ora viene riconfermata... Quindi l'incertezza del meteo diventa la mia preoccupazione principale. E dopo varie consultazioni tutto coincide, alle ore 16:00 di Domenica pioverà per circa un'ora.
Io e Giuseppe che mi accompagnerà o per meglio dire che accompagnerò in questa sua prima Randonnée, partiamo presto da Taranto in direzione Ostuni. Forse prendiamo una multa per aver forzato un varco nel centro storico, speriamo solo nell'orario!
La giornata è bella e la pioggia di ieri ha rinfrescato l'aria. Ritiriamo il pacco gara, un saluto al Presidente del Bici Club Ostuni, società organizzatrice dell'evento, prepariamo le biciclette e partiamo. 
Probabilmente sono troppo leggero e indosso subito lo smanicato ricevuto, ma sarà un errore, perché non ha tasche posteriori, rendendomi complicato maneggiare con il telefono e la cam, oltre a farmi sudare all'istante motivo per il quale sentirò freddo praticamente da subito.
Saluto al volo Barbara che sta ancora scaricando la bicicletta, mentre Nino lo vedo in lontananza al ritiro dei pacchi. Non ci fermiamo più di tanto perché la strada da fare è lunga.
Per la strada incrociamo ancora in macchina anche Fabrizio Rosa e Mimma che faranno la 120 km.
Usciti da Ostuni la strada punta tra gli ulivi in direzione Speziale. Bisogna superare delle belle pozzanghere, ma l'atmosfera è tranquilla, più o meno lo stesso percorso degli anni precedenti ma in senso inverso.
A tratti si pedala insieme ad altri ciclisti, qualcuno fila via veloce, altri più lenti, noi abbiamo il nostro ritmo. A me e Giuseppe si unisce Michele from Selva di Fasano e con lui continuiamo quasi per tutto il giorno con il classico chiacchiariccio da ciclisti. 
Mi colpisce l'odore della campagna bagnata, che non sentivo da tantissimo..., e il profumo intensissimo di qualcosa simile alla lavanda ma che i miei occhi però non riescono ad associare.
La prima salita vera è quella verso Cisternino. Il percorso inizia ad aggrovigliarsi mostrandoti tratti di campagna sempre diversa, il mio sguardo sonda sempre il cielo, in ogni direzione.
Primo punto di controllo in C.da Marinelli e dopo delle stradine strette ed un rapido affaccio sul mare e una non troppo lontana Monopoli fendiamo nuovamente l'entroterra arrivando a Locorotondo dove il percorso lungo e corto si dividono.
Due ciclisti dall'aria più seriosa segnalano la direzione dei 120, ma noi senza esitazione abbiamo girato per i 214! Siamo sicuri? Chiedo a Giuseppe. Sorride.
Correggia e poi lo strappo per Santa Lucia, ancora su stradine strettissime fino ad arrivare sotto Impalata scendere a tutta verso Monopoli.
A differenza della scorsa settimana oggi giriamo senza puntare verso l'Adriatico in località Vagone, secondo punto di controllo.
Attraversiamo ulivi e coltivazioni fino a Cristo delle Zolle dove la strada ricomincia a salire verso la Murgia, con la Panoramica.
Il cielo è variabile corpi nuvolosi bianchi non troppo estesi, e tanto vento. Per il momento siamo ancora in strada.
Nuovo giro per la Loggia di Pilato per poi riprendere la strada  larga e vallonata verso Alberobello dove si trova un'altro punto di controllo e il ristoro.
Le previsioni sono confermate, pioverà sicuro ed io non voglio prendere l'acqua!!
Propongo di tagliare da Alberobello verso Ostuni, che comunque è un sacco di strada, ma sicuramente arriviamo prima delle 16:00.
Non è convinto! Lui la vuole fare tutta, e lo capisco perfettamente. E' la sua prima Randonnée, i suoi primi 200 km, i suoi primi quasi 3000 mt di dislivello.
