BOLE BABA FLOZ

Dicembre, l'ultima Granfondo di Strava e sabato è la giornata ideale per percorrere almeno 100 km per chiudere, per la prima volta, tutte le sfide di quest'anno.
Quando inizio a pedalare non so ancora dove andare, ho scartato una troppo facile e scontata litoranea e sicuramente salirò verso la Murgia ma non ho scelto da quale salita.
Alle 07:00 sono già distante da casa, fa freddo, anche se più avanti la giornata si scalderà, il sole sorge per me poco prima di San Donato, in questi pochi chilometri ho deciso di puntare verso Grottaglie e salire dalla Specchia per poi decidere in cima, dopo il caffè da che parte girare.
Dopo un'ora e un quarto inizio a salire per la città delle ceramiche, incontro il primo ciclista che sta uscendo di casa.
Davanti al bar Rouge et Noir un tipo in completo mimetico da caccia ed un'altro in tuta da imbianchino sorseggiano una birra ghiacciata, per me è ancora presto e al banco chiedo il solito caffè.
Riprendo a pedalare andando verso Martina Franca, poi svolto per Ceglie Messapica ed infine per Cisternino.
Visto che sto partecipando con gli altri allievi della scuola di Yoga ad una simpatico social game in cui postiamo una foto di un' asana differente per ogni giorno, mi è venuta l' idea, strada facendo di fare la mia "posa" quotidiana davanti al tempio dell' Ashram.
Questo tratto di strada solitaria è davvero un incanto. Contrariamente alle mie previsioni, anche per via della strada che ho scelto il sole tarda a scaldare e l'umidità dei campi mi fa stringere un po' i denti, i piedi sono belli che congelati ... Ma ancora vivi.
Al sessantesimo chilometro di giornata sono alle spalle dell' Ashram, ma sulla ciclovia dell'acquedotto c'è un passeggio di mtb, corridori e passeggiatori che neanche in un centro commerciale il sabato pomeriggio.
Cerco di fare la foto, ma è difficile, coordinare la stabilità della bicicletta, il timer dell'autoscatto, i passanti e prendere la posizione. Dopo due miserabili tentativi ci rinuncio ed entro nell' Ashram.
Qui la quiete è tanta e lo sfondo ancora più invitante, ma sono sempre in un luogo di culto e meditazione, quindi desisto dalla mia iniziativa social e rifletto un po' su di me!!
Quando ritorno in sella scendo verso Martina entrando nel centro storico, mi faccio largo in un Bar Tripoli affollato per una crostatina alla nutella che consumerò seduto al sole sotto l'imponente facciata rococò della chiesa di San Martino.
Riprendo la marcia in direzione San Paolo, evitando ovviamente la statale, scendo dalla Murgia da Spaccamonti e devo fare molta attenzione a non lasciarmi prendere da questa velocissima discesa ... Quasi 60 km/h possono bastare!
Ancora più giù nella buca sotto Montemesola, per poi risalire e puntare nuovamente verso Monteiasi e San Giorgio doppiando la strada dell'andata, a quota 100 km salgo ancora verso Roccaforzata e dopo Faggiano prendo la via di casa ...
Ma la giornata ora è all'apice della sua bellezza, sono circa le 13:00 e non fare un passaggio da mare potrebbe essere sbagliato, così al bivio giro per Leporano arrivando sulla litoranea da Satruro.
Adesso posso tornare finalmente a casa arrestando la mia pedalata al km 126 ... Come la mia prima macchina!  

"a me mi va così, così bene ... Hai mai visto un'alba così?"
la salita della specchia
trulli vendesi ...
particolare
campane
dhuni
dopo 126 km il mare dietro casa

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