A SAN VITO NON SIAMO DEI SANTINI S.M.S.

La storia di riuscire ad incastrare tutto alla perfezione vale per tutti ... Questa domenica vale ancor di più per me.
L'incontro casuale di sabato nelle campagne tra Grottaglie e Villa Castelli con Cenzo e il successivo scambio in chat è sfociato in un consiglio su un buon posto a Ceglie Messapica dove andare a mangiare con la famiglia. E alla fine siamo finiti sotto sua dritta all'Osteria del Divingustare, posto molto carino e dove abbiamo mangiato alla grande, non sono un food blogger e non ho fotografato niente, ma sono uno schizzinoso onnivoro e questo locale non posso che consigliarvelo.
Ma torniamo a noi, entro le 11:00 devo tornare a casa quindi si esce presto come al solito, alle 07:00 è un'orario giusto, con l'ora indietro sarei uscito anche alle 06:00 ma visto che pedalerò con Lalla sono dovuto scendere ad un compromesso.
Puntuali partiamo in direzione Rocca Forzata, con l'obbiettivo di allungarci parallelamente alla costa per poi rientrare dalla litoranea non prima di aver fatto sosta in uno degli spot dove i surfer da un paio di giorni si stanno godendo le onde, e tra i quali tiene botta anche il Piccolissimo Frankie (sull'etimologia di questo nick non mi dilungo).
La pedalata procede bene, con Lalla mentre si pedala si parla sempre di tante cose e soprattutto non si parla di biciclette, anche se gli accenno del giro che faremo tra due settimane, IL GIRO DELLE SETTE CHIESE!!
Quando poi mi da ragione sul bello di uscire la mattina presto il minimo che puoi fare è offrirle il caffè ma, qualche anno fa al mercato di Oria, durante un'uscita in bicicletta gli ho comprato anche un paio di scarpe!

le scarpe sono nella busta sul manubrio
Superiamo la Rocca e ci buttiamo giù per la Madonna della Camera. Attraversiamo Lizzano e a questo punto Lalla dice che scendere già adesso sulla litoranea sarebbe troppo poco, si sente bene ed ha voglia di pedalare ... E a me una cosa del genere è inutile che me la spieghi.
Allunghiamo per Monacizzo, poi ancora per il bivio di Torre Ovo e ancora per Maruggio dove alla fine svoltiamo per il mare arrivando a Campomarino. Ci fermiamo al bar, e sto attento a non fermarmi al solito bar dove si fermano tutti, per il nostro caffè. Forse avrei potuto fargli dono di una bella spremuta di melagrana, ma solo qualche giorno fa gli ho dato una busta intera colta dal mio albero e personalmente è arrivato per me il momento in cui i suoi preziosi semi mi escono dalle orecchie.
Prima di ripartire mi soffermo anche per scattare una foto che coglie la mia compagna di pedalata in una impreparata curiosità "Ma cosa hai visto??" Mmmm parliamo di gente morta ma vedo la vita anche nelle cose inanimate!!
Riprendiamo a pedalare con un'occhio alla strada e l'altro al mare dove non si vede neanche un'onda!
Iniziamo a localizzare mentalmente gli spot, Monaco Mirante, Il Pontile ma niente di niente, intanto deviamo sulla passerella in legno sulle dune di Torre Ovo, ma neanche sei mesi e tra teppismo e smottamenti vari è ridotta veramente male (che schifo).
Poi, superata la Bagnara ecco in ammollo una ventina di surfisti in attesa delle onde giuste. La situazione non è quella dei sabato (questo me lo dirà il Piccolissimo Frankie in serata) ma qualche mushy c'è!
Ripartiamo giusto in tempo per non accodarci al solito treno che passa. Il traffico di ciclisti è aumentato e alla fine becchiamo un ultra ottantenne che ovviamente conosceva Lalla e il sig.re Marangiolo.
Due chiacchiere il tempo di salutarlo e allungare il passo per stare dentro i nostri (miei) tempi, che all'altezza della baia d'Argento foro la ruota posteriore. Mentre stiamo cambiando la camera d'aria, l'arzillissimo ciclista passa salutandoci con un "Hai bucato eh?!!".
Malgrado l'inconveniente siamo a San Vito in orario perfetto, il tempo di un'ultimo selfie per ringraziare le nostre gambe e varcare la porta di casa allo scoccare delle 11.
Una doccia veloce e di nuovo in strada, questa volta in macchina con Paola ed Emma per la restante parte della nostra Domenica.

spremuta di melograno ... No grazie!
Ma a me mi dice più di qualcosa
la passerella sulle dune
trova Frankie
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum e Io non sono un Santini
S.M.S. per il buon intenditore basta l'acronimo ...




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