MARDUK 6 6 6

Questa volta nessuna mappa disegnata a mano, ma Luca è di nuovo del giro e questa volta si porta anche un amico, Pasquale.
La "grafica" (se mi passate la finezza) dell'uscita è ispirata dal logo di un birrificio artigianale sardo il Marduk Brewery conosciuto e non ancora provato, grazie al Dr. Fuentes e al suo locale a Nuoro S'Iscopile.
Mi piaceva dare anche una continuità di stile alla scalata delle sei salite della Murgia dello scorso anno passando quindi dalle corna del cervo dello Jägermeister alle corna del birrificio Marduk!
Come da programma iniziamo a pedalare poco prima delle 07:30 da San Simone sulla strada che porta verso Grottaglie.
La giornata si prospetta soleggiata e mite ed anche il vento è ininfluente.
Sulla nostra destra scorre in continuo il degradare dei campi coltivati mentre alla sinistra l'anfiteatro della Murgia Tarantina amplifica l'eco della natura aprendosi di volta in volta per mostrarci le salite che andremo ad affrontare una dopo l'altra. Ma per la prima dobbiamo arrivare in fondo alla strada, la Specchia Tarantina l'affrontiamo ad un ritmo sostenuto, infatti non riuscirò a fare neanche una foto, forse per una paura reciproca di sfigurare...
Superiamo il tratto difficile e tiriamo il fiato, prendiamo il caffè all'incrocio, fantasticando sulle solite polpette fritte della signora, e decidiamo anche di non esagerare sulle altre salite, tanto non ci dobbiamo dimostrare niente.
La discesa dalla Specchia è bella veloce, i miei compagni azzardano meno, quando torno sul fondovalle inizio a mangiare le mie scorte alimentari, come farò ad ogni fine discesa.
La salita dei Monti del Duca l'affrontiamo ad una velocità più bassa, entrare nel suo vortice è sempre entusiasmante, ma costa fatica. Siamo in cima anche a questa e poi di nuovo giù.
Dopo un'altro breve spostamento a valle siamo ai piedi della Spaccamonti.
Meno dura ma più intimidatoria. Amplifico la mia respirazione e salgo regolarmente, riuscendo a riprendere qualcosa in più. Il caldo si fa sentire, siamo ancora su. Questa volta non scendiamo ma procediamo verso San Paolo, per variare un po' strada e soprattutto per passare dalle fontane.
Ritorniamo a valle scendendo dall'Orimini asciutta e perfetta, ma senza rischiare più di tanto.
La quarta salita è Pilano, la più facile, sono a pieno regime sulla mia tabella di marcia mentre i miei compagni di pedalata iniziano a farsi un po' di conti, per le 13:00 vorrebbero essere già a casa, Pilano comunque è la salita più lunga, ma siamo su anche a questa.
Scendiamo con maggiore prudenza, è anche la via più trafficata dai mezzi a motore.
Un breve passaggio dalla piazzetta di San Simone, lascio i guanti che avevo tolto già da Spaccamonti, Luca e Pasquale, dopo un breve calcolo, decidono di farsi anche la quinta, le Voccole.
La salita comincia dolce e silenziosa dopo il passaggio a livello e solo alla fine con i tornanti sopra la masseria si fa più impegnativa, ma mai proibitiva.
All'ultimo tornante supero un ragazzo che ci è stato avanti, a tiro, per tutta la scalata, scambio due chiacchiere, sul bel tempo, io ho i pantaloncini, lui anche la maglietta corta! Sarebbe da farsele tutte, dice, beh credici, lo stiamo facendo!!
Qualche foto sul fantastico panorama e poi nuovamente giù!
Mi fermo per qualche ripresa in più, Luca e Pasquale mi aspettano dopo il passaggio a livello, loro tornano indietro, io invece mi preparo per affrontare l'ultima salita, quelle delle Pianelle.
Non appena riprendo a pedalare da solo, forse scaricata tutta la tensione ed un minimo di responsabilità per il giro si presentano i crampi ad entrambe le gambe, le cosce si pietrificano. Resisto al dolore sullo strappo della Pentima Rossa poi metto il rapporto più duro e recupero gradualmente, le Pianelle non sono impegnative, è solo il traffico che destabilizza. Senza troppo dolore arrivo in cima e vado a sedermi per qualche minuto su una panchina del centro visite, mangio e cazzeggio un po' per le stradine asfaltate del bosco, poi di nuovo giù verso l'ultimo tratto di strada e alla piazzetta di San Simone.
Mi cambio, e non posso non prendere una birra, peccato non sia una Marduk, sarebbe stata la chiusura perfetta del giro, sarà per la prossima volta.


Monti del Duca
Spaccamonti - Pasquale
Spaccamonti - Luca
Pianelle - Floz
Salita del Cristo Crispiano - Panorama
fioriture
passaggio

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