FESTIVE500 2013

Girando un po' sul blog mi sono accorto che il mio primo FESTIVE500, il primo che ho finito nel 2013 non c'era!! L'avevo pubblicato solo su FLOZSTATION.IT
2 biciclette fa, 5 anni in più, 8 kg in più, tantissimi km nelle gambe, la cena del 24 si fa sempre a casa mia e mi vesto ancora da Babbo Natale!

24DICEMBRE: Inaspettato stop pomeridiano in ufficio e tornato a casa dopo aver sistemato un po' il salone, sposta divano, spingi il carrello, metti tavolo nell'angolo e trasloca tutti i giochi di Emma in zone meno in vista per ricevere la famiglia per la cena di Natale, salto in sella e già pensando agli eccessi gastronomici che mi attendono ed il brutto tempo del 26 concludo il mio primo giorno di #festive500 come da programma.


25DICEMBRE: La cena in famiglia non è finita poi tanto tardi, e tra brindisi, travestimento da Babbo Natale, e scarto regali all'una e trenta ero già nel letto.
La sveglia suona puntuale alle 0600, preparo il latte per Emma, faccio i piatti metto qualcosa a posto nel salone, faccio colazione con il tiramisù avanzato, uno yogurt e riempio la borraccia svuotando le bottiglie della sera. Alle 0715 sono per strada, fa caldo e durante la notte ha piovuto, la strada è viscida e piena di pozzanghere.
Tiro dritto sulla litoranea fino a Torre sgarrata, non incontro nessun ciclista, 4 macchine in tutto. Il silenzio è irreale. Potrei già tornare indietro ma ho ancora tempo e almeno per oggi la pioggia è scongiurata, giro verso Lizzano e mi lascio il mare alle spalle entrando in uno scenario di fresca terra lavorata e viti ormai spoglie. L'umidità risale dai campi fermandosi a metà strada. Pulsano, Leporano, Talsano e poi a casa. Doccia, sistemata generale in casa e pronti per il pranzo di Natale con i parenti.
Nel pomeriggio come non capitava da tempo sono riuscito anche a dormire un'oretta.
Serata di relax in casa ... il divano ci aspetta.



26DICEMBRE: Uscire in bicicletta oggi è stato un vero esercizio di stile. Ho pedalato lungo i confini della pioggia riuscendo ad evitarla, ma l'avversario di oggi era il vento, 40km/h da Sud per buona parte sono riuscito ad evitarlo, tenendolo alle spalle e per la maggior parte del tempo laterale, costringendomi a pedalare con una discreta inclinazione, ma sapevo di doverlo affrontare e quando è successo mi ha fatto pagare tutto. Nel breve tratto di litoranea percorso oggi mi ha anche buttato fuori strada ...
Tutto sommato non è andata male, avevo pianificato 100km ma mi sono fermato a 80 restando comunque nella tabella di marcia grazie ai 20km in più fatti ieri.
E domani si torna a lavoro e se rimane questo tempo ... saranno problemi.



27DICEMBRE: Oggi si torna a lavoro e dopo la pioggia di ieri il morale non è al top. Solita sveglia alle 0600, sbirciata dalla finestra, è ancora buio ... credo che andrò a lavorare in bicicletta.
Colazione senza avanzi di Natale e quando albeggia, verifico che non ci sono nuvole minacciose, quindi preparo il cambio per restare asciutto in ufficio, zaino in spalla e si parte. Arrivare in ufficio in bicicletta è troppo facile, e troppo corto, quindi allungo per Città Vecchia per poi tornare indietro. Fortunatamente in ufficio la situazione è sotto controllo, non c'è (ancora) il caos di lavoro che si condensa ogni fine mese quindi una parte di testa è impegnata a pensare al percorso da fare per tornare a casa. E ci torno prendendo ovviamente la strada più lunga, esco dalla città per finire sullo "stadone dell'Auchan", sole in faccia, vento laterale ... ed anche per oggi posso ritenermi soddisfatto.




