IL GIRO DELLE SETTE CHIESE + locIVs +

L'ultimo post risale a più di un mese fa, in cui raccontavo l'ultima uscita del Basilicata Training di Luglio!! Ho pedalato molto in questo mese, raccontando però poco ... Ho fatto il pieno di silenzio lasciando depositare la stanchezza fino in fondo, facendola fermentare con calma.
Durante le varie uscite ho unito i segnaposti sparsi per strada per creare il percorso del quarto Giro delle Sette Chiese, questa volta nei dintorni di Locorotondo, da qui il nome + locIVs +

L'ultimo giro l'avevo fatto in solitaria, come un'Eremita, per questo invece, ho allargato l'invito alla solita stretta cerchia di pedalatori con cui mi piace condividere le mie uscite (tematiche). Impegni vari escludono alcuni degli invitati, così alla fine alla partenza da Locorotondo oltre a me ci sono Francesco, Vera e parte delle GirlPower Serena Teresa Anna e Laura.

Pianificare un'uscita non esclude mai gli imprevisti, e nella lunga uscita di domenica scorsa ho inserito un sopralluogo completo per verificare i tratti che non avevo mai percorso, così mi accorgo di una strada impraticabile, una chiusa da un cancello, una deviazione che allunga di troppo il tragitto sulla Statale ed ho il tempo di apportare le dovute correzioni.
Malgrado tutto però, quando arriviamo nella grande piazza che avevo scelto come punto di partenza la troviamo occupata da un raduno di Fiat 500, qualche stand e musica latinoamericana a palla.
Lasciamo le auto nelle vicinanze usciamo le biciclette e si parte subito, con una sosta al bar!

