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FROM RIVER TO RIVER ON COAST LINE

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Mi ritrovo ancora una volta a pedalare sulla battigia della costa ad Ovest di Taranto!! Sono partito da Chiatona con l'obbiettivo di raggiungere tornando indietro lungo la complanare la foce del fiume Patemisco, perché non ci sono mai stato, perché è una giornata a dir poco meravigliosa ma soprattutto perché ho bisogno di una pedalata senza stress... Come spesso capita, per queste occasioni scelgo di usare la mia MTB da 26" e come quasi sempre succede, escono fuori delle pedalate inaspettate. Non avevo programmato niente, la mia idea era quella di rientrare a Lido Azzurro e poi scendere attraverso le viuzze fino al mare, ma poco prima dello svincolo entro in una stradina laterale varco una sbarra che delimita una zona in cui non si potrebbe entrare, ma più avanti incrocio una coppia che passeggia e tagliando la pineta perpendicolarmente al mare arrivo dritto dritto sulla sponda del Patemisco. Il cielo è terso, Taranto è vicinissima, le gru del porto e le pale eoliche davanti (...

SUP3R ROAD TO RIV3R

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Quella di andare al fiume, uno dei tanti, è tra quelle cose ripetitive che mi piace fare. Questa volta ho solo cambiato il percorso, rendendolo meno piatto e coinvolgendo ancora altri amici in questo giro che per me assume invece il valore di un vero e proprio rito. Un po' di salita, la colazione a metà percorso, panorami nuovi in cui perdere lo sguardo, una discesa bellissima e infine l'acqua del fiume che, neanche quella sembra più ghiacciata come una volta!!    

RANDONNÉERISMO E RESILIENZA

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Le cose non sempre sono come me le raccontano... Di tatuaggi alla Gianluca Vacchi e di acculturati da lockdown sono esausto. Così come di perseguire questo sogno folle di pedalare a cavallo della risacca fino a dove mi porta il cuore. Ma gli ostacoli sono tanti. Oggi ci ho riprovato ancora, forse in ritardo sulla tabella di marcia e con una condizione meteo diversa e più impegnativa. Già nel primo tratto da Pino di Lenne alla foce del Lato la risacca è stata una fastidiosa compagna che riduceva al minimo lo spazio utile per andare avanti, coordinarsi con l'avanzare dell'acqua impossibile e diverse volte ho dovuto fare i conti con la sabbia più soffice. Una spiaggia deserta e non solo per l'orario è lo scenario in cui procedo lentamente. La Termitosa mi da il benvenuto con i primi naturisti di giornata, le spiagge attrezzate dei villaggi sono una ordinata e inanimata macchia bianca (quando sono passato l'anno scorso non c'era ancora niente). Mi avvicino lentamente a ...

WILD RIV3RS

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Venerdì sera, anch'io non ho voglia di uscire, ma non digito niente, da una parte una versione censuratissima di L'età di Lulù dall'altra lo schermo del telefono e leggo che le cose del passato, ogni tanto, ciclicamente tornano a galla, sempre con poca fantasia e nessuna memoria... Ancora! Sabato mattina sono già nel futuro, ma non invento niente. Non scopro niente. Già l'anno scorso mi ero avventurato in una combo bicicletta+bagno dal Chidro al Tara passando dal Cervaro. Oggi mi accontento di un giro più modesto, solo 50 km in mtb (ancora quella di Peppe) entrando però nei tre fiumi di Taranto Cervaro, Galeso e Tara. Percorso facile, anche se il caldo è impressionante, zaino in spalla, asciugamano e due litri e mezzo di acqua ghiacciata. Al Cervaro la vasca è sempre poco frequentata, c'è più gente in giro o probabilmente nei Battendieri. Alla vasca del Galeso ci arrivo tagliando tra Paolo VI e Buffoluto. Anche qui pochissima gente, bambini per lo più e quello che s...

CHIATONA VELENOSA

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Tante idee passano per la testa e vanno via dopo poco perché da sole, si rendono conto che non è il momento giusto, altre invece, appena arrivano, iniziano a martellare, a farsi spazio, fino a che non prendono il sopravvento, quella di arrivare a Mottola in bicicletta mi pulsa in testa da dopo Ferragosto, però non l'ho mai assecondata fino in fondo, lasciando che le cose prendessero forma in maniera naturale, non ho studiato un percorso, non ho fissato una data e così, la prima domenica di Settembre punto la bicicletta verso Mottola e inizio a pedalare. La prima tappa dell'uscita è il Tara per un inconsueto e gelido bagno "mattutino". Per questi primi 19 km pedalo insieme a mio cugino, predisposto più per il bagno che per l'arrampicata fino a Mottola. Alle 08:00 siamo già al fiume, ancora deserto e rimasti in costume siamo i primi a scendere in acqua... Fantastico, al benessere, che già conosco bene, che questo posto regala si aggiunge l'assenza delle voci ed ...

STRADA BIANCA

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Parto dal Tara in MTB con dietro la borsa in cui ho sistemato malamente il necessario per eventuali riparazioni, asciugamano, costume e ciabatte, perché dopo essere salito su a Massafra scenderò costeggiando l'altro argine per andare a fare il bagno. Il bagaglio però sarà un'inutile rottura di scatole e una perdita di tempo smisurata. Il precario assetto è messo più volte alla corda dalla strada dissestata e sono costretto a riorganizzare tutto molteplici volte. Il cigolio della bicicletta è al contrario rassicurante, sembra di viaggiare su una cicala, segnando il miglior tempo sulla salita delle lucciole . All'imbocco della strada bianca per l'Amastuola nuovo assetto del bagaglio che dovrò risistemare ancora una volta in cima al colle. Proseguo la strada dall'altro versante che arriva sulla Statte-Massafra, ho perso diverso tempo e sono indeciso se proseguire ma alla fine la sete mi spinge ad allungarmi verso il centro abitato. Sponsorizzo gratis il PANIFICIO SAN F...

ARCHEO RIDE TOUR XL

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Quasi un mese fa insieme a Luca e Martina abbiamo fatto una pedalata sulla West Coast Tarantina superando il confine della Puglia e arrivando fino a Metaponto, per poi tornare indietro. Il percorso univa il tempio di Poseidone a Taranto (le colonne doriche) con quello di Hera a Bernalda (le Tavole Palatine) in mezzo 45 km di complanare parallela alla Statale 106 Jonica ma prima di pedalare di fianco alla super strada bisogna lasciare la città vecchia poi Porta Napoli, passare sopra la ferrovia, la Croce, attraversare i miasmi della raffineria, salutare Torre Montello stringersi per un chilometro tra la linea che delimita la corsia e il guardrail, scendere al primo svincolo ed attraversare una zona piena di capannoni pieni di poca vita produttiva, spiare oltre i viadotti la calma piatta del porto, la complanare più ciclistica inizia subito dopo il mercato ortofrutticolo, subito dopo le fresche acque del Tara ancora velate dalla nebbia mattutina dove, secondo la leggenda, 2000 anni avan...