FUCK'N'PILANO #1

Mentre spingevo la mia Quake sulla salita di Pilano#1 avevo anche il fiato per parlare con Luca che mi pedalava di fianco con la sua FRW da strada e gli dicevo "che il bello del ciclismo per me è la sfida con se stessi, riuscire a fissarsi un obbiettivo e poi raggiungerlo" ... quando dopo una curva vediamo tre ciclisti che salgono tentennando, Luca parte ai 22km/h e lo vedo raggiungerli e sparire, io passo da 14 a 17km/h e con pedalata costante dopo un pò gli passo seduto sulla sella e gli rivedo solo in cima dopo qualche minuto dal mio arrivo!
La sfida con te stesso resta la cosa basilare, ma sorpassare qualcuno, come del resto essere sorpassato fa parte del gioco e nel primo caso ti gratifica, nel secondo deve solo esserti da esempio ...


L'impulso parte una decina di giorni fa quando su quella stessa salita non riuscivo ad alzarmi neanche sui pedali per i dolori alle gambe, quando non avevo neanche il fiato per chiedere aiuto, quando non ho visto e sentito la strada spianare.


In questi dieci giorni il mio pensiero fisso è stato quello di arrivare in cima a quella salita e soprattutto di affrontarla senza dolori e senza troppa sofferenza. Esercizi la mattina presto, poche sigarette, una dieta inventata, delle pedalate cittadine costanti e una domenica mattina sullo sterrato a tutta birra ...


... la strada affrontata in buona compagnia ma "ognuno sale del suo ritmo" le ultime parole che ho sentito e memorizzato prima di salire. 

                                     

Fango, asfalto e la strada che scende da un punto diverso, il prossimo punto da smarcare in senso inverso.


Questo il mio personale tabellino di marcia.



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