Risaliamo la piazza sempre più confusa, qualche centinaio di metri e siamo alla prima chiesa.
I - MADONNA DELLA GRECA - La più antica di Locorotondo edificata due volte. Il primo edificio risalirebbe al VII-VIII sec., mentre quello attuale è del XV secolo. Quest'ultimo fu fatto costruire nel 1480 su commissione di Pirro Orsini del Balzo, principe di Taranto, in visita a Locorotondo, motivo non casuale per il quale il Giro inizia da qui!! Per questa e le altre vi aggiungo il link da dove ho preso i dettagli storici ed architettonici evitando un inutile copia ed incolla.
Davanti alla chiesa ci sono molti turisti, noi affolliamo il prospetto appoggiando le biciclette al muretto antistante rovinando, forse, la foto che un signore tedesco/francese (non si è capito) voleva fare con le sue due macchine fotografiche penzolanti al collo ... Lo stesso però si offre di scattare la prima foto di gruppo con il mio smartphone, decisamente la peggiore della giornata.
Si riprende a pedalare lasciandoci lentamente alle spalle la confusione del paese in una bella domenica mattina di Settembre.
Iniziamo a scendere verso le contrade Sant'Elia dove dopo qualche chilometro al centro di un bivio troviamo l'omonima chiesa.
II - CHIESA DI SANT'ELIA - La facciata è semplice, la luminaria per la festa tra la porta e la croce e due panchine ai lati pronte ad accogliere i fedeli più stanchi.
La campagna non prende ancora il sopravvento da qui alla contrada San Marco percorriamo una strada densamente popolata, trulli ed abitazioni curatissimi sono una costante visiva.
Lasciamo la strada principale su una strada laterale che gira intorno alla collina (414 mt slm punto più alto di questa uscita) dove si trova la nostra prossima chiesa.
III - CHIESA RURALE DI SAN MARCO - La vecchia chiesa si trova in uno slargo, tra bellissime abitazioni bianche in cui i colori dei fiori risaltano, delimitato dall'imboccatura dell'antica ed enorme cisterna dell'antico casale Iuniano (o Cignano), corrispondente all'attuale abitato.
Scendiamo l'altura passando dalla chiesa nuova in cui campeggia uno statuario prete in tonaca lunga sulla destra, mentre sulla sinistra lo sguardo spazia fino alla non lontana Selva di Fasano !!!
Lasciamo la strada principale per entrare nella contrada Polaccio, una serie di sali e scendi tra la campagna che ora finalmente è l'assoluta protagonista, campi delimitati dalla caotica ed ordinata linearità dei muretti a secco.
Nonostante l'ottimizzazione del percorso dobbiamo percorrere qualche centinaio di metri sulla Statale che da Locorotondo porta verso Fasano per passare dall'altro lato e scendere verso contrada Pantaleo da una bellissima strada che nel suo tratto finale scende in un tunnel alberato ...
IV - CHIESA DI SAN PANTALEO - Negli innumerevoli passaggi davanti a questa chiesa ho sempre trovata il portone chiuso. Oggi invece sul sagrato il caso ha voluto farci incontrare la persona che aveva le chiavi e che gentilmente ci ha aperto il portone in legno di questo ottocentesco edificio, dall'interno molto semplice, suggestivo l'antichissimo confessionale in cui qualche nostro segreto è filtrato attraverso la grata.
Il percorso procede verso le Lamie di Olimpia, prima di raggiungere la nostra chiesa ci fermiamo ad un bar lungo la strada insegna ed allestimento decisamente anni '70, prodotti freschi per superare il caldo in costante aumento.
V- CHIESA SANTA FAMIGLIA - La chiesa si staglia defilata nell'agglomerato della contrada, arriviamo nel bel mezzo di una funzione, sbircio dietro la porta, non è un matrimonio e sarà il mio completo in lycra e il sudore ma mi sembrano tutti vestiti da gran festa! Scattiamo una foto silenziosamente ed andiamo via.
Continuiamo la nostra avanzata circolare in direzione Locorotondo, l'ultima sosta prima di risalire verso il paese è la contrada Trito.
VI - CAPPELLA DI TRITO - Anche se a dire il vero l'attenzione di tutti i miei compagni di pedalata sembrava più orientata verso un vicino agglomerato di trulli per vacanze con piscina!
Le ultime fatiche per risalire dalla circonvallazione sul paese, a questo punto visto l'orario avanzato e la confusione mi chiedo se la settima chiesa in via XX Settembre sia una buona idea.
VII - CHIESA DELLO SPIRITO SANTO
Naturalmente era una buona idea, perché la chiesa, risalente al 1683 piccola e molto carina, si trova nella zona pedonale, con un ampia scelta di posti in cui poter andare a festeggiare la fine del giro e perché per tornare alle macchine avremmo percorso la bellissima balconata affacciata sulla Valle d'Itria ... Ma pianificare un'uscita non esclude mai gli imprevisti, e in bicicletta il buon senso deve sempre prevalere, quindi l'orario, la gente al passeggio, la strada lastricata in pietra e in salita (visto l'imbarazzo su determinate pendenze mostrato lungo il percorso da alcuni partecipanti al giro), mi fanno cercare al volo e a vista una settima chiesa di riserva ... Si decide di andare al cimitero, dove sicuramente troveremo un luogo di culto.
Attraversiamo un viale di cipressi davvero suggestivo e lateralmente all'ingresso del camposanto troviamo la piccola Haec est domus Dei che sostituisce la settima e chiude definitivamente il giro.

Uscire insieme ad altre persone ti offre sempre la possibilità di vedere le cose ad una velocità differente, scambiare opinioni e vi devo confessare che se anche la mia natura è pedalare da solo, quando riesco a sentire la fatica delle persone che accompagno e subito dopo la soddisfazione per avercela fatta, quando riesci a vedere gli occhi che si riempiono della bellezza di uno scorcio che si apre dietro una curva o i volti che si colorano della vita che scorre tutta intorno
apprezzo ancora di più strade che ho percorso tante volte e sento viva quella magia tra me e la bicicletta ... Un legame difficile da capire se non ci hai mai provato almeno una volta.

chiesa I
chiesa II
chiesa III
chiesa IV
chiesa V
chiesa VI
chiesa VII
Madonna della Greca particolare
luminarie
GIRLPOWER in full effect
Francesco e Teresa
San Marco non è la Grecia
San Pantaleo



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