28DICEMBRE: Oggi dovevo spremermi perché da domani il tempo a disposizione per la bicicletta si riduce drasticamente. Alle 0730 sono per strada, la giornata è fantastica leggero venticello, aria tersa muscoli tesi, anche se fa ancora molto freddo. Decido di non indossare la giacca anti vento, che mi fa comunque sudare e la infilo in un sacco che mi porto in spalla con un altra maglia e i panini. Oggi pedalo con la maglia de L'Eroica.
San Donato e salita per Roccaforzata ma senza tirare, giù per la Madonna della Camera e primo stop a Lizzano per un caffé che non ho preso neanche a casa ... carpediem.
Entro nella strada di servizio dell' Arneo, poco conosciuta e poco frequentata dagli autoveicoli, tra ulivi e vigne e l'odore delle sterpaglie bruciate nei campi arrivo ad Avetrana. Una sosta che volevo fare da quest'estate per bere due uova fresche!! Entro nel paese e dopo un pò di giri a vuoto prendo la strada che scende per il mare. Un leggero dosso e vedo l'abbagliante riflesso del sole nel mare, una striscia scura e poi ancora l'acqua che amplifica la luce è la salina dei Monaci.
Scendo dritto per Torre Colimena e mi avventuro per un po' di ciclocross nel percorso sterrato intorno alla salina ... la terra e la sabbia sono il prezzo da pagare per vedere i fenicotteri rosa in ammollo.
Il ritorno sarà tutto via litoranea salentina, San Pietro in Bevagna, Campomarino e di seguito tutte le località che conosco a memoria ... fino a casa con un leggero vento contrario.
Poi da casa ho fatto due pedalate supplementari per arrivare a cifra tonda 120 e nel pomeriggio sfruttando qualche "coincidenza" mi sono portato il mezzo in città fatto un paio di servizi veloci e bevuto una cioccolata calda con un amico, poi con il favore dell'imbrunire sono tornato a casa (ma pedalare di sera per tornare a San Vito non è il massimo).




29DICEMBRE: Non è ancora il momento dei ringraziamenti, ma oggi non sarei dovuto uscire ... e invece ecco che pedalo dalle 1400 sulla litoranea salentina dopo aver passato l'intera mattinata con Emma a montare un modellino di camera da letto. Temperatura ideale e gambe che girano alla perfezione, arrivo fino a marina di Lizzano, la luce del pomeriggio dona alla sabbia alla mia destra un colore che tende al rossastro, e alle dune sulla sinistra che precedono la macchia nelle ombre che generano sembrano più minacciose di quello che in realtà sono, la macchia mediterranea leggermente scossa dal vento libera nell'aria una timida fragranza, solo lontanamente parente di quella che rilascia d'estate, per poi risalire costeggiando "l'ingegna della Bagnara" fino a Lizzano poi San Crispieri, Faggiano, San Donato, San Vito. Mentre avanzo il sole velocemente si abbassa offuscandosi dietro le nuvole. Arrivo a casa in tempo per bere il latte caldo lasciato da mia figlia e per montare il modellino della cucina!


