REAL - UN - REAL
Prima mattina, venticello fresco, sono stanco dei rulli, delle simulazioni, dei video in 4K sul monitor del pc, sono stanco anche di andare a fare la spesa e avere una scusa per consegnarla a casa, ho bisogno di pedalare sull'asfalto, quello vero, ho bisogno di un'uscita in bicicletta che sia solo questo, senza secondi fini, ho bisogno di pedalare, di guardarmi intorno di arrivare in un punto qualsiasi e potermi fermare perdendo tempo, proprio ora che il tempo sembra non finire mai.
Sono andato fin giù al mare per respirare un po' di salsedine per curare la mia allergia, ho passato una notte infernale, l'erbacce sembrano aver preso possesso della sabbia al Viale del Tramonto, arrivo fino al faro, scendo sugli scogli, resto seduto a guardare il mare trasparente, il volo gracchiante dei gabbiani e a respirare profondamente.
Mi sposto sulla costa opposta, il naso inizia a perdere e io lascio scendere tutto senza barriere, passa aria pulita e ora sono fuori dall'apnea della notte.
Il sole scalda più intensamente, la strada sale, di pochissimo e mi sembra di salire in paradiso, mi fermo ancora per ascoltare ogni minimo rumore.
A casa ho già preparato i rulli, sono passate le 08:00 e continuerò la mia pedalata da fermo, dilatando questo pochi chilometri nella mia anima.
Sulla strada del rientro a poco più di un chilometro da casa mi ferma una pattuglia dei Carabinieri, mascherina tricolore, mi fa qualche domanda, si capisce che anche a loro (parlo dei due che mi hanno fermato) sono stanchi di fermare persone che (e non voglio certo trovarmi un alibi) alla fine non fanno niente di male.
Sapevo che oggi mi avrebbero fermato, ho evitato le strade secondaria, come di solito faccio, e non avevo un motivo certificabile per stare in giro, l'allergia ok, ma non puoi prendere l'antistaminico come tutti?
Sinceramente ho corso il rischio, l'allergia va meglio e andare in bicicletta è bellissimo.
Sono andato fin giù al mare per respirare un po' di salsedine per curare la mia allergia, ho passato una notte infernale, l'erbacce sembrano aver preso possesso della sabbia al Viale del Tramonto, arrivo fino al faro, scendo sugli scogli, resto seduto a guardare il mare trasparente, il volo gracchiante dei gabbiani e a respirare profondamente.
Mi sposto sulla costa opposta, il naso inizia a perdere e io lascio scendere tutto senza barriere, passa aria pulita e ora sono fuori dall'apnea della notte.
Il sole scalda più intensamente, la strada sale, di pochissimo e mi sembra di salire in paradiso, mi fermo ancora per ascoltare ogni minimo rumore.
A casa ho già preparato i rulli, sono passate le 08:00 e continuerò la mia pedalata da fermo, dilatando questo pochi chilometri nella mia anima.
Sulla strada del rientro a poco più di un chilometro da casa mi ferma una pattuglia dei Carabinieri, mascherina tricolore, mi fa qualche domanda, si capisce che anche a loro (parlo dei due che mi hanno fermato) sono stanchi di fermare persone che (e non voglio certo trovarmi un alibi) alla fine non fanno niente di male.
Sapevo che oggi mi avrebbero fermato, ho evitato le strade secondaria, come di solito faccio, e non avevo un motivo certificabile per stare in giro, l'allergia ok, ma non puoi prendere l'antistaminico come tutti?
Sinceramente ho corso il rischio, l'allergia va meglio e andare in bicicletta è bellissimo.
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| foto per iniziare |
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| via del Faro - San Vito |
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| via Girasoli - Lama |
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| rulli per finire |
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