I suoi occhi, dicono più di quello che in realta dice, dai proviamoci ormai... Nascondendo la determinazione dietro un tono quasi rassegnato.
Non sono per niente stanco, ma la pioggia è un'ostacolo ostico per me.
Ad essere onesti, se ero da solo avrei certamente tagliato, ma la situazione è diversa, quindi di nuovo in bicicletta in direzione Massafra.
Attraversiamo il tratto più agricolo del percorso, una masseria via l'altra, grandi pascoli, un 13 che governa il passaggio di una mandria di vacche da un fondo all'altro, tagliandoci la strada, un gruppo di ciclisti in lontananza come punto di riferimento.
Scendiamo da Piano della Cernera con il Golfo di Taranto sullo sfondo i colori lucidi del pomeriggio settembrino mischiati alle ombre delle nuvole ormai sempre più minacciose e accerchianti.
Alla fontana nuovo punto di controllo, poi la risalita verso la Pentima Rossa sopra Crispiano, perdiamo definitivamente contatto con Michele che rivedremo solo all'arrivo di Ostuni, e la salita del Parco delle Querce. I chilometri si fanno sentire e l'affrontiamo con meno verve del solito.
Altro breve tratto verso i ripetitori RAI e poi deviazione verso Martina Franca.
Prima del penultimo punto di controllo nei pressi dello stadio ci fermiamo in un bar per un caffè e una zeppola.
Ci inoltriamo verso i Monti del Duca e in corrispondenza della discesa inizia a piovere.
La prudenza ci spinge a rallentare ulteriormente, mentre un paio di ciclisti piombano a valle a tutta velocità!
La pioggia però ci sveglia e una volta bagnato scivola via l'ansia che mi aveva accompagnato fino ad ora. La pedalata paradossalmente diventa per me più tranquilla e mi godo pienamente gli ultimi 30km.
Ultimo punto di controllo ai piedi della Specchia che saliamo sotto la pioggia per poi svoltare verso Ceglie.
I sali scendi con i pattini  dei freni bagnati sono l'unico problema. Aggiriamo Ceglie per entrare nelle stradine di campagna che segnano l'ultimo tratto da percorrere. Smette di piovere, alle nostre spalle il sole illumina da dietro le nuvole il cielo sfumando le nuvole di arancione.
Probabilmente è la parte più bella ed intensa della mia Randonnée, ritroviamo anche la strada asciutta.
Ultimi km sulla provinciale per poi essere risucchiati intorno al centro storico di Ostuni fino all'arrivo.
Dopo la prima del 2019 e la seconda nel 2021 chiudo la mia III Randonnée della Valle d'Itria andando oltre le mie aspettative, avevo deciso di fermarmi, ma come spesso accade avere la persona giusta al momento giusto può fare la differenza.
Ho dimenticato per un attimo i miei limiti mentali e mi sono alimentato con le motivazioni di Giuseppe, che erano talmente tante che cadevano per strada...
Sono andato avanti riuscendo a trovare malgrado tutto 40 km, pieni di sensazioni ed emozioni in chiaro scuro, tra i più belli mai percorsi.   
Alla prossima Randonnéè??

Commenti

  1. Caro Flo....le motivazioni e la determinazione me le hai fatte venire tu uscita dopo uscita!
    Hai alzato pian piano l'asticella facendo aumentare sempre di più in me la voglia di provarci!
    Senza di te non sarei neanche partito e son contento di essere stato determinante nella decisione di continuare!
    La pioggia è stata la ciliegina sulla torta ed ha reso questa esperienza ancora più indimenticabile!!
    Grazie di tutto!!!!!!🫶🫶🫶

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    Risposte
    1. Bella descrizione, emozionante e sensibile verso il compagno di viaggio. Anche quest'anno mi ha fatto piacere rivederti. Ti aspetto il prossimo anno senza punti interrogativi. Vincenzo...

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