30DICEMBRE: Oggi ho fatto i salti mortali per uscire in bicicletta. Prima in ufficio, poi sono tornato a casa per prendere Emma e portarla dalla nonna a Taranto, poi di nuovo a casa per iniziare a pedalare ... e anche se non è questo lo scopo di #festive500 pedalare per 80km ad una media di 25.8!
Ancora una volta giù per la litoranea, questa volta fino a Torre Ovo, l'aggiunta bellica alla torre non merita neanche la foto, vado verso Monacizzo tra i "trulli di mare" poi sbaglio strada e prendo la SP126 che mi porta controvento fino a Lizzano, incrocio un gruppo di 4/5 ciclisti ci salutiamo riconoscendoci, credo, a vicenda! Taglio per il centro abitato sulla salitella finale dopo il paese rispondo al telefono, Paola mi chiede come va?! Con il fiatone rispondo che va tutto bene, e sto tornando a casa ... prima però prendo la via della Madonna della Camera, poi giro per Monteparano e passando dalla trattoria la Lumaca vado a Roccaforzata la foto da sopra il belvedere non poteva mancare in quest'avventura. Scendo per Faggiano a una discreta velocità e dopo essermi fermato a fare due chiacchiere con un pastore il quale contemporaneamente lanciava dei codici fonetici alle sue pecore decido di prendere lo "stradone dell'Auchan" vado a tutta scansando le tante macchine ferme a "parlare" con le lucciole ai bordi della strada.
Giro per passare da dietro al carcere (prima che finiscano di asfaltarla devo entrare con la MTB sul tracciato della nuova tangenziale!!) passo per il quartiere Salinella, prima della sera di San Silvestro poi per TarantoDue ritornando sulla strada della Salina e poi a casa per una doccia alla velocità della luce ... e ancora in ufficio e ... non è ancora finita!



31DICEMBRE: Avrei voluto e potuto chiudere ieri, per godermi in completo relax l'ultimo dell'anno e perchè le previsioni portavano pioggia per il giorno seguente, ma le troppe telefonate di lavoro mi hanno messo pressa e non ho fatto i calcoli giusti, così oggi mancavano solo 18km ... il pomeriggio libero dal lavoro (proprio com'era iniziata) e la tanto attesa pioggia!!
Per soli 18km sarei uscito con qualsiasi condizione metereologica. La pioggia non mi spaventa, ma mi sono bagnato a dovere! Chiudo il "ciclo" un anno fa #festive500 è stata la mia prima challenge su STRAVA, mi sono fermato a 256km (fatti in MTB, con una bicicletta singlespeed e giocando a bikepolo ...) un anno dopo taglio il traguardo con 506km. Chiudo il "ciclo" quando ho iniziato a performare con la bicicletta (la crudedude) il mio percorso fisso del weekend era quello odierno SanVito > Saturo e ritorno ... poi ho comprato la MTB ... sono passati quasi dieci anni.
A velocità variabile, la bicicletta fa sempre più parte della mia vita ed oggi, 31 Dicembre 2013 posso onestamente dire che questi 8 giorni sono stati un sacrificio, un impegno, un pensiero fisso, la fine di una tappa ... di una corsa che non finirà mai.



#festive500: Ero molto motivato e deciso a raggiungere l'obbiettivo dei 500km, ma anche quest'anno avevo i miei dubbi, perché il tempo non era tutto a mia disposizione, il lavoro, una compagna, una figlia, i canonici appuntamenti di famiglia, il meteo. Ma quest'anno mi sono sacrificato, mi sono sbattuto ed ho pedalato tanto, quasi 21 ore per 506km totali. Molto lo devo alla mia compagna Paola e a mia figlia Emma, tutto il tempo passato in bicicletta è tempo sottratto a loro, devo ringraziare vari componenti della mia famiglia, le nonne, gli zii, per il tempo che hanno passato con Emma, mentre io pedalavo o lavoravo e Paola lavorava nella prima linea di una profumeria ... devo ringraziare i miei compagni Eroici di bicicletta, chi con messaggi, chi senza dire neanche una parola so che erano dalla mia parte tra loro devo dire grazie a Vera, perché sua è la bicicletta con la quale ho affrontato questa avventura.
Ho pedalato sempre da solo, riuscendo a non trovare mai dei ciclisti a cui accodarmi, per dividere la fatica, che andassero nella mia stessa direzione ... ho detto pochissime parole, ho ascoltato il rumore della strada, del mare, del vento, della mattina presto e della sera, ho sentito sulla pelle il caldo del sole e il freddo, ho preso gli schiaffi dal vento e le ticchettate dalla pioggia ... ho pensato a quello che dovevo scrivere e mentre le gambe andavano ho realmente creduto che la vita era tutta in quel meccanismo perfetto, armonico e poetico fatto da me e dalla bicicletta, niente più.

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